Cosa visitare a Montoro Superiore.
Vuoi Trascorrere un Weekend a Montoro Superiore ? Ecco qualche utile informazione storica e turistica.
Montoro, comune dalle antichissime origini, è geograficamente disposto al limite sud-ovest della provincia di Avellino. Il clima a Montoro è mite grazie alla sua posizione geografica in quanto giace a 195 m di altitudine, a circa 17 km dal capoluogo di provincia e a 18 km dal mare di Salerno.
Oggi Montoro è conosciuto per la produzione di ortaggi, cereali, uva.
La fertilità di questo territorio è dovuta anche alle sorgenti Lauro e Labso, le cui acque attraversano tutto il sanseverinese per giungere a Nocera.
Montoro gode anche di una buona rete di comunicazioni, infatti ilsuo territorio è attraversato dalla superstrada Avellino-Salerno, dalla strada statale Dei Due Principati (SS 88) e dalla strada ferrata Napoli-Avellino-Benevento
Montoro deve il nome secondo alcuni alla fertilità della sua valle: "Mons Aurus", cioè monte d'oro. Secondo altri il nome deriverebbe da "Mons Taurus" o monte del toro, una collina che esiste ancora oggi nei pressi di Banzano.
Le origini di Montoro risalgono, secondo alcuni scavi archeologici, al periodo paleolitico. Con certezza possiamo dire che il montorese ospitò gli antichi "Abellinates". A testimonianza di ciò vi è l'antica lapide di
"Abellinum" con l'intestazione dell'imperatore Cordiano che fu rinvenuta proprio a Montoro; le vestigia dell'acquedotto Claudio progettato dall'architetto romano Cocceo nei pressi di Piazza di Pandola sono un ulteriore conferma della presenza romana in questo territorio.
Inoltre i toponimi di alcuni paesi di Montoro sono di chiara denominazione romana: Preturo da Pretor, Torchiati da Torquates, Aterrana da Ater-terranum.
La storia montorese diventa più chiara durante il periodo medioevale. Infatti numerosi autori ci tramandano scritture da cui desumere le vicissitudini di questo feudo longobardo.
La testimonianza più chiara di questo periodo sono le ruderi imponenti del castello sulla collina di Borgo e le pitture seppure rudimentali, nella grotta di S. Michele Arcangelo nei pressi di Preturo.
La dominazione longobarda è stata la più dura tra quelle succedutesi a Montoro: il feudo di Montoro che era incorporato a Caserta, passò al Principato di Salerno che si chiamava Principato Citra Serris Montori.
Nel 1301 fu dato agli abitanti il permesso di svolgere il mercato ogni mercoledì ed una fiera annuale da tenersi il giorno di S. Stefano.
Il mercato si teneva in un rione detto Mercatello situato poco lontano da Borgo. Montoro come tutta l'Italia meridionale subì delle varie dominazioni straniere, la più lunga fu quella dei Borboni che durò fino al periodo del risorgimento.
Dal 1829 il montorese è stato diviso in due comuni: Montoro Inferiore e Montoro Superiore.
Il primo è diviso in otto frazioni: Piano, S. Felice, Preturo, Borgo, Piazza di Pandola, S. Bartolomeo, Misciano e Figlioli, il secondo in sette frazioni: Torchiati, Banzano, Caliano, S.Pietro, S.Eustachio, Chiusa, Aterrana.