Qual è il rapporto tra gioco e cinema? Può un videogame di successo sbancare al botteghino e convincere la critica militante? Sono domande che da molto tempo imperversano sui nostri monitor e sulle principali testate di siti specializzati in argomento tecnologia. A dare nuovo lustro a un tema che è un classico per la videoludica, ci pensa l’uscita di questo nuovo progetto filmico: Mortal Kombat. Tutti gli appassionati veri conoscono bene le vicende che ruotano attorno a questo mitico picchiaduro a incontri singoli del 1992, creato per Midway Games da Boon e Tobias. Parliamo di un gioco leggendario, visto che nel corso degli anni è passato senza soluzione di continuità dalle console ai PC, fino a diventare un classico degli arcade.
Oggi quando si parla di questo titolo, degli spin off e dei sequel bisogna citare Warner Bros e DC Comics, che ne detengono i diritti, ma in un primo momento il gioco, vero epigono ma più cruento della saga Street Fighter, del marchio Capcom, nasce come fenomeno indipendente. Ed è quindi una storia nella storia, per gli appassionati di giochi e per chi da tempo spero di ritrovare anche sul piccolo e sul grande schermo lo spettacolo del videogame. Durante questi ultimi anni grazie anche alla fortunata saga di Jumanji si è parlato più volte di giochi che sono diventati casi anche grazie alla loro riduzione filmica. I casi sono davvero numerosi, da Resident Evil passando naturalmente per Tomb Raider, mentre non tutti ricorderanno le prime versioni di film come Street Fighter con il compianto Raul Julia e la star delle arti marziali Jean-Luc Van Damme.
Un altro titolo che vale la pena ricordare è Super Mario Bros, la cui trasposizione cinematografica risale al 1993. I protagonisti furono Bob Hoskins e John Leguizamo, rispettivamente nei panni di Mario Mario e Luigi Mario, mentre il cattivissimo Koopa è interpretato dal leggendario Dennis Hopper. Un film importante, nonostante il flop commerciale, visto che è considerato a tutti gli effetti il primo esempio di opera filmica tratta da un videogioco. Importante però ricordare come Super Mario Bros film, non rappresenti grandi elementi di continuità a livello di scenografia, fotografia e impianto filmico, visto che qui la riproposizione dei suoi personaggi principali e iconici è trasfigurata in un contesto di impostazione nettamente fantascientifica e cyberpunk, filone che nei primi anni novanta era molto di moda.
Mortal Kombat prosegue un filone che ormai è diventato popolare e apprezzato, quello dei giochi che diventano film, come abbiamo visto di recente grazie a opere come Sonic, Final Fantasy, Hitman – L’assassino, Doom del 2005 e Angry Birds, la saga. Il cortocircuito cinema vs videogames che durante gli anni novanta è rimasto in fase beta sperimentale, oggi può conoscere finalmente la sua età dell’oro, visti anche i progressi a livello tecnologico e la possibilità di sfruttare la realtà aumentata e tutti quegli aspetti che sono oggi possibili grazie allo sforzo produttivo della Industrial Light and Magic di George Lucas e ai perfezionamenti apportati da cineasti del calibro di Steven Spielberg e soprattutto James Cameron.
Il mondo della videoludica e del gioco durante l’ultimo biennio ha rappresentato una importante risorsa per l’industria del terziario avanzato come possiamo anche vedere attraverso i risultati operativi in termini di gambling online. In Italia le piattaforme di casinò digitali legali sono sempre più conosciute e cliccate come nel caso di https://casino.netbet.it/ che propone una vasta selezione di attrattive di gioco che vanno dalle slot machine al gioco di abilità del blackjack, dalla roulette al baccarat.
Oggi risulta in forte crescita l’industria del gioco e della videoludica specialmente per quello che concerne lo sviluppo di software, la possibilità di sperimentare in direzione della realtà virtuale, aumentata e 3D. Importante sottolineare come anche l’apporto fornito dall’AI in questa direzione inizi a dare i suoi risultati.