Cosa vedere a Procida in un giorno
In Campania, Al centro del Golfo di Napoli tra Ischia e Capri, si eleva la linea tufacea e verde dell'isola di Procida.
L'arrivo a Procida desta una sensazione molto particolare, specie al tramonto, quando risalta con il calare della luce, la variopinta e pittoresca fila di case, con al centro la storica cupola della chiesa della Pietà.
Procida, pur meno nota di Ischia e Capri, è una delle mete più frequentate dai turisti più esigenti che l’apprezzano per la sua tranquillità e per il suo territorio, prevalentemente pianeggiante ricoperto di fitta vegetazione.
Procida è bella con i suoi tre porticcioli, le cupole delle sue chiese che dominano l'azzurro del cielo, l'architettura delle sue case, addossate l'una all'altra o sperdute tra agrumeti e vigneti lussureggianti.
Le origini di questa terra sono avvolte tra realtà e leggenda.
Micenei prima, Cumani ed infine Romani la abitarono nei secoli avanti Cristo.
Si pensa che Procida sia stata abitata già 3000 anni prima di Cristo; lo testimoniano gli scavi archeologici eseguiti a Vivara, a Campo Inglese ed in altre parti dell'Isola.
La storia recente dal 700 in poi è storia conosciuta ed interessante.
Era di Procida una delle più potenti flotte mercantili, roccaforte di un potere economico commerciale e di una esperienza marinara indiscussa nel mediterraneo.
Dovunque si sente il profumo del mare ed in primavera un odore
aspro di limone in fiore.
Semplice, tranquilla, le sue contrade hanno risentito poco
dell'evolversi veloce dei tempi e dei costumi, mantenendo intatta la
loro natura.
Testimonianze validissime descrivono Procida come luogo ameno, basti citare Virgilio, Orazio, Ovidio, Stazio, Giovenale, Boccaccio ed altri.
Tra le tante storie romanzate ambientate nella cornice dell'isola, due nomi fanno spicco, quelli di Graziella e Arturo, legati a due scrittori illustri , rispettivamente Alphonse de Lamartine ed Elsa Morante.
Ma molti altri hanno scritto e narrato storie su Procida trasformandola in un luogo meta di artisti, scrittori, poeti di tutto il mondo.
Terra di conquista, terra che conquista, da sempre Procida è nel Mediterraneo l'isola del navigante, custode di storia, tradizioni, leggende, aperta al viaggiatore, avido di sorprese, di nostalgie, di ricordi, in cerca di un passato ancora intatto tra la folla dei turisti.
Arrivare a Procida significa poter riscoprire, sia pur nel caos dei nostri tempi, atmosfere passate, odori e colori di un tempo lontano in un perfetto equilibrio tra affabulazione e realtà , riscoprire le tradizioni, la cultura, gli inestimabili tesori naturali ed artistici di questa piccola isola del Mediterraneo.
Isola vulcanica, formatasi dall’affioramento di quattro crateri è stata la prima delle tre del golfo di Napoli ad essere abitata ed ha la caratteristica di essere uno dei luoghi con la maggiore densità di popolazione d’Europa.
La conformazione vulcanica è stata conservata nella traszona urbanistica moderna nelle stradine di ciottoli colorati che caratterizzano il centro dell’isola.
Nel piazzale principale del paese si può ammirare il castello che domina la piazza e che immette su Marina della Corricella (nelal foto in Alto) pittoresco anfratto dove le case si dispongono lungo le scale.
Pesca, turismo ed industrie di trasformazione dei prodotti agricoli rappresentano le attività economiche principali dell’isola.
I limoni ed il vino, l’aglianico, le cui uve crescono rigogliose sul territorio vulcanico, sono i protagonisti della offerta gastronomica di Procida.