Scopri dove mangiare i veri arrosticini di pecora, un piatto tradizionale abruzzese legato alla vita e agli usi dei pastori locali.

Non si può dire di aver provato la cucina abruzzese se non si è mai assaggiato un piatto di arrosticini di pecora. E’ una di quelle esperienze che rinfrancano, che fanno stare bene con se stessi.

Attenzione, però: non chiamateli spiedini e, soprattutto, non ordinateli con carni diverse da quelle ovine. Perché in tal caso parleremo di un piatto completamente diverso.

Gli arrosticini abruzzesi sono diventati un piatto davvero cool. Che ormai ha varcato i confini regionali e nazionali trovando ovunque estimatori. Anche Oltreoceano.

Ed è anche per accontentare le richieste che arrivano da più lontano che tra le province di Pescara e Chieti sono sempre di più le macellerie che preparano e propongono in vendita on line gli arrosticini pronti da cuocere alla brace.

La storia degli arrosticini abruzzesi

Gli arrosticini sono un piatto tradizionale dell’Abruzzo e racchiudono, in quei circa 25 centimetri di intensità per le papille gustative, tante caratteristiche del territorio.

A cominciare dalle sue asperità, per proseguire con la storia, gli usi fino a sentirne gli odori forti, decisi.

Le origini di questo piatto a base di carne di pecora sono antichissime e sono legate strettamente alla pastorizia, attività principe sulle montagne abruzzesi.

Facile intuire, che la carne ovina cotta alla brace fosse in pasto per eccellenza dei pastori abruzzesi durante le lunghe transumanze delle greggi da una zona all’altra.

Come preparare gli arrosticini

La preparazione degli arrosticini inizia con la scelta della carne, che deve essere di ottima qualità e provenire da pecore o agnelli allevati in pascoli di montagna.

La carne viene tagliata a pezzetti regolari di un paio di centimetri di spessore e infilzata su spiedini rigorosamente di legno. Ogni arrosticino ha un peso complessivo di circa 40 grammi. Se si usa una carne particolarmente magra, è possibile alternare ad essa dei cubetti di grasso, per insaporirla e renderla più morbida.

La marinatura per preparare gli arrosticini abruzzesi è molto semplice e non necessita un tempo lungo.

Prima di essere cotti, gli spiedini vanno bagnati con un intingolo a base di olio, succo di limone e vino rosso.

Come cuocere gli arrosticini

Gli arrosticini possono essere cotti in vari modi la tradizione vuole con una brace di carbone mentre c’è chi usa carbonella di quercia o di faggio per dare un aroma intenso e un sapore rustico.

Il sale va messo a fine cottura per non seccare la carne ed evitare che l’acqua e il grasso della carne di pecora possano cadere sulla brace.

La brace viene preparata rigorosamente su un braciere dedicato, dalla particolare forma stretta ed allungata, creata proprio per consentire di adagiarvi sopra un numero consistente di arrosticini, conosciuta con il nome di rustellara.

Durante la cottura, gli arrosticini di pecora vanno girati e bagnati con un rametto di rosmarino intinto nella marinatura usata precedentemente.

Tradizionalmente, gli arrosticini vengono serviti insieme al pane abruzzese abbrustolito e accompagnati da un bicchiere di vino Montepulciano d’Abruzzo.

Gli arrosticini sono diventati un simbolo della cultura abruzzese ed ormai la loro fama ha varcato i confini regionali: oggi sono diffusi in tutta Italia come piatto tipico della cucina abruzzese.

Dove mangiare i migliori arrosticini

Trattandosi di un piatto tradizionale che si tramanda da generazioni, è difficile stilare una classifica dei migliori ristoranti abruzzesi dove si mangiano arrosticini di pecora.

Ecco, però, qualche nome da segnare, ma l’elenco è davvero lunghissimo:

  • Ristorante da Vittorio a Montesilvano (Pescara)
  • Macalusa a Civitella Casanova (Pescara)
  • La Roccia a Carpineto della Nora (Pescara)
  • Il Fungarolo a Villa Celiera (Pescara)
  • La Regina d’Abruzzo a Cepagatti (Pescara)
  • Bracevia a Chieti
  • Lu Strego a Farindola (Pescara)
  • Pecora Matta a Casoli (Chieti)

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