Oltre un milione di persone in tutta Italia ne soffre. E’ lo scompenso cardiaco, condizione in cui il cuore, indebolito, non riesce a pompare sangue in maniera adeguata e sufficiente.

Per alzare il livello di attenzione sulla patologia, dall’1 all’8 maggio 2016 si svolgeranno, coordinate dall’Unità Scompenso e Cardiomiopatie dell’AUSL di Piacenza, con il Patrocinio del Ministero della Salute e il supporto non condizionante di Novartis, le Giornate europee dello scompenso cardiaco, inserite nella campagna europea di sensibilizzazione promossa dalla Società Europea di Cardiologia.

In Italia sono 41 i centri cardiologici che hanno aderito all’iniziativa, con medici, fisioterapisti, infermieri, psicologi, dietologi che informeranno circa l’importanza di una diagnosi precoce e gli stili di vita da adottare per prevenire lo scompenso cardiaco.

In Campania sono due le strutture che hanno aderito alla settimana di sensibilizzazione, l’Azienda Ospedaliera “Moscati” di Avellino e l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” di Napoli noto anche come Secondo Policlinico.

Presso la struttura avellinese di Contrada Amoretta, il clou della settimana di prevenzione si svolgerà il 3 e il 5 maggio 2016.

Dalle 15 alle 20, ambulatorio aperto per consulti gratuiti e informazioni ed un invito al movimento e all’attività fisica a cura dei fisioterapisti del “Moscati”.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” di Napoli, invece, ha scelto una location d’eccezione per la propria campagna di sensibilizzazione: il Teatro San Carlo.

Qui, nel foyer del più antico teatro d’Europa, dal 3 all’8 maggio, nell’orario che precede le rappresentazioni artistiche saranno svolte attività divulgative per il pubblico.

E’ importante sapere che la patologia progredisce nel tempo, spesso senza presentare eventi acuti e sintomi evidenti, che rischiano di non essere riconosciuti o sottovalutati.

Tra i primi campanelli d’allarme si può avvertire un senso di stanchezza e debolezza, unito a difficoltà di respiro e mancanza di fiato, anche dopo un leggero sforzo fisico.

Nelle sue fasi più avanzate, questo affaticamento e difficoltà di respirazione si possono accusare anche con semplici attività, come vestirsi o camminare in casa, fino a disturbare il riposo notturno, per cui il paziente sente la necessità di alzarsi dal letto per cercare di respirare meglio.

Prima raccomandazione rivolta alla popolazione generale è la prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare, quali obesità, ipertensione, sedentarietà, dislipidemia. Quindi per prevenire la malattia e il suo peggioramento è importante non fumare, limitare al massimo l’assunzione di bevande alcoliche, seguire una dieta controllata e praticare regolarmente attività fisica.

«Le Giornate europee dello scompenso cardiaco sono una campagna paneuropea che ha l’obiettivo di aumentare la conoscenza di questa patologia, principale causa di ricovero dopo il parto e prima patologia per giornate di ricovero – afferma Massimo Piepoli, membro del Board di HFA e Responsabile Unità Operativa Scompenso e Cardiomiopatie, Ospedale di Piacenza – Siamo lieti che la campagna abbia avuto in Italia il patrocinio del Ministero della Salute, perché lo scompenso ha pesanti ripercussioni in termini di qualità di vita, costi sociali e costi sanitari. La diagnosi tempestiva insieme al controllo dei fattori di rischio permettono di rallentare il decorso della patologia. I progressi compiuti negli ultimi anni ci permettono di intervenire con efficacia, migliorando la sopravvivenza. E presto ci aspettiamo l’arrivo di nuove terapie farmacologiche che ci auguriamo possano migliorare la durata e la qualità della vita dei nostri pazienti».

Tutte le informazioni sullo scompenso cardiaco e sulla campagna sono disponibili sul sito www.iltuocuore.com.

Le iniziative programmate in Italia possono essere seguite su Facebook all’indirizzo   www.facebook.com/scompensocardiaco .