L’agriturismo è un’attività che richiede di stare a stretto contatto con la natura, in quanto tra coltivazione dei prodotti e allevamento degli animali si passa tanto tempo all’aria aperta. Per molti, anche e soprattutto inesperti, è diventato un sogno poter dare il via ad una struttura di questo tipo. Dal punto di vista professionale può essere incredibilmente affascinante, e sicuramente l’agriturismo offre la possibilità di possedere un’attività redditizia che possa stimolare costantemente i consumatori.
Tuttavia, ci sono delle informazioni fondamentali da conoscere, riguardanti anche le normative necessarie ad aprire la suddetta impresa, altrimenti si rischia di incorrere in difficoltà non di poco conto. Per saperne di più, ecco cos’è un agriturismo: come funziona e come aprirne uno.
Cos’è un agriturismo
Nonostante nell’immaginario collettivo l’agriturismo corrisponda ad un’attività tra la natura e la ristorazione, talvolta anche come una struttura alberghiera, in realtà ci sono delle distinzioni burocratiche ben precise. Dal punto di vista del consumatore, per agriturismo si intende quell’attività che mette a disposizione dei clienti una struttura ospitale, dotata di stanze per turisti e di un ristorante nel quale è possibile mangiare e bere i prodotti coltivati e quelli derivati dall’allevamento degli animali.
Inoltre, vengono offerti degli extra come il tour delle stalle, un giro a cavallo, un’immersione totale nella natura circostante, e infine un percorso enogastronomico guidato. Tuttavia, dal punto di vista giuridico l’agriturismo appare come un’impresa agricola, e per realizzare anche quanto descritto in precedenza bisogna essere degli imprenditori agricoli.
Come funziona un agriturismo
A norma di legge si possono svolgere le attività agrituristiche all’interno di un’azienda agricola, soltanto se si è degli imprenditori agricoli. Tale figura può realizzare il suo lavoro anche in associazione con altri professionisti rientranti nella suddetta categoria, persino formando una società in quanto a capitali o persone. Per ciò che concerne le attività da svolgere in un agriturismo, l’imprenditore agricolo può scegliere se lavorare da solo o assumendo anche i suoi familiari, nonché dei dipendenti assunti con un contratto a tempo determinato oppure indeterminato, ma anche part-time se necessario. Ma questi ultimi possono praticare le loro mansioni solo se si tratta di servizi complementari.
Chiaramente, seguendo il codice civile le attività agrituristiche vanno esercitate soltanto in via secondaria rispetto alle attività propriamente agricole. Dunque, come detto è l’imprenditore agricolo che può farsi carico dei lavori da svolgere in prima persona, oppure contando sull’aiuto di familiari e impiegati in quanto è essenziale collegare le varie attività tra loro: coltivazione, allevamento di animali e, infine, la silvicoltura. Quanto descritto deve primeggiare, e quindi bisogna dare priorità a queste mansioni e magari contemporaneamente si portano avanti anche le attività agrituristiche. Il punto di forza di un agriturismo è quello di offrire cibi e bevande di propria produzione, e di indiscussa qualità.
Come aprire un agriturismo
L’agriturismo, essendo un’azienda agricola con delle attività ben precise da svolgere in natura, è strettamente legato al territorio selezionato da un imprenditore. A norma di legge, ai clienti deve essere offerto quanto prodotto all’interno dei propri terreni. Dunque, per aprire un agriturismo bisogna innanzitutto cercare il terreno, e per farlo si può consultare interaliaimmobiliare.com, portale online sul quale è possibile prelevare quanto necessario per dare il via all’attività desiderata.
Inoltre, in Italia sono presenti delle tabelle standard per calcolare con precisione la quantità di terreno utile ad aprire un agriturismo, selezionando i tipi di coltura da realizzare, gli animali da allevatore ed eventualmente anche le attività agrituristiche. Per adempiere a ciò, è necessario aprire la partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese, e successivamente aprire un conto fiscale nonché delle posizioni INPS. Gli ultimi due passaggi da seguire riguardano l’iscrizione al registro regionale degli operatori agrituristici e l’ottenimento dell’autorizzazione dal comune di riferimento per poter svolgere la propria attività. Infine, devono ottenere i permessi per la sicurezza e per il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie.