Una serie thriller su Netflix che combina mistero e dramma, intrighi e segreti sotto il sole di Ibiza.
Ti sei mai chiesto cosa succede quando il passato ritorna a bussare alla tua porta, sconvolgendo ogni certezza? E come un paradiso turistico possa nascondere segreti oscuri e pericolosi?
Per chi è alla ricerca di una serie breve ma intensa da vedere in streaming su Netflix, c’è un titolo che in sole 10 puntate (da circa un’ora l’una) trasmette tensione e attesa. Non a caso ha avuto un ottimo riscontro sulla piattaforma in termini di visualizzazioni.
Il titolo in questione è “White Lines”, ideato dalla stessa penna di successi mondiali come “La casa di carta” e “Vis a vis – Il prezzo del riscatto”, Alex Pina. Protagonisti gli attori britannici Laura Haddock (nota per la sua partecipazione alla serie The Recruit) e Tom Rhys Harries, e gli spagnoli Marta Milans, Jaun Diego Botto e Pedro Casablanc.
Questa miniserie thriller su Netflix ha un tasso di gradimento da parte degli utenti Web che su Google è pari al 72%, mentre sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes la percentuale è del 64% e infine su IMDb il punteggio è di 6,6 su 10. La sua storia gira intorno a un misterioso omicidio in un’ambientazione di per sé solare e spensierata come può essere l’isola di Ibiza.
Famiglie rivali, segreti inconfessabili, vendette e tradimenti, abuso di sesso e droga: ecco gli ingredienti di “White Lines” su Netflix, con la sua narrazione accattivante perché frenetica e intricata. A metà tra il grigiore di Manchester e i colori caldi delle spiagge spagnole.
Si tratta in sostanza di un thriller con evidenti venature di ironia, con situazioni e scene di violenza e sesso e con personaggi controversi in preda a drammi caotici interiori e capaci di sconvolgere anche le vite altrui.
Un racconto contorto, con flashback frequenti che mettono luce gradualmente su una vicenda sconvolgente e difficile da comprendere.
Come afferma la stessa protagonista: “La verità e sopravvalutata”, perché a volte è meglio tacere che dire, meglio nascondere piuttosto che rivelare, evitando in questo modo di complicare o distruggere le cose a cui si è più legati.
Basta guardare il trailer su Youtube per immergersi in un’atmosfera piena di confusione e di inganni tali da rendere difficile la comprensione della verità sottostante alla tragedia.
Una sorella sopraffatta dalla voglia di scoprire cosa sia successo vent’anni prima, ambientazioni controverse e di perdizione, un’indagine e un mistero che sembra irrisolvibile, verità sconvolgenti.
Ecco quello che trasmette già solo a prima vista questo film, sicuramente frutto di una produzione europea che si distacca molto dalle solite logiche narrative e visive americane.
Passando alla trama di “White Lines” su Netflix, tutto prende il via con il raccapricciante ritrovamento di un corpo ormai in avanzato grado di decomposizione nel deserto di Almeria, in Spagna, che reca i segni di violente aggressioni e numerose ferite. Il cadavere, si capirà, è quello del giovane inglese Alex.
Un egocentrico, ambizioso e talentuoso dj inglese che, all’età di vent’anni, sul finire degli anni Novanta, abbandona Manchester per recarsi a Ibiza, alla ricerca di un sogno, assieme ai suoi inseparabili amici.
A distanza di vent’anni, a cercare risposte è sua sorella Zoe che inizia le indagini in terra iberica partendo dall’analisi del gruppo di amici con cui il fratello era partito.
Chi ha ucciso Alex Collins? Che verità si celano dietro un omicidio apparentemente senza colpevoli?
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