Antonio Canova (nato a Possagno, il 1º novembre 1757 morto a Venezia, 13 ottobre 1822) è stato, tra la fine del ‘700 e la metà dell’800, il più bravo ed apprezzato scultore del suo tempo. La sua capacità nel ricavare figure dalla pietra ha indotto molti critici ad avvicinarlo alla perfezione degli scultori greci.
Fu il nonno ad avviarlo all’arte dello scalpellino anche sei il suo vero talent scout fu un senatore della Repubblica di Venezia, che gli commissionò, quando era poco più che adolescente, il primo vero lavoro: “Orfeo e Euridice”.
Nel 1793 Canova si trasferisce a Roma, dove aveva già lavorato e dove dà vita alle sue opere più importanti: dagli imponenti monumenti funerari alle figure mitologiche, particolarmente apprezzate dai regnanti dell’epoca.
Tra i più accaniti “fan” di Canova spiccavano i membri della famiglia Bonaparte, per i quali realizzò numerose sculture.
Gli “Amorini”, “Venere e Adone”, “Amore e Psiche che si abbracciano”, “Amore e Psiche stanti”, “Ebe”, il “Perseo trionfante” sono tra le realizzazioni più celebri.
Nel 1802 realizzò un busto di Napoleone e, successivamente, il monumento funebre di Maria Cristina, una colossale scultura nella Chiesa degli Agostiniani di Vienna.
Di Canova è anche l’ ”Italia piangente” che fa bella mostra di sé nel monumento funerario di Vittorio Alfieri, ospitato all’interno della Basilica di Santa Croce a Firenze.
In Italia, sculture di Canova possono essere ammirate a Milano (Accademia di Brera), Roma (Galleria Borghese, Galleria Nazionale d’arte moderna), Musei Vaticani, Firenze (Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti), Venezia (Museo Correr, Museo Storico Navale, Palazzo Albrizzi), Padova, Genova, Napoli, Palermo e Forlì.
*Foto Copertina – Antonio Canova, Autoritratto, 1792, olio su tela, 68×55 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi