Scopri tutto quello che vorresti sapere su Antonino Cannavacciuolo: dove vive, quali sono e dove si trovano i suoi ristoranti e quanto si spende.
Antonino Cannavacciuolo incarna alla perfezione il personaggio del cuoco dal quale ti faresti preparare qualunque portata. Simpatico, pacioccone, ma allo stesso tempo carismatico e deciso. Ha saputo coniugare la sua indiscussa e certificata maestria ai fornelli con una capacità comunicativa spontanea ed efficace.
Cannavacciuolo ha saputo portare, più di ogni altro suo collega e competitor come Carlo Cracco e Bruno Barbieri, la “cucina” di eccellenza sulle tavole di tutti.
Cannavacciuolo buca lo schermo, con la sua presenza e la sua decisa affabilità, sicuro delle sue capacità maturate in famiglia, sin dalla tenera età, grazie ad una tradizione di famiglia che ha sempre legato il cognome dei Cannavacciuolo alla cucina.
Chi è Antonino Cannavacciuolo?
Da Vico Equense con furore, figlio di un “professore della cucina”, Antonino Cannavacciuolo si è diplomato alla locale scuola alberghiera nel 1994, a 19 anni. Scuola dove il padre di Antonino, cuoco a sua volta, insegnava.
“Sono nato in una famiglia in cui il cibo è sempre venuto al primo posto. Mio padre insegnava cucina e faceva lo chef, mia madre si è dedicata ai figli e alla casa. La prima ricetta di cui ho memoria è il ragù.”
Ed il ragù di Cannavacciuolo, da buon partenopeo, ha la sua ricetta perfetta, fatta di pochi semplici ingredienti, pazienza e passione, elementi che si ritrovano in tutte le ricette dello chef.
Dai fornelli del Grand Hotel Quisisana di Capri, che proprio quando lo chef partenopeo muoveva i primi passi aveva come consulente Gualtiero Marchesi, agli studi di Mastechef il passo è stato breve e la strada costellata di successi.
Chi è la moglie di Cannavacciuolo?
Cannavacciuolo, sul finire dello scorso millennio si trasferisce, portando nel cuore e nella cucina, la sua Vico, approdando sulle rive del Lago d’Orta, assumendo la gestione della storica dimora Villa Crespi, insieme alla moglie Cinzia Primatesta, considerata la sua vera anfitriona e mentore, soprattutto per quanto concerne il marketing e la promozione del mondo di Antonino Cannavacciuolo.
Il 2003 ed il 2006 sono gli anni della consacrazione di Antonio Cannavacciuolo che riceve la prima e la seconda stella Michelin.
Il 2013 è l’anno dell’apparizione in tv, con Cucine da Incubo, poi è la volta di MasterChef Italia, e di altre esperienze imprenditoriali sempre nel segno del successo, con l’apertura del Cannavacciuolo Cafè & Bistrot a Novara, il Bistrot Cannavacciuolo, a Torino.
Dove vive lo chef Antonino Cannavacciuolo?
Non è facile rispondere a questa domanda, perchè ormai Cannavacciuolo SIdivide tra gli studi televisivi e le numerose attività imprenditoriali, del resto sarebbe più utile conoscere dove realmente cucina Antonino Cannavacciuolo. In ogni caso la sua vita si svolge prevalentemente tra il Piemonte e la Campania. In pratica tra la “testa” che lo porta a seguire le sue location in Piemonte e il “cuore” che lo riporta sempre sulle azzurre sponde di Vico Equense.
Dove cucina lo chef Antonino Cannavacciuolo e quanto si spende?
Villa Crespi è certamente la più costosa, ma i bistrot di Novara e di Torino sono abbordabili.
Le varie location messe su dallo Chef partenopeo non sono proibitive. Certo, va senza dire, non stiamo parlando di osterie, o di menù turistici.
Al Cafè & Bistrot di Novara si parte da 95 euro, per un menù degustazione.
Al Bistrot Torino si parte dai 110 euro del menù degustazione vegetariano. Un menù per onnivori parte dai 120 euro.
Quanto costa andare a mangiare a Villa Crespi?
Un menù degustazione a Villa Crespi costa 170 euro. Se proprio vogliamo essere brutali questo è il costo minimo.
Ma se vogliamo tenere in considerazione che Villa Crespi è un luogo incantato, dove natura, storia, amore per la cucina e filosofia di vita si incontrano in un affascinante connubio, allora l‘esperienza vale il viaggio ed il costo, parafrasando il collega di Cannavacciuolo, Bruno Barbieri.
Quante stelle ha lo chef Cannavacciuolo?
Del resto se si considera il numero di stelle Michelin di cui si fregia Antonino Cannavacciuolo, il prezzo è più che giustificato.
Sono ben 4 i premi attribuiti dalla più famosa guida in tema di cucina. Due stelle Michelin per Villa Crespi ed una rispettivamente per i due Bistrot.
Le ricette di Antonino Cannavacciuolo
Ciò che contraddistingue lo chef Cannavacciuolo è lo spirito di condivisione delle sue ricette. Più di ogni altro chef, che tendenzialmente è votato a custodire i segreti della propria arte culinaria, Cannavacciuolo è più avvezzo a condividere la sua maestria. Ragù Napoletano, Pastiera, Lasagne napoletane sono descritte passo per passo.
Una dimostrazione di estrema consapevolezza: sembra quasi sentirlo con il suo vocione: “io posso darvi gli ingredienti e illustrarvi i metodi di preparazione, ma comunque non riuscirete mai ad imitarmi”.
Non vi resta che provare a sfidarlo.
- Foto Copertina Chelinami – Modificata sotto Licenza CC BY-SA 4.0