Ci siamo. Con l’estate ormai quasi alle spalle torna la voglia di scrollarsi di dosso le tossine ed i chili di troppo accumulati durante le vacanze.
C’è da riprendere la forma giusta. Ed allora, quale migliore soluzione di iscriversi in palestra o di fare una piacevole corsetta a inizio o a fine giornata, magari ascoltando musica per aumentare la sensazione di relax?
Prima di calzare le scarpette da running, però, è bene prestare attenzione ad alcuni accorgimenti, come suggerisce l’esperto, Alessandro Ciarimboli, medico fisiatra responsabile del reparto di riabilitazione ortopedica e neurologica presso la clinica Villa Margherita di Benevento e consulente del centro Brain di Avellino.
Dottor Ciarimboli, qual è il giusto approccio all’attività fisica amatoriale?
Da un punto di vista medico, posso dire che il punto di partenza non può non essere il buon senso.
L’attività fisica è considerata per certi versi come un farmaco, tanto è vero che nei livelli di assistenza essenziali la cosiddetta attività fisica adattativa, attività fisica non medica ma a bassa intensità, viene considerata tra le prestazioni sanitarie emissibili dal servizio sanitario.
Quale il primo passo da fare prima di iniziare a correre?
Nello specifico, per chi deve cominciare il consiglio è quello di innanzitutto di fare un check completo del proprio corpo.
Basta rivolgersi al medico di famiglia ed effettuare un monitoraggio della pressione, un elettrocardiogramma e l’anamnesi per vedere se ci sono problemi generali o allergie per chi lo fa all’ara aperta, il minimo per uno screening corretto di prevenzione.
Una volta avuto l’ok dal proprio medico?
Anche qui, torna il buon senso. Per chi comincia un’attività motoria è utile una gradualità di lavoro. Non affaticarsi, non superare i propri limiti. Può essere utile dotarsi di un cardiofrequenzimetro e lavorare in aerobiosi, per evitare l’accumulo di acido lattico.
Quante volte a settimana è consigliato allenarsi?
L’attività fisica deve essere fatta in maniera regolare, almeno tre volte a settimana. Ma bisogna procedere per gradi, aumentando il ritmo di volta in volta e ascoltando il proprio corpo, i dolori, l’affaticamento muscolare, valutando il proprio grado di affaticabilità e avendo uno sguardo attento all’alimentazione e agli stili di vita.
Insomma, meglio se si elimina il fumo, si riduce il consumo di alcol e se non si consumano cibi grassi, specie prima di uno sforzo.
Quanto è importante la scarpa che si indossa per non incorrere in fastidi e infortuni?
La scarpa è fondamentale. Il piede è il punto di contatto col resto del mondo ed è dal piede che nascono le posturopatie.
In natura esistono tre tipi di piede: il piede neutro, il piede varo e il piede valgo, a seconda dell’appoggio ed è bene che ognuno acquisti una scarpa che si adatti bene al proprio piede.
Questo è uno di quei casi in cui non si può lesinare ma occorre rivolgersi a negozi specializzati perchè una scarpa sbagliata può creare seri problemi.
Dottore Ciarimboli, quali sono gli infortuni più frequenti a cui si rischia di andare incontro?
Sicuramente quelli di natura muscolare, che possono andare dall’affaticamento fino alla lesione vera e propria.
Il problema più frequente è il sovraccarico funzionale che può portare pubalgia o tendiniti.
Ecco perchè è sempre consigliabile, all’inizio dell’attività, eseguire esercizi di stretching.
- Per Contattare il dottor Alessandro Ciarimboli: 0825 32496