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Salute

Sicuramente belle: chirurgia plastica e misure di sicurezza

Lino Sorrentinidi Lino Sorrentini1 Aprile 2020
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Uscita a pagine intere sulle principali riviste femminili, la campagna della SICPRE (La societa’ più importante e storica della chirurgia plastica italiana) ha inteso puntare i riflettori sul problema della sicurezza della chirurgia plastica promuovendo un atteggiamento più prudente e consapevole e sollecitando i potenziali pazienti a non muoversi con leggerezza nel momento in cui decidono di affrontare un’operazione di questo tipo. Un monito più che doveroso se si pensa che in Italia sono ancora troppi i casi di interventi praticati senza rispettare le dovute norme a tutela della salute e dove offerte a basso costo e cattiva informazione rischiano di mettere in serio pericolo la nostra salute.

Ma come assicurarsi un intervento di chirurgia plastica in sicurezza? Quali le regole da seguire per limitare i rischi e non incorrere in spiacevoli sorprese? Come scegliere il miglior chirurgo plastico per il proprio intervento?

Cerchiamo di fare luce su questi aspetti con il contributo del Prof. Mario Dini, fra i chirurghi plastici più apprezzati e competenti del nostro Paese, specialista in rinoplastica e mastoplastica additiva a Firenze Roma e Milano, approfondendo gli aspetti legati alla preparazione dell’operatore e al grado di sicurezza dei materiali e delle strutture proposte, come pure ai danni connessi con gli interventi estremi che superano i limiti di naturalezza e buonsenso.

Come scegliere il miglior chirurgo plastico

Elemento imprescindibile per la buona riuscita di un lifting al viso, come di intervento di aumento del seno o di una liposuzione, la scelta del medico, compiuta sulla base delle sue comprovate capacità non è assolutamente da sottovalutare. Una preferenza che deve tener conto di una serie di fattori più o meno oggettivi, ma che non può assolutamente prescindere dal possesso del titolo di specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica ottenuto al termine della Scuola di Specializzazione di 5 anni da frequentarsi dopo il corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Si tratta di una verifica quanto mai indispensabile, poiché, a causa di un vuoto normativo, in Italia tutti gli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica possono essere eseguiti anche in assenza di questa specializzazione e pertanto senza alcuna garanzia sulla formazione specialistica e sulle effettive capacità del medico operante. Un imperativo ribadito con convinzione dalla SICPRE: “La chirurgia plastica è una pratica sicura, a patto però che sia eseguita in ambienti idonei e da specialisti seri e preparati, che si sono formati nel migliore e più completo dei modi per affrontare questi interventi e le eventuali complicanze che possono derivare”.

Ugualmente importante che il potenziale paziente controlli l’iscrizione del medico come socio ordinario a una o a tutte le società più importanti di chirurgia plastica (SICPRE e AICPE in Italia, ISAPS a livello internazionale) a garanzia dell’ottimo curriculum professionale e della sua affidabilità. Come ci ricorda il Prof. Mario Dini, socio ordinario Sicpre, Aicpe e Isaps, “la comprovata professionalità, insieme all’applicazione delle tecniche all’avanguardia e all’utilizzo di materiali di ultimissima generazione, è la sola in grado di assicurare ai pazienti un esito felice dell’intervento”. Inoltre materiali e farmaci di qualità  presentano costi piuttosto elevati ed è pertanto sempre consigliabile diffidare delle promozioni low cost e delle facili scorciatoie. Spesso alcune promozioni a basso costo hanno un prezzo complessivo che non ripaga neanche il costo totale dei materiali migliori sul mercato: questo vuol dire che quelle promozioni sicuramente prevedono l’utilizzo di protesi, fili e materiali di scarsissima qualità. Più che delle foto dei risultati del prima e dopo l’intervento di chirurgia plastica,  ormai facilmente modificabili e non sempre attendibili, può essere utile verificare il livello di soddisfazione dei pazienti consultando le recensioni presenti sul sito del chirurgo oppure confrontarsi con le esperienze dirette di chi si è già sottoposto allo stesso intervento. 

Mastoplastica additiva: operarsi in sicurezza

Particolarmente delicato il tema della sicurezza degli interventi di mastoplastica additiva, l’operazione  oggi più richiesta dalle donne che vogliono rendere  il proprio corpo più armonico e attraente. Le associazioni di chirurghi plastici italiani verificano ancora troppe irregolarità in questo campo e nonostante la normativa in vigore che abilita all’applicazione delle protesi mammarie solo i chirurghi plastici e pochi altri specialisti (Legge n.86 del 5 giugno 2012), numerosi sono gli interventi eseguiti da chi non ha il titolo per farlo, praticati in strutture non adeguate e a prezzi così bassi da non poter garantire la qualità dei materiali impiegati.   

Indispensabile, come per tutti gli altri interventi, scegliere un day surgery o una clinica che disponga di una sala operatoria e di personale dedicato, oltre che preferire un chirurgo plastico specializzato in questo tipo di interventi che abbia al suo attivo un numero consistente di pazienti operati. Alle donne che vogliono sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva, in virtù della sua pluriennale esperienza in materia, il Prof. Mario Dini ricorda di “diffidare di chi si professa tuttologo e di tener presente che un professionista affermato non può essere specialista  in più di tre, quattro tipologie di intervento”. 

Quanto ai rischi connessi con l’impiego di protesi mammarie scadenti, è  consigliabile acquisire informazioni  sul tipo di dispositivi che saranno impiantati e sul loro produttore, richiedendo all’occorrenza l’ “etichetta” disponibile. Proprio a garanzia della sicurezza legata alle protesi mammarie, nel marzo del 2019 è stata attivata la fase sperimentale del Registro delle Protesi Mammarie, un data base creato con l’intento di raccogliere tutte le informazioni relative ai dispositivi impiantati in Italia, sia a scopo ricostruttivo che a scopo estetico.

Per ridurre  il rischio  di complicanze legate alla c.d. contrattura capsulare (origetto delle protesi)  o a problemi di infezioni e ipersensibilità dell’areola o del capezzolo, è  comunque buona norma attenersi scrupolosamente alle istruzioni e ai suggerimenti che il chirurgo plastico darà prima e dopo l’intervento di aumento del seno.   

I rischi della chirurgia estrema

Previsti come in qualunque altra operazione, i rischi provocati dagli interventi di chirurgia plastica aumentano in presenza di richieste eccessive che  si spingono ben oltre il desiderio di correggere difetti reali o percepiti come tali e che, oltre a portare a un peggioramento dal punto di vista estetico, possono causare serissimi danni alla salute.

È il caso di pazienti che pretendono di passare da una prima a una ottava di reggiseno o  di  farsi gonfiare oltremisura  le labbra  con eccessivi filler con stravolgimenti del viso che hanno visto protagoniste diverse celebrity di entrambi i sessi. Eccessi che celano spesso un disagio emotivo profondo che tende a trasferire sul proprio corpo malesseri di tutt’altra origine e che a volte finisce per generare vere e proprie forme di dipendenza dal bisturi indotta della perenne insoddisfazione dei risultati.  Se da un lato inseguire dei modelli estetici molto distanti dal proprio aspetto originario comporta il ricorso a interventi chirurgici estremi e complicati alcuni problemi post operatori possono insorgere anche a causa della quantità e della qualità dei materiali impiegati.

A questo punto  giocano un ruolo chiave la serietà e la professionalità del medico chirurgo, chiamato a non assecondare richieste eccessive che possano compromettere la salute dei pazienti, ad utilizzare i migliori materiali presenti sul mercato, e rendere sempre informati e consapevoli i pazienti dei rischi cui potrebbero andare incontro modificando il proprio aspetto in maniera poco equilibrata e armoniosa.

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