Chiese, Palazzi e Monumenti a Castelfranci.

Grazie alla sua posizione geografica, il paese presenta un paesaggio incantevole.

A questo si associa la bellezza delle campagne e i sentieri naturali che corrono lungo le sponde del fiume Calore, dove fare escursioni guidate e visitare i tre Mulini costruiti intorno al 1800.

Il Centro Storico conserva ancora oggi i tratti dell'impianto urbanistico medioevale, con vicoli, chiese, Palazzi Gentilizi e portali scolpiti in pietra.

Si raccomanda la visita alla Chiesa Parrocchiale di S. Maria del Soccorso, si trova all'inizio del Centro Storico e propone la splendida facciata settecentesca con tre portali,la torre campanaria, le tre navate interne, la volta con la tela di Matteo Vigilante raffigurante l'Immacolata e la tela dell'altare maggiore raffigurante la "Madonna del Soccorso", sempre del Vigilante.

Una leggenda popolare parla di un sogno fatto una sera d'estate, in cui la Vergine ad una povera donna del posto, chiedendole di recarsi l'indomani dal parroco affinché edificasse la sua Cappella nel luogo indicato e conosciuto come l'Ortora. Il mattino seguente la donna si recò dal prete e raccontato il sogno e venne schernita dal parroco. Tornata a casa piena di rabbia e di vergogna non volle più uscire da casa, ma la Vergine riapparve nuovamente nella notte e lei, imperterrita, ritornò dal parroco che la allontanò di nuovo con violenza.

La terza volta la Vergine confidò in sogno alla donna che, come segno della sua presenza e della sua volontà, avrebbe fatto cadere nel posto indicato tanta neve quanta ne sarebbe bastata per definire il perimetro della cappella. Il giorno dopo, la prima domenica di agosto, dinanzi agli occhi esterrefatti dei popolani e dell'incredulo prete, nel posto dove oggi sorge la chiesa del Soccorso,apparve, scolpito nella neve, il perimetro di una cappella. La gente accorse per pregare e dinanzi a quel prodigio i ciechi videro, gli infermi guarirono, gli storpi camminarono.

E perché nulla di ciò che accadde fosse dimenticato, indusse quel popolo a ricordare ogni anno e per sempre quel giorno. Nasceva così la festa della prima domenica di agosto.

La Chiesa di Santa Maria del Soccorso, contrariamente ad altri luoghi di culto, venne fatta erigere per volontà popolare. Un documento che da solo potrebbe sostenere la tesi dell'edificazione avvenuta nel XVI secolo, è il manifesto fatto preparare in occasione dei festeggiamenti del 1926. Si festeggiava il "Quarto Centenario di Maria Santissima del Soccorso".

Era il 2 agosto 1926, i Castellesi nella gioiosa serata di festa gremivano la piazza, la Chiesa, le strade, l'orchestra suonava, ma improvvisamente la piazza fu scossa da micidiali e terrificanti scoppi. L'enorme quantitativo di materiale pirotecnico, custodito in una abitazione vicinissima alla piazza, esplose. Diciotto Castellesi persero la vita, altri rimasero feriti.

Castelfranci è uno dei paesi collegato grazie alla linea ferroviaria Avellino - Rocchetta S. Antonio. La necessità della sua costruzione venne sostenuta in Parlamento già dal 1865, ma prima di convincere l’assemblea dell'esigenza ferroviaria dell’Irpinia bisognerà attendere il 1876. Una commissione formata dal celebre letterato Francesco De Sanctis e dai deputati della zona si batté per la Ferrovia e nel luglio 1879 fu approvata la costruzione nelle linee di terza categoria. Il 27 ottobre 1895 venne inaugurata la linea ferroviaria Avellino-Ponte S. Venere lunga 118 Km. Il 19 novembre 1995 è stato celebrato il centenario, con grande entusiasmo da parte di tutti i cittadini interessati dall'intera tratta.

  • La Chiesa di S. Pietro, complet5amente restaurata, edificata nel ' 500.
  • La Chiesa di San Nicola che custodisce alcune importanti opere.
  • Notevoli sono i Palazzi Celli, Juliani e Vittoli.