Cosa s’intende per giardino verticale? Come creare una parete verde in casa o sul balcone? Quali sono le piante giuste? Ho chiesto alla nostra Rita Paola Maietta di scrivere un articolo su questo tema. Leggiamolo insieme.
Lino Sorrentini – direttore Agendaonline.it
Ti piacerebbe avere uno spazio verde in cui prenderti cura di piante decorative oppure ortive. Purtroppo, però, non hai un giardino in cui poter mettere alla prova il tuo pollice verde.
Niente paura perché anche su un balcone cittadino di piccole dimensioni è possibile allestire dei giardini verticali in grado di dare parecchie soddisfazioni con poco sforzo.
Servono soltanto delle pareti libere, un pizzico di inventiva e un po’ di pazienza.
Cosa s’intende per giardini verticali
Conosciuti anche come pareti verdi, i giardini verticali si configurano come dei sistemi di coltivazione in cui i vegetali sono disposti in verticale, su una superficie per potersi dedicare al verde in spazi ridotti.
Si può ben comprendere come le pareti verdi possono essere realizzate anche dove non si dispone dello spazio orizzontale sufficiente per per creare un giardino tradizionale o anche solo disporre i classici vasi in terrazza.
Si possono utilizzare le pareti di piccoli balconi ma anche di cortili e di interni. Un esempio? Gli androni dei condomini che, se dispongono di pareti alte ed ampie (e con un minimo di luce solare) possono essere allestiti con pareti verdi.
I vantaggi dei giardini verticali, oltre in termini di spazio, sono anche estetici poiché si va a creare un arredamento verde che, se ben curato, è molto decorativo nonché utile in termini ambientali.
I giardini verticali, infatti, possono essere creati anche in contesti urbani dove il verde scarseggia. Un elemento che mette insieme, in modo innovativo, sia la praticità che l’estetica.
Inoltre, le pareti verdi possono essere allestite fai-da-te con tipi di materiali diversi, anche di recupero, come le bottiglie di plastica, i pallett o vecchi barattoli.
Giardini verticali fai-da-te: che materiali utilizzare
Se si vuole la massima resa con il minimo sforzo si possono scegliere le tasche porta piante: pannelli di feltro cuciti insieme per creare tasche strutturate.
Si tratta di una struttura completa, che si deve soltanto posizionare, creata proprio per le piante di diverse tipologie.
I formati in commercio e le dimensioni sono molteplici. Le tasche, naturalmente, sono in grado di tollerare l’acqua e l’umidità.
I più creativi potranno scegliere dei vasi da appendere singolarmente sulla propria parete. Tale lavoro richiede una pianificazione capillare e uno studio attento dei vegetali e del recipiente da scegliere. Naturalmente, si tratterà di vasi creati apposta a questo scopo.

I vasetti potranno essere applicati anche su dei supporti di recupero, come i pallett e i bancali in legno che, però, tolgono qualche centimetro in più alla fruibilità del balcone.
Piante per giardini verticali
Scegliere le piante giuste per la propria parete verde dipende dal clima e dall’ambiente. Areazione, luce, ed esposizione sono gli elementi da tenere presenti.
Poi, bisogna pensare anche alle proprie preferenze: desideri delle piante decorative oppure ortive?
Le piante più decorative sono quelle rampicanti che si cresceranno in altezza (es. felci). In secondo luogo, ci sono le piante a cascata che, invece, si sviluppano verso il basso (es. filodendro).
Chi vuole una parete verde tutto l’anno, invece, potrà scegliere delle sempreverdi (es. ficus).
Se non hai molto tempo da dedicare al tuo giardino verticale ma non vuoi rinunciarvi, opta per delle piantine dalla crescita limitata che non dovranno essere trapiantate spesso e che richiedono poco impegno.
Tra le piante ortive più gettonate restano quelle aromatiche come, ad esempio, salvia, rosmarino e lavanda piacevoli alla vista e all’olfatto.
Come curare un giardino verticale
Per poter coltivare efficacemente il proprio giardino verticale, si può seguire il metodo classico. Quest’ultimo, si basa su vasi o contenitori con terriccio bagnato, a seconda della necessità, con acqua, meglio se spruzzata con un dosatore apposito.
Si può utilizzare anche il metodo a goccia, che consente, attraverso delle istallazioni di irrigazione, di bagnare le piante a goccia. Si tratta di un sistema molto utile soprattutto per programmare l’irrigazione e se si dispone di pareti verdi molto estese e alte.
Alcune tipologie di piante, inoltre, possono essere messe a dimora in vasi con substrato inerte realizzato con fibra di cocco, argilla espansa e quant’altro (composizione simile a quella utile a far crescere le orchidee.
Il metodo di irrigazione e di fertilizzazione varierà, naturalmente, sulla base della superficie di cui si dispone, delle piante e dell’allestimento prescelto.
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