Non c’è la Androni Sidermec a questa edizione del Giro d’Italia ma è presente il suo Team Manager Gianni Savio. “Il Principe” non sarà in ammiraglia a guidare i suoi corridori sempre in cerca di una fuga o di un’impresa.
Il direttore sportivo decano in carovana, scopritore di talenti in Sudamerica, è l’Invitato Speciale della Rai per la trasmissione Giro mattina e ogni giorno propone il suo parere tecnico per tentare di fare un pronostico attendibile non solo sul possibile vincitore ma sul modo in cui si sviluppa la tappa.
Il Giro è sempre bello, trascende dallo sportivo per entrare nel sociale. Noi contiamo di tornare al Giro con la Androni Sidermec per la prossima edizione: quest’anno c’è stato un turn over e ci stiamo dedicando ad altre cose”.
Nella sua trentennale attività ha lanciato tante giovani promesse tra i professionisti come Andrea Tafi, Ivan Parra e poi tanti giovani talenti quali Josè Rujano terzo classificato al Giro alle spalle di Paolo Savoldelli e Gilberto Simoni.
“Sono solo alcuni dei tantissimi corridori che hanno confermato il loro valore passando pure in grossi team. Ne ricordo solo qualcuno come Ghirotto, Ferrigato, Bertolini, Bertagnolli, Scarponi che vinse con noi una tappa proprio a Benevento, e poi Felline e Ferrari, De Marchi. Mi fermo altrimenti diventa un elenco lungo come quello telefonico».
Il Giro di quest’anno ancora non ha dato indicazioni concrete. Chi potrà aggiudicarselo?
“Spero Vincenzo Nibali, il beniamino dei tifosi, un alteta serio e preparato. Attenzione a Michel Landa, Alejandro Valverde ma potrà esserci sempre un outsider. Il ciclismo è sport appassionante perché imprevedibile, le insidie sono nascoste dietro ogni curva”.
Il ritorno del Giro al sud ha creato enorme entusiasmo.
“Ho visto scene di indescrivibile e incontenibile entusiasmo sulle strade della Calabria ma anche lungo quelle dell’Irpinia e all’arrivo a Benevento. Il ciclismo è uno sport che offre passione ed emozione, la gente resta tanto tempo ad aspettare il passaggio della corsa per incitare i corridori. E’ bello vedere queste scene che emergono soprattutto al sud, dove le corse importanti sono scomparse, quali potevano essere il giro della Campania, quello della Calabria e altri appuntamenti di rilievo. Mi auguro che per il Giro del centenario del 2017 possa esserci l’arrivo ai Montevergine, saltato quest’anno per problemi legati alla riapertura della funicolare. Ne ho parlato con il sindaco di Mercogliano. L’anno prossimo ci saremo noi dell’Androni Sidermec e speriamo di fare risultato proprio in quella tappa magari con Egan Bernal, ha 19 anni, quest’anno ha già vinto la classifica dei giovani sia alla settimana Coppi e Bartali che al Giro del Trentino”.