Il Santuario di Materdomini.

di

di Paola De Stasio

Un culto sempre vivo, alimentato ogni anno da un milione di pellegrini che varcano la soglia della basilica di Materdomini. Arrivano da ogni dove per una visita a San Gerardo, una preghiera sulla sua tomba, una profonda meditazione. Cento, mille, centomila volti.

Tante storie di vita, di sofferenza ma anche di guarigioni miracolose tra le navate della basilica. Si va a Materdonini per fede, per devozione, per grazia ricevuta. Ma non ci sono soltanto fedeli tra la folla.

Questo importante luogo di culto è visitato anche da coloro che sono alla ricerca di una spiritualità perduta da ritrovare nell'esempio, nell'insegnamento, nella vita del santo degli poveri, degli umili.

Un santo il cui messaggio riesce sempre ad essere attuale e dirompente.

Sul fianco della collina prospiciente le sorgenti del Sele e il centro abitato di Caposele, sorgeva anticamente gia' nel 1527, la chiesetta dedicata al culto di Santa Maria Mater Domini. Pare che essa fosse gia' nota nel 1200.

Era meta di pellegrini provenienti dai territori limitrofi ed anche dalla Basilicata. Vi si venerava la statua della Madonna in preghiera, forse parte di un complesso piu' ampio, di cui si ignora l'origine.

Nel 1746 Sant' Alfonso dei Liguori, fondatore dei Redentoristi, accetto' per il proprio ordine la cura della chiesetta e il 7 maggio 1748 avvenne la posa della prima pietra per la costruzione del convento.

Qui opero' e morì, nel 1755, Gerardo Maiella, religioso redentorista. La fama della sua Santita' e dei suoi miracoli fece aumentare sempre piu' il numero dei pellegrini che arrivavano ogni anno a Materdomini.

Il tempietto si rilevo' insufficiente ma fu ampliato e inglobato in una chiesa piu' grande, ricca di stucchi e decorazioni, consacrata Basilica Mariana, solo nel 1929. Negli anni 60-70 si costruì una nuova chiesa, dedicata a San Gerardo, contigua e comunicante con la Basilica, dall'architettura moderna e lineare, con annesse strutture funzionali per la ricezione dei pellegrini.

Ora la statua della Madonna e' situata nella chiesa nuova. Il centro abitato di Materdomini si e' sviluppato intorno al Santuario di San Gerardo, dove un tempo c'era solo qualche isolata casa colonica. Quando l'afflusso dei devoti divenne piu' consistente, si aprirono taverne, locande e rivendita di vari generi. Queste ospitavano molte persone specialmente durante i tre periodi in cui si svolgevano importanti fiere: 2 agosto (S.Alfonso), 6-7-8 settembre e 16 ottobre. Ancora oggi durante queste giornate affluiscono a Materdomini migliaia di persone, ma il 16 ottobre (ricorrenza della morte di San Gerardo) le persone sono molto di piu'.

Le attività legate all'arrivo di tanto forestieri fecero aumentare il numero di abitanti e, naturalmente, si dovette provvedere all'urbanizzazione dei luoghi e furono costruite nuove case. Dapprima fu completata la Via del Santuario. Negli anni '70 e' stato realizzato l'ampio parcheggio a servizio della nuova chiesa che e' stata completata nello stesso periodo.

Materdomini sorge sull'omonima collina a 590 mt. slm a Est di Caposele di cui e' frazione. La posizione dell'abitato ne spiega anche l'aria salubre e ventilata, che la preserva dall'inquinamento, nonostante il notevole afflusso di automobili e pullman che portano i fedeli a visitare il Santuario di San Gerardo.

Oggi Materdomini e' abbastanza attrezzata per raccogliere un turismo di tipo giornaliero: sono operanti sei alberghi con circa 300 posti letto complessivi, ristoranti, trattorie e pizzerie che possono servire 2400 pasti al giorno. A questi servizi si aggiungono vari bar, due pasticcerie e una ventina di rivendite di oggetti-ricordo, di giocattoli, ecc.

Altri rivenditori commercializzano prodotti dell'agricoltura locale, che si trovano in vendita anche presso la cooperativa agricola "Colleverde".

Informazioni Utili: Santuario di San Gerardo a Maiella: via Piazzale Chiesa Nuova, Materdomini (Caposele) Avellino

Telefoni (0827) 58118 - 58498 - 58496