Un paradiso naturale, panorami impossibili da dimenticare, 190 chilometri di montagne che cadono a strapiombo sul freddo mare della Norvegia. Queste sono le Isole Lofoten, con la loro ricchissima vegetazione nelle valli e la florida attività di pesca che caratterizza i suoi pittoreschi e minimi villaggi.

Questo importante e noto arcipelago scandinavo si trova a una latitudine di circa 68° e per questo al di sopra del Circolo Polare Artico, consentendo di ammirare il fenomeno del “sole di mezzanotte” in estate e dell’ “aurora boreale” in inverno, con i suggestivi giochi di luce che ne derivano.

Nonostante la latitudine, il clima in estate è generalmente mite grazie agli influssi della corrente del Golfo (si viaggia su temperature dai 5 ai 10 gradi a giugno fino a oltre 20 ad agosto, mentre in inverno su una media di minime sui -2°).

Per chi raggiunge le Lofoten in nave da crociera, un porto di attracco molto impiegato è quello di Leknes, il centro urbano più popolato dell’arcipelago nell’isola di Vestvågøy, bastione della civilizzazione vichinga, dotato di tutti i servizi e di un aeroporto. Da qui si può partire alla scoperta delle diverse isole, tutte collegate da una strada principale (E 10) e da ponti tranne due molto piccole.

Chi viaggia in crociera capirà che la soluzione migliore per esplorare questi luoghi è prenotare un’escursione in bus organizzata direttamente dalla compagnia di navigazione. Gli spazi sono talmente vasti e le ore a disposizione, in proporzione, talmente poche da rendere quasi impossibile organizzare una visita in maniera autonoma.

In genere sono diverse le proposte offerte, che possono andare dal piccolo villaggio di pescatori di Å, in fondo alla strada principale delle Lofoten, che un tempo apparteneva a un solo uomo che ne controllava tutte le attività. Qui si può far visita ad antiche abitazioni magnificamente conservate e, soprattutto, al noto Museo dello stoccafisso, frutto della tradizionale attività legata alla pesca del merluzzo di cui l’arcipelago è tra i principali produttori ed esportatori al mondo.

Tra le curiosità legate a questo alimento, il fatto che fu proprio un italiano a iniziare i norvegesi alla pratica ancora impiegata dell’essiccazione del merluzzo, il veneziano Pietro Querini a partire dal 1432. Ad avvalorare ciò, oltra a un monumento a lui dedicato, il gemellaggio dal 2001 tra la città di Røst, nell’estremità meridionale, e Sandrigo (Vi) che ne ha esaltato i sapori con il suo annuale festival culinario a base del pescato proveniente da queste meravigliose isole.

Da non dimenticare che Røst ospita anche la più grande colonia di uccelli della nazione e che qui si può vedere il faro Skomvaer con vista sull’Oceano Atlantico.

Villaggi di pescatori pittoreschi e molto suggestivi sono quello di Stamsund, di Henningsvaer e di Nusfjord. Mentre una città molto importante nell’arcipelago è Svolvaer, che tra le sue attrazioni include anche la Galleria di Ghiaccio con annesso Ice Bar (prima di entrare consegnano un pesante giaccone e guanti per poter toccare le statue e i calici tutti interamente di ghiaccio).

Prima di partire alla volta delle Isole Lofoten, però, bisogna sapere che la loro bellezza non si riduce esclusivamente alle soste del bus. Esse sono da vivere e respirare durante tutto il tragitto che si affronta per spostarsi da un luogo a un altro, in un panorama pieno di sorprese che ha ispirato numerosi artisti colpiti dalla luce e dalla bellezza di una natura ancora incontaminata e pura.

Una “chicca” da non lasciarsi scappare, ad esempio, sono le casette in legno con i tetti di erba, tipiche di queste zone della Norvegia, da immortalare con uno scatto.

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