Essere autentici è un’esperienza travolgente che ci regala consapevolezza, determinazione, forza, coraggio e serenità interiore.

Nessuno è perfetto! Ogni individuo è l’insieme di contraddizioni interne, pensieri diversi, intuizioni ribelli, emozioni discordanti che insieme generano quel mix caotico, unico, straordinario e irripetibile che ognuno sperimenta nella propria intimità.

La relazione con se stessi è un percorso ad ostacoli, pieno di imprevisti, zone d’ombra e continui cambiamenti di rotta.

Una relazione affascinante, spesso impetuosa e ribelle, dinamica, poliedrica, intensa, ricca. Una relazione resa difficile da una società che sembra avanzare la falsa pretesa della perfezione.

Un costrutto teorico, quello della perfezione, figlio di una società nevrotica devota al consumismo e schiava di poteri economici globali.

Una presunzione ipocrita che ci allontana da noi stessi, ci rende fragili, vulnerabili. Un’idea irreale, astratta, banale, statica, infelice. Una visione distorta, corrotta e minimalista della bellezza.

Avete presente la bellezza destabilizzante di un campo di margherite?

Ebbene non esiste una sola margherita uguale all’altra ed ognuna è bella così com’è, semplicemente per la sua unicità. La bellezza di questa immagine sublime risiede contemporaneamente nel particolare e nella visione d’insieme, nella fluidità delle forme, nella leggerezza delle irregolarità, nell’armonia dei contrasti.

La perfezione non è dunque qualcosa di lontano da ciò che siamo, essa è presente nella nostra autenticità, risiede nel coraggio e nell’accettazione dell’essere se stessi. I difetti, le fragilità e le sfide personali sono i tratti più interessanti che ci caratterizzano.

Ma cosa vuol dire essere autentico?

Il termine autentico deriva dalla parola greca authentikós e vuol dire agire da sé medesimo, colui che ha autorità su se stesso, che è padrone di sé.

Scegliere di essere autentici significa, dunque, essere congruenti con se stessi, imparando ad agire ascoltando i propri desideri, emozioni, bisogni indipendentemente dalle opinioni altrui.

Essere autentici vuol dire correre il rischio di scegliere di essere veri anziché apprezzati. Significa uscire dalla zona di comfort ed iniziare ad esternare ciò che realmente si è, ciò che intimamente ci appartiene pur sapendo che potremmo essere criticati, attaccati o emarginati per questo.

Perché dietro la maschera imposta dalla società c’è una forza costruttiva, creativa, ribelle che non aspetta altro che uscire fuori e manifestarsi.

Quando entriamo in contatto con essa, accettandola e riconoscendola, conquistiamo il coraggio di afferrare la responsabilità della nostra vita, cominciando a cambiare il nostro mondo interno e, soprattutto, portando nel mondo la nostra unicità.

Essere autentici è un’esperienza travolgente che ci regala consapevolezza, determinazione, forza, coraggio e serenità interiore.

È l’esperienza della libertà perché finalmente siamo liberi di esprimerci per ciò che realmente siamo, abbandonando stereotipi e pregiudizi, spogliandoci dalla paura del giudizio altrui.

In quest’epoca caratterizzata da inganni e storture, essere autentici è un atto rivoluzionario, è un atto di libertà, è un atto che denota intelligenza, resilienza, serenità ed equilibrio interiore.

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  • Foto copertina di Tran Duc Hung da Pexels