Un netto e convinto ritorno alla vecchia e cara bicicletta è quello che si è registrato analizzando la percentuale di persone che ha deciso di trascorrere l’estate 2013 a contatto con la natura. Un dato interessante che fa riflettere su come le vacanze “green”, attente quindi alla sostenibilità ambientale, abbiano trovato un riscontro positivo nei viaggiatori.
Un’esperienza che unisce la scoperta di nuovi luoghi e paesaggi all’importanza di svolgere attività fisica, con la tranquillità maggiore che generalmente caratterizza il periodo estivo.
In base a quanto riportato da ansa.it: “tra il 2012 e il 2013, secondo uno studio condotto da Active Sport Tours, tour operator italiano specializzato nell’organizzazione di vacanze in bicicletta, e basato sui dati forniti da Enit, Eurisko, Istat e dai Centri di Informazione e Accoglienza Turistica in Italia, nel nostro Paese questa forma di turismo è stata scelta da quasi un terzo (31%) di coloro che hanno optato per vacanze natura, contro il 23% dell’anno precedente”. Ma quali sono i fattori che incidono maggiormente nella scelta degli italiani a favore del cicloturismo?
Al primo posto la possibilità, non sempre realizzabile durante il resto dell’anno, di poter vivere la natura e al contempo svolgere attività fisica in piena libertà, oltre a motivazioni legate al relax di abbandonare il caos cittadino e proprio dei luoghi affollati per immergersi nel relax che solo una passeggiata all’aria aperta riesce a regalare.
Si pensi che, unita al cicloturismo, c’è una serie di attività collaterali come il trekking, l’escursionismo, l’equitazione, da poter accompagnare ai viaggi in bicicletta.
In base alle analisi effettuate, si evidenzia che a livello territoriale sono stati maggiormente gli abitanti del Nord Italia a praticare il cicloturismo, insieme agli stranieri, soprattutto tedeschi, austriaci, francesi, britannici, svizzeri, americani e australiani, da sempre più orientati alla bicicletta.