Cosa visitare a Atripalda.
Vuoi Trascorrere un Weekend a Atripalda ? Ecco qualche utile informazione storica e turistica.
Atripalda, comune della provincia di Avellino, è situata sulle rive del fiume Sabato, dista 4 Km da Avellino.
E' uno dei centri commerciali più floridi della provincia di Avellino.
L'attività industriale è rappresentata da fabbriche di laterizi, di prodotti in legno e anche da opifici per la lavorazione dei liquori, del tabacco e della frutta.
Rinomata è l'industria vinicola, che vanta una lunga tradizione ed è riuscita a far apprezzare i suoi prodotti anche oltre i confini nazionali grazie alla secolare attività dell'azienda più illustre: Mastroberardino.
Notevole è l'allevamento del bestiame, soprattutto di bovini e suini, mentre l'agricoltura si basa principalmente sulla coltivazione dei noccioli e delle viti.
La piazza di Atripalda è da sempre un grande luogo di ritrovo. Qui spicca Il Museo del Palazzo ex Dogana dei Grani che si trova nei pressi dell’antico sito di Abellinum e costituisce una sorta di raccordo tra l'area archeologica ed il centro storico della città.
L’edificio, costruito nella prima metà dell’Ottocento, a ridosso del fiume Sabato, fu restaurato dopo il terremoto del 23 novembre 1980.
Qui sono conservati i reperti provenienti dagli antichi insediamenti di Abellinum (Avellino) e di Atripalda.
Nel Museo Palazzo ex Dogana dei Grani è ospitata una mostra permanente che comprende reperti provenienti dall’antico insediamento di Abellinum e raccoglie tavole, tele e statue provenienti dalle chiese e dagli edifici distrutti dal terribile terremoto.
Non di rado si organizzano inoltre mostre temporanee di pregevole interesse.
La città di Atripalda prese il nome, secondo il Bellabona ed il Cassese, da Truppoaldo Racco, al quale toccò in sorte quella porzione di terra posta sulla riva destra del Sabato, in seguito alla divisione della Contea di Avellino, avvenuta subito dopo il mille tra il conte Madelfrit ed i fratelli Musando e Truppoaldo.
La prima notizia certa, per il periodo altomedievale, in cui si accenna al nucleo abitato è del febbraio 1086, ove si parla per la prima volta del “Monte Atropoaldi”.
La storia di Atripalda consta di due insediamenti urbani, uno di epoca romana, la cosiddetta “Civita” ed uno di epoca altomedievale sorto sulla destra del fiume Sabato intorno all’attuale Chiesa di S. Ipolisto.
Tra il V ed il VI secolo la “Civitas” subisce un progressivo decadimento con conseguente spopolamento dovuto ad una profonda crisi delle attività commerciali, alle devastazioni della guerra greco-gotica, all’invasione dei Longobardi che spostò il baricentro cittadino sulle colline ritenute più sicure da attacchi esterni.
Fino al VII secolo, ritrovamenti in situ testimoniano, comunque, la permanenza di abitanti nei luoghi dell’antica città romana
Questa evoluzione storica portò alla nascita di due nuovi nuclei urbani: le attuali Avellino e Atripalda.