Cosa visitare a Villanova del Battista.

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Vuoi Trascorrere un Weekend a Villanova del battista ? Ecco qualche utile informazione storica e turistica.

Villanova del Battista è un piccolo centro dell'entroterra in provincia di Avellino con poco più di 2.000 abitanti.

Il comune è situato a 742 m su l.m. e si espande su tre colli. La sua estensione è di 20,03 kmq.

Il paese si trova nella parte nord-occidentale dell’Irpinia, prossimo al confine con la Puglia, su un picco che domina la vallata del torrente Fiumarello.

L'intero territorio di Villanova del Battista è stato dichiarato montano e pertanto fa parte della Comunità Montana dell'Ufita.

Tutta la collina villanovese, come del resto l'intera Irpinia, è ricca di acqua. La campagna circostante è piacevole, coltivata prevalentemente a colture cerealicole, anche se recentemente si vanno sempre più affermando altre colture come quella della barbabietola da zucchero e del tabacco.

Il centro abitato è raggiungibile da Grottaminarda, lato sud, e da Ariano Irpino a nord, e dista rispettivamente dai suddetti centri 16 e 14 km.

Villanova del Battista può sicuramente vantare di essere un'oasi di verde. Quaranta ettari di bosco misto di conifere e latifoglie, nonché il centro urbano molto alberato fanno di questo comune un piccolo paradiso verde, dove ancora si respira aria pulita e priva di inquinamento.

La fauna presente è rappresentata da fagiani, lepri, volpi, tassi e scoiattoli. Nei dintorni del paese si trova una sorgente sulfureo-ferruginosa.

Data la natura agricola del paese si è pensato bene di creare una Cooperativa agricola che, nonostante la concorrenza agguerrita, è riuscita a generare un suo spazio grazie alla produzione di prodotti esclusivamente biologici.
Ottime le conserve di pomodoro paesano e di pomodorini, nonché legumi in barattolo (fagioli, ceci, chicherchie) e miele (Tel: 0825.826.747; 0825.826.354).

Anche l'artigianato che in passato era stato abbandonato, soprattutto dai giovani, sta ritrovando nuovo slancio, anche grazie alle nuove leggi sull'imprenditoria giovanile.


Il comune è citato, in un documento del XIII secolo col nome di "Pulcarino" (ritenuto deformazione di un "bulgarinus" derivato dal termine "bulgari" col quale si indicavano le popolazioni balcaniche), distrutto nel XIV secolo, riedificato nel XV dalla famiglia Del Balzo, raso al suolo dal terremoto del 1694, ricostruito e di nuovo distrutto dal sisma del 1930.

Il nome Villanova ("città nuova") compare nel '500, dopo la ricostruzione dei Del Balzo; nel 1862 vi fu aggiunto "del Battista" in onore del Patrono e per distinguere il paese da altri con lo stesso topònimo.

Appartenne in feudo alle famiglie Del Balzo, Mascambruno, Carafa, Magnacervo, Passero e Ossario. Il territorio di Villanova è attraversato dal regio tratturo (Pescasseroli-Candela) su cui transitavano per la "transumanza" le greggi.

Cosa fare e vedere durante un Weekend.