Scopri i rischi del miscelare Energy drink e alcol, un mix potenzialmente letale, che può alterare significativamente le capacità cognitive e fisiche degli individui.
Se ne era già ampiamente parlato tempo fa in seguito a un’allerta lanciata dal Ministero della Salute: è importante fare attenzione alle bevande classificate come “energy drink” e ai rischi collegati alla loro miscelazione con gli alcolici.
Nel contesto attuale, dove la vita notturna e il divertimento giovanile assumono connotati sempre più estremi, l’attenzione su queste pratiche di consumo diventa una priorità assoluta per le autorità sanitarie e per la società nel suo complesso.
A far preoccupare è la moda, ormai dilagante, del consumo da parte di giovani e adolescenti di “bevande energetiche“, che contengono dal 150 al 300 per cento di caffeina in più rispetto ad altre bibite, ma soprattutto la loro miscelazione con alcolici.
La tendenza all’aumento del consumo di “energy drink” miscelati con alcolici da parte dei giovani solleva serie preoccupazioni per la salute pubblica.
I rischi potenziali possono essere anche molto gravi e vanno dal pericolo di disidratazione, all’alterazione del ritmo cardiaco, a una minore percezione dell’effetto depressivo dell’alcol, facendo quindi sottovalutare anche lo stato di ebbrezza.
La miscela di caffeina ad alta dose e alcol si traduce in un mix potenzialmente letale, che può alterare significativamente le capacità cognitive e fisiche degli individui.
La caffeina, stimolante del sistema nervoso centrale, può mascherare gli effetti depressivi dell’alcol, portando gli individui a consumare quantità maggiori di bevande alcoliche senza percepirne pienamente gli effetti.
Diversi studi scientifici (come quelli pubblicati su “Journal of Studies on Alcohol and Drugs” che esamina l’ interazione tra caffeina e alcol e i suoi effetti sulle capacità cognitive e fisiche oppure altre pubblicazioni com “Mixing alcohol and energy drinks in daily life“) hanno evidenziato come la combinazione di alcol e caffeina possa aumentare significativamente il rischio di incidenti stradali, litigi o comportamenti rischiosi, a causa della falsa sensazione di essere meno ubriachi di quanto si è in realtà.
Questo può portare a una sottovalutazione del proprio stato di alterazione e a decisioni pericolose come guidare in stato di ebbrezza.
I continui casi di cronaca nera riportano alla luce i rischi di questa moda pericolosa soprattutto tra i giovani consumatori. L’assunzione di solo alcol in grandi quantità conduce al raggiungimento di uno stato di euforia tale da trasformarsi gradualmente in ubriachezza, rendendo quindi indispensabile smettere immediatamente di bere ed, ad esempio, non guidare.
L’allarmante diffusione di queste pratiche tra gli adolescenti e i giovani adulti richiama l’attenzione sulla necessità di implementare campagne pubblicitarie di sensibilizzazione mirate.
Sono tantissimi i giovani che alternano all’alcol una bibita energizzante con lo scopo di contrastare (o perlomeno di ritardare) l’ubriachezza grazie all’elevata quantità di eccitanti contenuti in queste bevande.
Ciò provoca un’alterazione nella percezione del proprio stato di ebbrezza, con la riduzione dei sintomi sgradevoli a essa associati, spingendo a continuare l’assunzione ed entrando in un pericolosissimo circolo vizioso e di dipendenza.
Questo non impedisce però al livello alcolico nel sangue di aumentare, con i conseguenti rischi per la salute che includono, tra gli altri, anche il coma etilico.
La problematica del consumo di energy drink miscelati con alcolici rappresenta, dunque, una sfida complessa che richiede un approccio multifattoriale.
Sarebbe opportuno valutare l’introduzione di normative più stringenti riguardanti la vendita e la promozione degli energy drink, soprattutto in prossimità di ambienti frequentati prevalentemente da giovani, come discoteche e locali notturni.
Queste iniziative dovrebbero avere l’obiettivo di educare i giovani sui pericoli associati al consumo combinato di alcol e caffeina, promuovendo stili di vita più sani e decisioni più consapevoli.
La limitazione dell’accesso a queste bevande potrebbe rappresentare un passo significativo verso la riduzione del loro consumo nocivo.
Solo attraverso l’educazione, la prevenzione e, ove necessario, l’intervento normativo, sarà possibile proteggere efficacemente la salute e il benessere dei giovani, evitando che momenti di svago si trasformino in tragedie evitabili.
E che una notte di divertimento in discoteca debba poi essere ricordata in modo spiacevole, forse sarebbe meglio pensarci prima.