Per tutto il 2023, i giovani sotto i 36 anni possono godere di una serie di aiuti per l’acquisto dell’abitazione principale nel comune di residenza.
Se hai meno di 36 anni e, magari, stai pensando già da un po’ di acquistare casa, è arrivato il momento di rompere gli indugi e fare il grande passo. Per tutto il 2023 è infatti possibile godere di una serie di agevolazioni sull’acquisto dell’abitazione principale, a patto che sia ubicata nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha o stabilisca, entro diciotto mesi dall’acquisto, la propria residenza.
Con i prezzi del mercato immobiliare in continua ascesa e i canoni di locazione alle stelle, il Governo Meloni ha infatti deciso di confermare quanto previsto dal Decreto Sostegni bis nel 2021.
Garanzia statale dell’80 per cento sul mutuo
Il pacchetto di agevolazioni previste dal bonus prima casa per under 36 prevede, in primis, la garanzia statale all’80% sull’accensione di un mutuo (il cui valore non deve superare i 250.000 euro).
Ma è solo l’inizio: i beneficiari della misura potranno infatti anche godere dell’esenzione totale dalla tassazione indiretta prevista al momento dell’acquisto, e quindi l’azzeramento delle imposte di registro (attualmente al 9%), ipotecaria (di importo fisso pari a 50 euro) e catastale (pari al 2% del prezzo dell’immobile).
Prevista anche la possibilità di accesso prioritario al fondo di garanzia per la prima casa (legge n. 147/2013) e di beneficiare di un credito di imposta speciale sull’Iva (qualora sia prevista).
Nessuna imposta su mutui o finanziamenti
Tagliata anche l’imposta sui mutui o finanziamenti contratti per l’acquisto della prima casa. Sono previste agevolazioni anche in caso di acquisto da un costruttore entro i 5 anni dalla costruzione e o ristrutturazione dell’immobile. In questo caso imposta di registro catastale ipotecaria sono fisse e pari a 600 euro totali, mentre sul prezzo dell’immobile si paga l’iva al 4%.
Per beneficiare degli incentivi non bisogna essere proprietari, nello stesso Comune, di altro immobile idoneo ad essere adibito ad abitazione, neppure in comunione con il coniuge.
A meno che l’acquirente non si impegni a venderlo entro i 12 mesi successivi al rogito del nuovo immobile, portando la residenza nella casa acquistata entro 18 mesi. Per le stesse ragioni non bisogna essere titolare di diritti di uso, usufrutto, abitazione su altro immobile nel medesimo Comune.
Niente agevolazioni se l’Isee supera i 40mila euro
Attenzione però, oltre al requisito anagrafico ne è richiesto anche uno strettamente economico: l’Isee del richiedente non deve superare i 40.000 euro.
A conti fatti, e mettendo insieme le varie agevolazioni, si possono risparmiare migliaia di euro: un incentivo non da poco per chi è pronto e intenzionato a coronare il proprio sogno, acquistando la prima casa, mettendo così il primo mattone, il più importante, di un progetto di vita autonoma.