Comune di Volturara Irpina


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Adagiata in una splendida conca naturale, alle pendici del monte Terminio, Volturara Irpina vanta un ricchissimo patrimonio naturalistico e paesaggistico.

Antica terra di briganti, che in queste aree impervie trovavano spesso rifugio, Volturara offre itinerari di grande fascino e suggestione; un autentico tuffo nella natura e nella storia.

Molto caratteristico, ad esempio, è l’antico sentiero che, dalla gradinata di via Marrandino, conduce sulla vetta dove si trovano i resti della chiesa di San Michele e del castello longobardo.

Da qui si gode un meraviglioso panorama che guarda a nord, verso il Tuoro e Montemarano, ad est , verso il monte Costa e a sud, verso le verdi cime del monte Terminio.

E proprio dalle vette del Monte Terminio partono numerosi itinerari di straordinaria bellezza che attraversano la sorgente Acqua delle logge, la faggeta del Passo del castagno e le doline della valle delle Ventare.

Molto suggestivo è il pianoro di Campolaspierto, con il suo splendido faggio ultracentenario, uno dei più antichi d’Italia. Altro arbusto, simbolo di Volturara, è poi il bel tiglio secolare che, dal 1789, fa bella mostra di sé nella centralissima Piazza Roma.

Sulla stessa piazza si può ammirare, in tutto il suo splendore, l’imponente chiesa di San Nicola di Bari, inaugurata nella notte tra il 31 dicembre del 1899 ed il 1 gennaio del 1900. Poco distante dalla chiesa sorge la Torre Campanaria, costruita nel 1754.

Degno di nota è, infine, il museo etnografico della Piana del Dragone, in cui sono custoditi antichi attrezzi e macchine da lavoro, oltre a tanti oggetti d’uso quotidiano, utilizzati, in epoche passate, da fabbri, falegnami e barbieri.

la Piana del Dragone, vasto bacino, sede di pascoli montani, che durante i mesi invernali raccoglie le acque che scendono a valle, per confluire, attraverso l’inghiottitoio naturale delle bocche del Dragone, in un torrente sotterraneo di notevole portata.

Il nome della grotta deriva da una leggenda: qui dei barbari avrebbero rinchiuso, a custodia di un ricco tesoro, un feroce drago, cui il paese doveva pagare un doloroso tributo di sangue umano.

La tremenda oppressione durò finché un misterioso principe di nome Gesio liberò il paese, uccidendo con la sua spada il terribile mostro a tre teste, che sprofondò nelle viscere della terra, attraverso tre voragini, presso cui, ancora oggi, se ne ode scorrere il sangue.

Volturara Irpina su Internet

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Informazioni Utili

  • Popolazione Residente 4.229
  • CAP 83050
  • Prefisso Telefonico 0825
  • Denominazione Abitanti volturaresi
  • Santo Patrono San Nicola di Bari
  • Festa Patronale 6 dicembre

Pro Loco di Volturara

  • Viale Rimembranza 83050 Volturara Irpina Telefono 0825/980907