Cosa visitare a Petruro Irpino .

di

Vuoi Trascorrere un Weekend a Petruro Irpino ? Ecco qualche utile informazione storica e turistica.

Petruro Irpino, comune della provincia di Avellino, dista 25 chilometri dal capoluogo e si trova in una posizione particolarmente felice e panoramica, elevandosi a 500 metri d'altezza su uno sperone affacciato sulla Valle del Sabato, punto di riferimento per escursioni naturalistiche e ambientalistiche.

Il toponimo del paese, a cui è stata aggiunta la denominazione di Irpino nel 1950, è stato connesso in passato con il latino petra, con ipotetico riferimento alla posizione dell'abitato. E' più probabile tuttavia che esso rifletta il termine latino praetorium che da "palazzo del pretore" è giunto a significare qualsiasi casa agricola di campagna.

In epoca medioevale il borgo veniva denominato Petruro Irpino di Montefuscolo. Nel XIII secolo il centro era sottoposto alla giurisdizione del rettore di Benevento, e nell'area beneventana ha sempre gravitato anche in seguito prima di passare, in tempi moderni, alla provincia di Avellino.

Nella seconda metà del XIV secolo il borgo fu dato in feudo a Nicola Francesco Calenda. In seguito fu venduto nel 1413, a Pietro de Candida, pervenendo poi di nuovo alla famiglia Calenda, a un altro Nicola Francesco, che lo donò a sua volta al figlio Geronimo per le sue nozze con Ciancia Bonora de Catalogna.

Nel 1523 il feudo passò a Giovanni Antonio Calenda, alla cui morte, avvenuta nel 1549 senza lasciare eredi diretti, subentrò la sorella Elvira, cui successe nel 1591 una nipote, Laura.

Gli eredi di quest'ultima, Francesco Antonio e Rodolfo I Marano, presero poi possesso del territorio. Gaetano Marano ottenne da Carlo II di Spagna il titolo di Marchese del feudo di Petruro Irpino, che venne conservato dai suoi eredi, Agnello, Rodolfo II e infine Gaetano II, fino all'abolizione della feudalità.

Cosa fare e vedere durante un Weekend.