La città dei fiori e della kermesse canora per eccellenza incorona i sapori e la creatività gastronomica della Campania.
Dalla maestosità del Vesuvio alla natura incontaminata dell’Irpinia: c’è tutto il bouquet dei sapori campani a Casa Sanremo, luogo di incontri e di amarcord, di pianificazione e di relax.
Il vero cuore del Festival di Sanremo che, ancora una volta, per l’edizione 2020, si è affidato alle mani (e alle idee) esperte di Vincenzo Russolillo e Daniela Serra per l’organizzazione e la gestione di quel caleidoscopico mondo che ruota intorno alla gara canora per 24 ore.
Con loro, la scelta… del gusto non poteva che essere affidata ancora una volta a Fofò Ferriere, perfetto ed insostituibile padrone della cucina di Casa Sanremo che se, negli anni, è diventata la più gettonata alternativa al palco dell’Ariston lo deve non solo ai modi affabili e coinvolgenti di Fofò ma anche alla sua abilità nel selezionare materie e uomini in grado di esaltare il meglio del made in Italy in tavola.
In un tale contesto, troppo facile per Fofò, al secolo Raffaele da San Giorgio a Cremano, non andare sul sicuro e lasciare spazio ai “suoi” sapori, quelli che sin da bambino ne hanno segnato il percorso artistico e professionale.
Ed allora, ecco che a strizzare l’occhio ad Amadeus e ai suoi big ci saranno alcuni dei fiori all’occhiello della Campania più felix, dai pomodori del Vesuvio alle cicerchie del Cilento passando per i grandi olii Ravece e Papaloia del “Mulino della Signora” di Sturno. Olii che, come ama ripetere, il patron del “Mulino”, Gianfranco Testa, “creano dipendenza” .
Che, poi, è la sorte che tocca ai grandi prodotti della natura, quelli che nascono dalla passione e dall’amore per il territorio che li esprime, senza manipolazioni o eccessive rivisitazioni.
E che i più abili chef riescono ad esaltare grazie ad una perfetta combinazione di esperienza, gusto e… follia.
Il riferimento, manco a dirlo, è alla fantasia in cucina di
- Antonio Guacci, resident chef del “Mulino della Signora” di Sturno in provincia di Avellino;
- Gennaro Galeotafiore con i suoi “Sapori di Napoli” che fanno impazzire Nola;
- Vittorio Imperati di Agerola Responsabile della Lounge di Casa Sanremo
chiamati ad un impegnativo quanto esaltante show cooking nella settimana in cui tutti i riflettori saranno puntati proprio su di loro, su quegli interpreti della cucina campana che fanno gola alla canzone italiana.
La Campania a Casa Sanremo: il programma Ufficiale
- Lunedì 3 febbraio ore 11.15 – L’Italia in Vetrina
La Campania sarà protagonista a l’Italia in vetrina con Il Mulino della Signora, la luxury country house di Gianfranco Testa. I sapori d’Irpinia saranno protagonisti con le creazioni gastronomiche dello chef Antonio Guacci, del sous chef Christian Altruda e del pasticciere Antonio Guacci jr, incentrate sugli esclusivi ingredienti prodotti in house, come gli apprezzati olii extravergine di oliva di qualità superiore Ravece e Papaloia, oro giallo pluripremiato che, come pochi, riesce a trasmettere l’essenza dei luoghi di produzione, attraverso intensità aromatiche che raccontano i princìpi della terra.
La terra campana sarà raccontata anche da Gennaro Galeotafiore, per la prima volta a Casa Sanremo con i suoi “Sapori di Napoli” e il suo famoso “Ragù che pensa”. Nel 1993 il Monzù Gennaro Galeotafiore apre il suo primo ristorante; poco dopo fonda l’azienda “Sapori di Napoli”, impegnata nella produzione artigianale dei prodotti principali della frittura all’italiana. Il 2008 è un anno di vera e propria svolta: la produzione cresce fino a diventare industriale, pur mantenendo intatti gli elevati standard qualitativi legati all’artigianalità. Oltre alla produzione di prodotti pronti da friggere (Linea Friggimì) e da infornare (Linea Sfornamì), sempre a Nola, Gennaro Galeotafiore è titolare della Trattoria, pizza e fritti – Sapori di Napoli.