A Roma una delle attrazioni più rappresentative dal punto di vista artistico è Galleria Borghese: scopri quali opere e mostre si possono vedere.
All’interno della spettacolare cornice naturalistica del parco di Villa Borghese a Roma, sorge una delle gallerie d’arte più famose d’Italia: ecco tutte le informazioni più importanti per una visita tra arte e bellezza.
Al suo interno preziose testimonianze della storia artistica italiana e internazionale nel corso dei secoli, con dipinti, sculture e pezzi da collezione di impareggiabile valore. Galleria Borghese è di proprietà del Ministero per i beni e le attività culturali ed è uno dei siti più visitati dal turismo in Italia.
Un po’ di storia
La Galleria Borghese è ospitata all’interno di Villa Borghese Pinciana, costruita a inizio Seicento dalla nobile famiglia di origine senese, su un terreno che a seguito delle successive acquisizioni divenne poi il grande parco di Villa Borghese che ancora oggi possiamo ammirare in tutto il suo splendore. I Borghese hanno raggiunto l’apice del loro potere con l’elezione a pontefice di Camillo Borghese, divenuto Papa Paolo V (1605-1621), una figura di riferimento dal punto di vista culturale per il suo interessamento all’arte (commissionò ad esempio il rifacimento della facciata di San Pietro e l’ampliamento del Palazzo del Quirinale).
Un personaggio di primo piano di questo periodo fu il suo nipote prediletto, il cardinale Scipione Borghese (1579-1633). Fu lui infatti a ordinare la costruzione della villa, per farne una “villa di delizie”, e ad avviare la raccolta di un’incredibile collezione di opere d’arte che costituisce il nucleo originario del museo. L’edificio è stato completamente restaurato tra il 1995 e il 1997 con la ricostruzione della scala doppia, il portico e il suo interno.
Cosa visitare nella Galleria Borghese?
La ricca collezione Borghese consta di sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché dipinti e sculture dal XV al XVIII secolo. La raccolta conserva capolavori di Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Raffaello, Tiziano, Correggio, Caravaggio e magnifiche sculture di Gian Lorenzo Bernini e del Canova. Il ritratto di Paolina Bonaparte Borghese, eseguito dal Canova tra il 1805 e il 1808, è presente nella Villa dal 1838. Nel 1807 Camillo Borghese vende a Napoleone 154 statue, 160 busti, 170 bassorilievi, 30 colonne e vari vasi che costituiscono il fondo Borghese del Louvre.
Ma nel tempo queste mancanze vengono gradualmente riempite con numerosi materiali provenienti da scavi archeologici e con opere recuperate dalle cantine e da varie altre dimore borghesiane. La collezione dei dipinti resta notevole e di spiccato valore. Queste le opere principali che è possibile ammirare nella Galleria Borghese.
A piano terra Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice (Antonio Canova), David (Gian Lorenzo Bernini), Apollo e Dafne (Gian Lorenzo Bernini), Ratto di Proserpina (Gian Lorenzo Bernini), Giovane con Canestra di Frutta (Caravaggio), La Madonna dei Palafrenieri (Caravaggio), San Giovanni Battista (Caravaggio), David con la Testa di Golia (Caravaggio), Autoritratto in Veste di Bacco, o Bacchino Malato (Caravaggio), San Girolamo (Caravaggio).
Mentre al primo piano: Ritratto di Uomo (Raffaello), Deposizione di Cristo (Raffaello), Dama con Liocorno (Raffaello), Danae (Correggio), Busto di Scipione Borghese (Gian Lorenzo Bernini), Busto di Paolo V (Gian Lorenzo Bernini), Compianto su Cristo Morto (Pieter Paul Rubens), Amor Sacro e Amor Profano (Tiziano).
Come posso visitare Galleria Borghese?
Galleria Borghese si trova in piazzale Scipione Borghese, 5. Gli orari di ingresso alla Galleria Borghese sono dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 17.45). Giorni di chiusura: 1 gennaio e 25 dicembre. La prenotazione è obbligatoria tramite il sito ufficiale galleriaborghese.beniculturali.it oppure telefonicamente al numero 06 32810 (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.00). La visita dura circa due ore.
La Stazione Termini è piuttosto vicina (alla fermata Pinciana/Museo Borghese prendere il 910 dir. Mancini o il 92 dir. Marliana). Mentre come fermata Metro più comoda, c’è Barberini (Metro Linea A) da cui prendere 63 (dir. Rossellini) fermata Pinciana/Museo Borghese, 83 (dir. Largo Valsabbia) fermata Pinciana/Museo Borghese, 61 (dir. Villa Borghese/ Washington) fermata S.Paolo del Brasile, 160 (dir. Villa Borghese/ Washington) fermata S.Paolo del Brasile, 52 dir. e fermata Pinciana/ Museo Borghese, 53 dir. e fermata Pinciana/ Museo Borghese.
Cosa vedere negli immediati dintorni
All’interno del grande parco di Villa Borghese si trovano diverse attrazioni. C’è la famigerata Passeggiata del Pincio, con più di 200 busti di grandi personalità, viste spettacolari e giardini; il Bioparco di Roma, zoo con animali esotici, uccelli e rettili, molto frequentato dalle famiglie con bambini; il Tempio di Esculapio risalente al 1786 con il suo suggestivo lago; Villa Medici, risalente al XVI secolo con spazi verdi paesaggistici e la possibilità di prendere parte a tour e mostre d’arte temporanee. Proseguendo in direzione del Tevere, si può giungere a Piazza del Popolo, dove si trova la porta nord della città e si può ammirare il maestoso obelisco più antico della Capitale.
Mostre a Galleria Borghese autunno 2022
Dal 25 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023 la mostra “Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento”, si inserisce in un percorso di ricerca iniziato nel 2021 con l’approfondimento del tema della Natura e del Paesaggio all’interno della collezione della Galleria.
Disperato per la perdita di molti dipinti durante il Sacco di Roma del 1527, il pittore Sebastiano del Piombo inizia a dipingere su supporti diversi dalla tela, più resistenti, e dunque capaci di protrarre la vita dell’opera: a lui si fa risalire l’invenzione della pittura su pietra. E la collezione stessa raccolta da Scipione Borghese nei primi tre decenni del Seicento presenta esempi di pittura su pietra di notevole interesse.
In esposizione oltre 60 opere provenienti da musei italiani e stranieri e da importanti collezioni private in un percorso articolato in otto sezioni. Arricchiscono il percorso le statue con inserti policromi della Galleria, che generano un necessario confronto con i marmi colorati antichi.
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