Con la solarità che la contraddistingue da sempre, con una loquacità piacevole e mai fuori posto, con quell’approccio empatico all’altro che la rende squisitamente amabile, dopo un po’ di tempo finalmente torniamo a parlare di buona cucina con la chef Antonella Iandolo.

Diciamo “finalmente” perché qualche anno lontano “dai riflettori” Antonella se l’è dovuto concedere per affrontare il percorso di cura legato a una malattia dalla quale ora viene definita finalmente “pulita”.

E oggi tutta la sua creatività straripa come un fiume in piena, dirompente e vitale, per regalare tante belle novità alle persone che da anni la seguono con interesse e ammirazione. Mettendosi dalla parte di coloro che amano la sua cucina e desiderano apprenderne segreti, consigli, in un confronto aperto e sempre a due direzioni. Per trasferire le sue conoscenze in maniera semplice oltre che professionale. 

Ben ritrovata Antonella, che piacere risentirti e ritrovarti con un nuovo progetto! Per circa tre anni sei stata meno presente sulla scena pubblica, ma oggi ti ritroviamo con un sorriso ancora più smagliante di prima. Cos’è cambiato? 

<<Il piacere è mio, non vedevo l’ora di parlarvi dei miei nuovi progetti. Il percorso di cura mi ha allontanato inevitabilmente dai fornelli, ma la passione che arde in me è sempre più viva. Mi sono occupata principalmente di corsi di formazione e di consulenze gastronomiche, faccio parte della rete nazionale delle Cesarine, ma ciò su cui mi sono voluta focalizzare è capire quello che sono io e cosa mi piace fare. Ho continuato costantemente il mio percorso di ricerca e di studio, ma ho avuto anche più tempo da dedicare alla professione. Facendo nuove scoperte, aprendomi nuovi orizzonti, sperimentando esperienze diverse>>. 

A cosa devi queste rivelazioni? 

<<Stando più tempo sui social ho avuto modo di riscontrare l’interesse da parte delle persone nel chiedermi consigli e informazioni. Ad alcuni è mancata proprio la mia presenza, ad altri sono mancati i miei piatti e quello che facevo. Quindi proprio grazie ai social ho pensato, avendo del tempo libero, di metterlo a disposizione degli altri. Così mi è venuta l’idea delle video ricette da condividere sui canali social>>. 

Che emozione hai provato postando i primi contenuti sui tuoi canali ufficiali Facebook e Instagram? 

<<Enorme felicità. Perché c’è la profonda consapevolezza di potermi dedicare al mio lavoro, che è anche la mia forza vitale e la mia passione più grande della vita, in maniera diversa ma molto stimolante>>. 

Baccalà con carciofi e verza crudi, insalata di arance e tartufo di Bagnoli Irpino (Ricetta di Antonella Iandolo Chef)
Baccalà con carciofi e verza crudi, insalata di arance e tartufo di Bagnoli Irpino (Ricetta di Antonella Iandolo Chef)

Quale tipo di approccio hai voluto scegliere nel rapportarti al pubblico che ti segue? Sei più da divisa e linguaggio didascalico oppure da atmosfera rilassata e confidenziale?

<<Ho scelto di lasciare da parte la divisa da chef per mettermi alla pari con le persone che mi seguono da casa. Per questo mi troverete sempre in situazioni volutamente casalinghe che fanno della genuinità e dell’essenza di un piatto il loro punto di forza>>. 

Quindi sembra di capire che il messaggio che vuoi trasferire è di una cucina possibile per tutti, senza effetti speciali. 

<<Certo. Ci tengo a far passare il messaggio che è possibile cucinare ottimi piatti anche con poche attrezzature, quelle normalmente presenti in cucina o comunque reperibili facilmente. Voglio rendere la cucina usufruibile a tutti, nonostante il mio tocco fantasioso sia comunque sempre presente in ogni ricetta. Ma anche quello è il bello di questo lavoro: non mettere mai un limite alla creatività>>. 

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Per come hai impostato il tuo lavoro, un ruolo attivo lo hanno anche gli utenti. Vero?

<<Assolutamente sì, è quello a cui aspiro. Sono sempre felicissima di rispondere a domande, a chiarire dubbi oppure a venire incontro a richieste specifiche che mi vengono rivolte. Già avviene, ma invito ulteriormente i lettori a instaurare un rapporto dialettico con me relativo al vasto molto degli alimenti, dei piatti e della cucina in generale. Mi troveranno sempre disponibile a rispondere e ad approfondire le richieste con foto, preparazioni o video relativi>>. 

Quale obiettivi vorresti raggiungere con il tuo lavoro di chef tramite i social? 

<<Desidero rendere felici gli altri, così come quando venivano al ristorante a mangiare la mia cucina. Un sorriso arricchisce chi lo riceve, ma anche chi lo fa. E io ne voglio dispensare tanti parlando di cucina. Soprattutto in questa fase in cui la socialità è un po’ cambiata per ovvi motivi e gli strumenti che ci consentono comunque di rimanere in contatto riescono ad andare oltre la distanza>>. 

Quali sono i progetti all’orizzonte? 

<<Ci saranno delle rubriche in arrivo. Sono diversi gli ambiti che mi piace approfondire. Tra questi l’alimentazione dedicata all’infanzia, la corretta conservazione degli alimenti, il delicato quanto importante tema del recupero in cucina, e anche una sezione dedicata alle ricette perse, quelle della tradizione contadina, con materia prima che solo apparentemente è povera ma che consente di creare piatti gustosi e belli. Mi hanno sempre interessato le ricette del passato, che spesso abbiamo perduto, ma che invece voglio riportare a nuova luce. Spesso infatti tendiamo a non dare il giusto valore a certi alimenti che invece, se elevati, fanno fare un figurone anche con l’ospite più esigente. La buona cucina deve essere aperta a tutti, a partire dall’educazione alimentare dei più piccoli, e per ogni tasca>>. 

Cosa si augura Antonella per il suo futuro? 

<<Continuare a trasferire alle persone tutta la mia passione profonda e instancabile per il mondo della gastronomia. Esaltando i prodotti che la nostra bella Italia ci mette a disposizione. I social mi consentono anche di andare oltre i confini nazionali e questa è un’opportunità per comunicare in modo genuino l’immensa tradizione culinaria italiana. E già ora, che sono seguita da luoghi lontani come USA, Giappone, Venezuela, provo una grande soddisfazione nel divulgare i nostri piatti e le nostre tradizioni>>. 

Per contatti e consulenze

Video ricetta: Filetto di manzo con agretti, cipollotto di Tropea e fonduta di caciocavallo.