Negli ultimi anni, ed è davvero il caso di dire per fortuna, l’attenzione al benessere psicofisico è aumentata tantissimo. In particolare, è cresciuto l’interesse per i rimedi naturali che permettono di migliorarlo. Uno di questi è il CBD o cannabidiolo. Metabolita della cannabis più famoso dopo il THC, ha visto la sua fama crescere tantissimo negli ultimi 6 anni. Punto di svolta è stata la dichiarazione da parte dell’OMS, della sua non appartenenza alle cosiddette sostanze controllate.
In che modo il CBD, che a differenza del THC non ha effetti psicoattivi, ci permette di dare una svolta al nostro stato psicofisico, migliorandolo notevolmente? Scopriamo assieme la risposta nelle prossime righe.
CBD: cosa c’è alla base del suo successo?
Dietro al successo del CBD ci sono numerosi fattori. Oltre al maggior interesse per i rimedi naturali, frutto del desiderio di prevenire effetti collaterali e di mettere in primo piano scelte sostenibili nei consumi, troviamo senza dubbio la capacità di questo fitocannabinoide, isolato per la prima volta all’inizio degli anni ‘40, di interagire con il cosiddetto sistema endocannabinoide del corpo umano.
Quest’ultimo è stato scoperto molto dopo il CBD, all’inizio degli anni ‘90 per la precisione. Di cosa si tratta? Di un complesso sistema di vie di comunicazione tra cellule, grazie al quale il nostro corpo può apprezzare benefici a dir poco straordinari. Tutto è da ricondurre, infatti, al prezioso stato di omeostasi, quell’equilibrio interno che qualsiasi organismo è in grado di creare a prescindere dalla variazione delle condizioni esterne.
Traducendo tutto ciò in riferimento relativi al benessere, non si può non citare il contenimento del dolore cronico, così come la riduzione delle infiammazioni. Le condizioni appena menzionate possono impattare e non poco sull’equilibrio interiore.
Quando si parla dei benefici del CBD per lo stato psicofisico di chi lo assume, è doveroso citare la sua capacità di interagire con i recettori della serotonina. Questo neurotrasmettitore, che quando ci si esprime con linguaggio non scientifico viene chiamato “ormone del buonumore”, è legato a diversi aspetti quotidiani concernenti il funzionamento della nostra mente. Qualche esempio? Oltre al tono dell’umore, anche il sonno e la gestione di blandi stati d’ansia.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dell’impatto che il CBD ha sul benessere generale dell’individuo! I suoi campi di applicazione sono tanti e non è un caso che, da diversi anni a questa parte, il suo successo sia esploso.
In virtù della sopra citata capacità antinfiammatoria, il cannabidiolo è in grado di attenuare problematiche della pelle come l’acne, una criticità che, erroneamente, si collega solo all’età dell’adolescenza. L’acne può presentarsi anche negli adulti, provocando forte disagio psicologico, fino ad arrivare a conseguenze pesanti come la vera e propria ansia sociale.
I cosmetici al CBD – per amor di precisione, ricordiamo che all’inizio del 2021 il cannabidiolo è stato ammesso nella sua forma non sintetica nell’elenco delle componenti dei prodotti di bellezza commercializzati nell’Unione Europea – possono essere utilizzati per far fronte a tale situazione, ma anche per tenere sotto controllo i segni dell’invecchiamento precoce. Il CBD, infatti, è anche un potente antiossidante.
Come sfruttare i benefici del CBD
I benefici del CBD sono oggi alla portata di tutti. Come già detto, negli ultimi anni la fama di questo ingrediente speciale è cresciuta a dismisura e, con lei, il successo e i fatturati delle aziende che lo utilizzano per i propri prodotti.
Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno alla sostenibilità. Utilizzare CBD vuol dire anche essere consapevoli di fare la propria parte per l’ambiente, dettaglio non da poco per molte persone. La pianta da cui deriva, ossia la Cannabis sativa L., è infatti una specie resiliente, in grado di crescere dove altre non riuscirebbero a prosperare. Il risultato? Una svolta per quanto riguarda la riduzione del consumo di suolo.
Inoltre, la pianta in questione non richiede grandi risorse dal punto di vista idrico e ha una resa portentosa.
Chi vuole sfruttare al massimo le potenzialità di uno dei suoi componenti più celebri, può provare, per esempio, l’olio CBD. Questo prodotto ha diversi vantaggi.
In primo luogo è facile da assumere. Essendo dotato di un pratico contagocce, bastano pochi secondi per dosarlo in maniera puntuale. Inoltre, è disponibile in diverse concentrazioni. Non essendo il principio attivo puro assimilabile dall’organismo, lo si diluisce in un olio vettore. Chi non ha mai provato il cannabidiolo, dovrebbe partire con le diluizioni più alte.
Ovviamente è importantissimo fare riferimento solo a produttori di qualità e a soluzioni made in Italy. Tra le opzioni più interessanti sono da citare quelle del portafoglio prodotti di Eusphera, azienda nutraceutica laziale pioniera del settore che, dal punto di vista dell’olio di CBD, permette di scegliere alternative caratterizzate da uno spettro completo dei terpeni e dei flavonoidi.
Ciò è possibile grazie all’innovativa tecnica di estrazione, che non prevede l’utilizzo di solventi. I benefici del CBD sono amplificati da quelli dell’olio d’oliva italiano, utilizzato come olio vettore.
L’aspetto del dosaggio è nodale quando ci si sofferma su come sfruttare le proprietà del CBD. Non esistono delle indicazioni scritte sulla pietra al proposito. Il consiglio, perciò, è quello di partire da un olio molto diluito e da un dosaggio basso, monitorando le reazioni del corpo. Il tempo di aumentare eventualmente c’è!
Non c’è che dire: il CBD è davvero un toccasana per il nostro benessere. La sua unicità non finisce qui: si tratta, infatti, di un rimedio utile anche all’equilibrio psicofisico dei nostri amati pet, per la cui salute siamo pronti a spendere cifre anche importanti e, soprattutto, a trovare le soluzioni migliori.