Come richiedere l’assegno unico, dove presentare la domanda? Come viene pagato l’assegno unico? Quali sono i requisiti?

Tante domande assillano le famiglie con figli a carico in merito all’assegno unico universale.

Ma che cosa è l’assegno unico per i figli e quali contributi sostituisce?

L’assegno universale è una misura a sostegno del reddito familiare per i nuclei con figli a carico.

E’ un contributo che unifica e sostituisce molti dei contributi che in precedenza potevano essere ottenuti dalle famiglie.

Mediamente, l’importo dell’assegno è superiore alla somma dei vari contributi che le famiglie potevano richiedere ed è legato all’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

 Ma vediamo come di fa a richiedere l’assegno.

Che cosa è l’assegno unico?

E’ una misura di sostegno al reddito familiare legato alla presenza di figli nel nucleo familiare. E’ parametrato all’Isee ed al numero di figli minori o maggiorenni senza reddito, dunque, minore è l’isee maggiore sarà l’importo dell’assegno unico per ogni figlio a carico.

Chi può richiedere l’assegno unico?

L’assegno è dunque legato alla presenza di figli a carico nel nucleo familiare ed all’indicatore economico delle famiglie. Lo possono richiedere tutte le categorie di lavoratori, sia dipendenti che autonomi (per esempio i titolari di partita iva) ma anche pensionati e disoccupati.

Come richiedere l’assegno unico?

Richiedere l’assegno è facile.

Per richiederlo esistono due possibilità. Una telematica per chi ha un minimo di dimestichezza con il computer e un’altra più tradizionale, presso lo sportello dei centri di assistenza fiscale presenti a centinaia sul territorio nazionale, sia privati che presso le sedi sindacali e associative.

Domanda online assegno unico

La prima, in autonomia, mediante il sito dell’INPS, nella sezione dedicata. Per accedere al sito INPS è necessario avere lo SPID, la chiave telematica di accesso e procedere alla registrazione.

Con la soluzione autonoma, mediante il sito INPS la procedura è gratuita.

Oppure è sufficiente rivolgersi ai Centri di assistenza fiscale CAF. Rivolgendosi al CAF tutte le pratiche verranno sbrigate dagli operatori preposti, ma in alcuni casi il servizio potrebbe essere a pagamento.

Il primo passo per richiedere il contributo è quello di avere l’Isee. Nell’Isee, documento che può essere richiesto mediante autocompilazione sempre sul sito dell’INPS o mediante i Caf, sono indicati gli indicatori economici e patrimoniali della famiglia.

Con l’assegno unico quali contributi si perdono?

L’assegno assorbe alcuni contributi che venivano assegnati alle famiglie con figli. Chi presenta domanda per l’assegno unico dovrà rinunciare al  Premio alla nascita cosiddetto “Bonus mamma domani”, l’Assegno di natalità conosciuto come “Bonus bebè”, ovviamente non si riceveranno più nemmeno gli assegni per il nucleo familiare e le detrazioni per i figli a carico minori di anni 21. A partire dal mese di marzo, lavoratori dipendenti e pensionati con figli a carico non troveranno più nei propri cedolini le voci riguardanti le detrazioni e gli assegni familiari.

Quali sono i requisiti per l’assegno unico 2021

I requisiti per ottenerlo sono semplici. Bisogna avere dei figli a carico, essere cittadini italiani o dell’unione europea oppure possessori di permesso di soggiorno con residenza o domicilio da almeno due anni in Italia. Essendo legato all’Isee, l’assegno unico può essere richiesto da tutti coloro che hanno richiesto ed ottenuto tale certificazione.

Assegno unico senza isee

Può essere richiesto anche senza presentare l’Isee ma in tal caso l’importo dell’assegno verrà calcolato al minimo.

Tabelle assegno unico

Sono state definite le fasce di importo relativo all’assegno unico che tengono in considerazione in primis l’Isee, il numero di figli a carico e eventuali maggiorazioni, sia per nuclei familiari con più di due figli e sia per la presenza di figli con disabilità. Si tenga presente che a partire dal terzo figlio, l’importo dell’assegno unico per ogni figlio viene generalmente raddoppiato.

Si va da un massimo di 175 euro al mese per ogni figlio minore per isee da zero a 15 euro ad un minimo di 50 euro al mese per ogni figlio minore per un isee oltre i 40 mila euro. Interessanti le maggiorazioni previste: 85 euro in più per ogni figlio dopo il secondo, 30 euro in più per ogni figlio con entrambi i genitori che lavorano e 10 euro con nuclei familiari a partire da 4 figli.

Per comprendere meglio: una famiglia di 6 persone, genitori entrambi lavoratori con 4 figli minorenni ed un isee di 24 mila euro potrà percepire oltre 700 euro al mese di assegno. E’ opportuno, comunque, calcolare con precisione l’importo dell’assegno unico utilizzando i numerosi simulatori di calcolo presenti in rete.

Come viene pagato?

A differenza di altri contributi legati al reddito, l’assegno unico verrà corrisposto mensilmente direttamente sul conto corrente bancario indicato dal richiedente al momento della presentazione della domanda.

Oltra al conto corrente bancario è previsto che l’importo spettante potrà essere corrisposto anche su carta prepagata a patto che sia collegata ad un Iban.

Genitori lavoratori, chi prende l’assegno unico?

Nel caso in cui entrambi i genitori siano lavoratori, uno dei due può presentare la domanda che dovrà essere poi avallata dall’altro genitore per la sua quota parte, pari al 50% dell’importo. l’altro genitore dovrà inserire a sua volta l’iban di riferimento per il pagamento

Assegno unico e Reddito di cittadinanza.

Chi percepisce il reddito di cittadinanza si vedrà accreditare l’importo dell’assegno direttamente senza necessità di presentare domanda.

Quali prestazioni verranno sostituite dall’Assegno unico?

Il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Rimarrà invece vigente il bonus nido.