L’esordio a 17 anni contro il Milan, i venti anni alla Juventus, la Coppa del Mondo a Berlino, l’esperienza a Parigi e la serie B: l’infinito Gigi Buffon.
Per dare la misura di quanto lunga sia stata la carriera sportiva di Gianluigi Buffon, basti pensare che quando faceva il suo esordio in serie A, Microsoft aveva rilasciato da poche settimane il sistema operativo Windows 95 e Sony aveva appena immesso sul mercato delle console la prima Play Station.
Era il 19 novembre 1995 quando, grazie anche alla buona stella che quel pomeriggio decise di illuminare il percorso di quel giovane portiere in forza al Parma, cominciò la straordinaria carriera sportiva del numero uno italiano più vincente.
Un esordio mica da scherzare, quello del nipote d’arte.
Quel pomeriggio, al «Tardini» di Parma era di scena il Milan di Fabio Capello, Franco Baresi, Paolo Maldini, Roberto Baggio e George Weah che, a fine stagione, si sarebbe laureato campione d’Italia.
L’esordio in serie A di Buffon
Nel corso della settimana che precede il big match, si infortuna il portiere titolare, Luca Bucci. Un bel grattacapo per il tecnico Nevio Scala che si ritrova ad affrontare l’attacco poderoso dei rossoneri senza il numero uno titolare.
Il dodicesimo di quel Parma è Alessandro Nista, una già lunga carriera alle spalle, che ha accettato di buon grado di fare da secondo ai ducali. Toccherebbe a lui la maglia da titolare quel pomeriggio ma, ecco, a sorpresa, il cambio di rotta del tecnico.
Da settimane, gli arrivavano report sorprendenti sulle prestazioni di un portiere appena 17enne che con la Primavera faceva cose pazzesche e che aveva preso ad allenarsi con la prima squadra.
Buffon sfida Baggio e Weah
Sentendo aria di occasione, il giovane Buffon in settimana dà fondo a tutto il suo entusiasmo e para l’impossibile ai compagni che rispondono al nome di Filippo Inzaghi, Alessandro Melli e Faustino Asprilla.
Non ha dubbi, Scala.
E il pomeriggio in distinta inserisce il nome del ragazzino, buttato nella mischia con convinzione.
In campo, Gianluigi Buffon, classe 1978, si erge a protagonista assoluto, sbarrando la strada agli attacchi del Milan, che ci prova con tutti i suoi effettivi senza mai trovare la via del gol.
Quando la palla sembrava ormai ad un passo dal varcare la linea di porta, il “ragazzino” trovava sempre il guizzo giusto per salvare la sua porta. Che rimase inviolata per tutto il match.
Quell’anno, Buffon disputerà in tutto nove gare. Ma dalla stagione successiva, appena maggiorenne, difenderà per cinque anni da titolare la porta dei gialloblù, conquistando anche una Coppa Uefa, una Coppa Italia ed una Supercoppa italiana.
Buffon-Juventus, venti anni in banconero
Nel 2001, poi, il grande salto alla Juventus, dove rimarrà ininterrottamente per vent’anni, esclusa una breve parentesi al Paris Saint Germain.
Con i bianconeri, Gigi Buffon vincerà 10 scudetti, 5 Coppa Italia, 6 Supercoppa italiana ed anche un campionato di serie B. Ma soprattutto, con la maglia della nazionale italiana, sarà tra i protagonisti della grande cavalcata ai mondiali di Germania 2006.
Tanti i record collezionati nella sua lunga carriera: oltre 1000 gare ufficiali disputate, 176 presenze in Nazionale, partecipazione a 5 Campionati del Mondo, 974 minuti di imbattibilità in campionato.
Nel 2021, chiusa l’avventura alla Juventus, a 43 anni suonati tutti si aspettano l’annuncio del ritiro.
Ed, invece, Gigi Buffon sorprende ancora tutti e firma un contratto con il Parma, in serie B.
Tornando a difendere quei pali da cui tutto era cominciato, il 19 novembre 1995.
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