L’organismo umano è una macchina particolarmente complessa. Quando esso percepisce minacce provenienti dall’esterno, come corpi estranei, o accusa i danni di una ferita o di un’infezione, quindi, attua delle manovre in grado di sostenere l’area colpita. Negli individui sani, la risposta infiammatoria va ad eliminare i batteri, al fine di velocizzare il processo di guarigione. Purtroppo, però, non tutte le aree del corpo umano rispondono a questa tipologia di stimoli allo stesso modo. I tessuti orali, ad esempio, prevedono trattamenti più complicati.
Nell’arcata dentale, infatti, il tartaro tende a formarsi a seguito di una igiene orale carente o scorretta, comportandosi come una barriera protettiva per i batteri che prolificano nelle prossimità del tessuto gengivale. Ciò può compromettere il tessuto gengivale, portando a delle problematiche che, sebbene inizialmente potrebbero apparire di poco conto, se non trattate a dovere, potrebbero condurre ad altri problemi ben più gravi come la parodontite.
Ad oggi fortunatamente la cura della parodontite con tecnologia laser risolve con ottimi risultati in assenza di intervento chirurgico. A testimonianza di ciò possiamo citare l’ottimo lavoro di ricerca e innovazione di uno tra gli studi dentistici più evoluti rispetto a questa tematica, Excellence Dental Network. A riguardo sottolineiamo come nel sito sono presenti informazioni aggiornate sulla patologia nonché una chiara panoramica su cura e costi della parodontite.
Gengivite
La prima fase con cui la parodontite ha modo di manifestarsi è la gengivite. Essa non va assolutamente sottovalutata, visti i rischi che presente. I pazienti con gengivite riscontrano problemi come gengive sanguinanti e alitosi. In presenza di questa problematica, occorre rivolgersi immediatamente ad un dentista che, dopo aver controllato la gravità del problema, procederà con il trattamento più adeguato per il paziente. Fortunatamente, la gengivite è altamente curabile e, oltre alle visite semestrali, al manifestarsi di questa problematica, sarebbe il caso di adottare un’igiene orale più cauta, utilizzando correttamente lo spazzolino e il filo interdentale.
La parodontite precoce
Lo step successivo delle patologie dentali relative alla parodontite è proprio un suo stadio precoce. Quando non trattata, infatti, la gengivite può condurre ad uno sviluppo della malattia parodontale. La parodontite precoce si caratterizza per il tessuto gengivale infiammato e per una precoce perdita ossea. Le gengive cominciano a sanguinare più facilmente e il tessuto gengivale tenderà a ritirarsi, creando un aspetto invecchiato. La parodontite precoce può essere trattata in maniera non chirurgica, con la levigatura radicolare per rimuovere strati di tartaro e levigare le superfici dei denti. In questo modo, le gengive potranno aderirvi di nuovo.
Parodontite moderata
Chi continua a trascurare la propria salute orale in presenza di queste problematiche, esse possono condurre ad una parodontite moderata, in cui le infezioni portano alla produzione di pus e dolore intorno ai denti. I denti diventano sensibili e instabili, avendo perso il loro sistema di supporto. La parodontite moderata può portare le infezioni orali a diffondersi nel circolo sanguigno, arrivando a provocare delle risposte infiammatorie in tutto il corpo. Per trattare la parodontite moderata, il dentista va a pulire e disinfettare l’area all’interno delle tasche gengivali.
Ultimo stadio: parodontite avanzata
La parodontite avanzata assume aspetti particolarmente critici. Le gengive, ormai, sono gravemente infette e le tasche gengivali sono più profonde di 7 millimetri. I pazienti affetti da questa patologia soffrono forti dolori durante la masticazione, alitosi e un sapore in bocca molto cattivo. Le gengive regrediscono in modo significativo, portando anche alla predita dei denti e a malattie cardiache e diabete. La parodontite avanzata va curata urgentemente con terapie antibiotiche che possono far regredire la malattia e ricostruire i tessuti danneggiati, nonostante i danni da essa provocati siano irreversibili.
