I borghi nella provincia di Avellino, famosi per la produzione delle castagne, nascondono un mondo di tradizione e sapore che attende solo di essere scoperto.
Durante l’autunno, questi piccoli comuni irpini si animano con sagre e feste dedicate a questo delizioso frutto, offrendo ai visitatori l’opportunità di assaporare tante specialità culinarie a base di castagne.
Luoghi incantati e avvolti dalla bellezza dei monti Irpini, questi borghi custodiscono segreti antichi e storie avvincenti che si intrecciano con la natura generosa e ricca di prodotti tipici di questa provincia.
Comuni come Ospedaletto d’Alpinolo, Summonte (a pochi passi dal Santuario di Montevergine) e Serino (nella zona del Monte Terminio) ti accolgono con calore con i colori autunnali delle foglie cadenti e i riflessi dorati dei castagni mentre il vento leggero culla i tuoi sensi mentre scruti l’orizzonte dove si stagliano le vette del Terminio e del Partenio.
Ogni passeggiata tra i borghi irpini è un viaggio nel tempo: le case di pietra, le chiese secolari e i vicoli suggestivi ti faranno sentire come se fossi immerso in una fiaba.
Borghi in Irpinia
Ospedaletto d’Alpinolo
A Ospedaletto d’Alpinolo, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo rappresenta il fulcro dell’abitato, è a tre navate e presenta tre altari per ogni navata laterale. Mentre La Chiesa del SS. Rosario, di impianto seicentesco, custodisce alcune importanti opere d’arte, tra le quali un dipinto del ‘ 700 raffigurante “L’Assunzione della Vergine”. La Fontana del Tritone, invece, è stata realizzata ai primi del ‘900 su disegno classicheggiante e con la statua della mitologica figura marina mentre il famoso Monumento al Pellegrino, un gruppo di viandanti eseguito su disegno dell’abate Vignarelli, è stato dedicato ai numerosi pellegrini che passano da Ospedaletto per recarsi al Santuario di Montevergine fondato da San Guglielmo da Vercelli.
Summonte
A Summonte, il centro storico, ricostruito con perizia qualche anno fa, ruota intorno alla Torre Angioina con i ruderi del Castello. Qui tra le più ragguardevoli opere c’è la Chiesa dell’Annunziata costruita tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo; fu elevata al centro del Borgo nuovo e deriva da una precedente cappella trasformata in chiesa parrocchiale da fra Giulio di Montefalcione. L’architettura civile ha nel Palazzo De Cristofaro un esempio di dimora tardo-cinquecentesca di notevole interesse e in alcuni edifici del Borgo Nuovo pregevoli testimonianze di case palazzate settecentesche e ottocentesche che mostrano l’alto livello di cultura abitativa raggiunto dalla comunità locale in epoca moderna.
Tra gli alberi monumentali in Irpinia. imperdibile il maestoso tiglio secolare (oltre 250 anni) di Summonte, situato nella piazza centrale del Comune, ovvero Piazza Alessio De Vito, meglio nota come piazza Tigli.
Serino
A Serino, oltre i vari parchi faunistici ed il vicino Monte Terminio, sono le ben 24 piccole frazioni quelle più caratteristiche da visitare: Canale, Casancino, Cretazzo, Doganavecchia, Ferrari, Fontanelle, Grimaldi, Guanni, Ogliara, Orano, Pescarole, Ponte, Raiano, Rivottoli, Sala, San Biagio, San Gaetano, San Giacomo, San Giuseppe, San Sossio, Stazione, Strada, Troiani e Toppola. Secondo lo storico Francesco Scandone, il nome di Serino ha antichissime origini e deriverebbe dall’osco “sarino” che vuol dire “chiaro”.
Cucina autentica e genuina
In provincia di Avellino, la produzione delle castagne è una tradizione millenaria, tramandata di generazione in generazione. Se lungo il tuo percorso avrai la fortuna di incrociare qualche vecchio produttore locale ti racconterà, con orgoglio e dedizione, la storia delle castagne: dalla raccolta al processo di essiccazione.
Ma la magia di questi borghi non si ferma qui. Oltre alla produzione delle castagne, in queste zone avrai modo di gustare una cucina autentica e genuina.
In passato, le castagne erano conosciute come il “pane dei poveri” in Campania e in altre regioni d’Italia, grazie alla loro versatilità in cucina e al loro alto valore nutrizionale.
Nonostante, oggi il loro prezzo sul mercato ortofrutticolo sia notevolmente aumentato, le castagne rimangono un ingrediente chiave nella cucina irpina e campana, utilizzate in varie preparazioni, come zuppe di castagne, spesso combinate a secondo dei casi con porcini, lenticchie, fagioli e caldarroste servite a fine pasto
Tra i dolci, il Castagnaccio, preparato con farina di castagne e cacao, è molto diffuso.
Dove mangiare
In queste zone, i ristoranti locali offrono piatti deliziosi che fondono tradizione e innovazione.
Cosa dire, ad esempio, della cucina della Locandiera a Canale di Serino? Qui in un borgo dove vivono circa 300 abitanti, Laura Rocco, da anni, fa gli onori di casa con una cucina tradizionale da leccarsi i baffi in un centro storico ben conservato dove il tempo sembra essersi fermato.
Per non parlare poi dei piatti dell’Osteria La Juta ad Ospedaletto d’Alpinolo. Qui il patron Donato serve gustosi e saporiti menù preparati in modo moderno e raffinato con prodotti del territorio.
A Summonte, l’indirizzo giusto è quello della chef e proprietaria Isabella, la mente ed il braccio della Locanda La Molara. Qui immerso nel verde, troverai la storica cucina tipica di Summonte con ricette tramandate dalla parmigiana di melanzane alla rape e patate, dai fusilli avellinesi alle
Zuppette di fagioli e porcini, dai dai bon bon al castagnaccio alle mousse alla ricotta.
Le montagne, i boschi e i panorami mozzafiato della provincia di Avellino ti invitano ad esplorare la natura incontaminata: le escursioni tra i castagneti, le passeggiate nei parchi circostanti e la cucina avellinese sono un’esperienza unica, soprattutto durante l’autunno, quando il paesaggio si tinge di colori caldi.
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