Scopri perché dopo una certa età è più difficile fare nuove amicizie e come piccoli gesti di apertura possano cambiare tutto.
Dopo una certa età si diventa più selettivi: ecco perché si ha più difficoltà a farsi nuovi amici. Questa è la scusa ufficiale che le persone, ovviamente proprio quelle “di una certa età”, si raccontano.
La verità è che con il passare del tempo si diventa più paurosi, pigri e rigidi. Tutto ciò che porta fuori dalla comfort zone richiede un impegno emotivo molto grande, a fronte di un risultato incerto. Questo vale soprattutto per le relazioni personali, incluse le nuove amicizie.
Perché fare nuovi amici diventa difficile con il tempo
Si ha timore di investire in nuovi rapporti, di aprirsi a persone diverse dal proprio solito giro, di mettersi in discussione. Non si ha voglia di “giocare”, quindi di rinunciare a un po’ di spontaneità per studiare il carattere e il comportamento di queste nuove persone. E se poi non funziona? Se veniamo delusi?
Meglio continuare a galleggiare placidi sulla nostra zattera che salire su navi sconosciute, frequentando chi già conosce e accetta i nostri difetti, come noi facciamo con loro.
Il peso delle paure e della comfort zone nelle relazioni
Così finiamo col frequentare sempre le stesse persone, e sempre per meno tempo. Se qualcuno ci si avvicina – magari nuovi partner di amici – siamo sospettosi. Anche respingenti. Non c’è cattiveria nelle nostre azioni, ma il blocco è reale.
Ce ne accorgiamo nelle (rare) occasioni in cui ci ritroviamo in mezzo a gruppi più estesi, circondati da facce inusuali ma non completamente estranee. Per esempio, il matrimonio di un vecchio amico o il suo compleanno. Quei momenti in cui ci rendiamo conto di appartenere a un contesto molto più grande di quello che pensiamo, di conoscere molta più gente di quella che frequentiamo abitualmente.
Riconnettersi con vecchi amici: un piccolo gesto, grandi risultati
Il copione è spesso simile: ci ritroviamo nella stessa stanza con tante facce note, ci salutiamo affettuosamente, scambiamo qualche chiacchiera di aggiornamento. A fine giornata ci ripromettiamo di sentirci, vederci, prendere un caffè insieme o andare a mangiare una pizza.
E, nell’esatto momento in cui lo diciamo, lo pensiamo davvero. Ma non succederà.
Il giorno dopo ricomincia la solita giostra, con il solito giro e le solite frequentazioni. Comode, a portata di messaggio disimpegnato.
Nuove relazioni, nuove opportunità: superare il timore del cambiamento
Sarebbe bello, per una volta, darsi l’obiettivo di rischiare un po’. Nelle tante liste che facciamo per gestire la nostra vita, tra “comprare il sale” e “chiamare l’idraulico”, ci starebbe bene un “mandare un messaggio a Giuseppe VC per sapere come sta”.
Forse è proprio questo il nodo della questione: smettere di vivere i rapporti come un dovere o un rischio e iniziare a considerarli un’opportunità. Compire un piccolo gesto di apertura potrebbe sorprenderci.
Riconnettersi con vecchi amici o lasciar entrare una nuova presenza nella nostra vita significa ricordarci che, dall’altra parte del nostro tran-tran e delle nostre paure, c’è ancora spazio per il cambiamento, la scoperta e un nuovo legame.
Trasformare i rapporti in opportunità di scoperta e felicità
È assurdo sprecare l’ultimo pezzo di vita nella mediocre tranquillità solo per timore di un momento negativo. La posta in gioco, cioè attimi di vera felicità e sorpresa, è infinitamente più grande.
Del resto, un messaggio è solo un messaggio. Ma a volte, dietro quella notifica, può celarsi un mondo che aspetta solo di essere riscoperto.
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