I documentari sportivi sono ciò di cui hai bisogno se sei un appassionato di sport o hai bisogno di ispirazione e motivazione. Ecco quelli da non perdere.
L’eccellenza sportiva richiede un livello di dedizione e precisione che pochi sono in grado di raggiungere e padroneggiare.
Vedere grandi atleti totalmente impegnati nel loro sport, che sottopongono i loro corpi al dolore e alla sofferenza per il piacere della competizione, è un modo per capire quanto sforzo e quanti sacrifici ci siano dietro una carriera sportiva di successo.
Negli ultimi anni, grazie anche alle pay tv, stanno venendo fuori tanti documentari sportivi incredibilmente validi, tra cui molti che raccontano il mondo del calcio di ieri e di oggi.
Questi da un lato costituiscono per gli atleti un’occasione che definirà le loro carriere e li renderà indimenticabili. Dall’altro permettono ai fan di conoscere il lavoro che c’è dietro una vittoria, ma anche quanta resilienza sia necessaria per poter arrivare in alto.
Quali sono i migliori documentari calcistici degli ultimi anni
Il racconto onesto della storia di grandi atleti può evocare emozioni crude e strappare via alcuni preconcetti, offrendo agli spettatori, soprattutto ai più giovani, un nuovo punto di vista che può cambiare l’idea che hanno dello sport che spesso non conoscono davvero a fondo.
Le nuove generazioni, grazie ai documentari sportivi, possono capire come lo sport forgia il carattere e quanto sia importante per la crescita e la definizione di una propria identità.
Ecco quali sono i più grandi documentari sportivi realizzati negli ultimi anni e a cui milioni di telespettatori in tutto il mondo si sono appassionati.
The Last Dance
The Last Dance è una docu-serie di 10 episodi andata in onda nel 2020 su Netflix. La serie segue Michael Jordan e i Chicago Bulls nell’ultima stagione il cestista ha trascorso nella squadra nel 1997.
Pochi documentari sportivi hanno mai mostrato la gloria della vittoria e il dolore del fallimento come The Last Dance.
La serie mostra fino a che punto Jordan è diventato il più grande giocatore di basket, non solo della sua generazione, ma di tutti i tempi. Mostra l’agonia che ha vissuto in ogni fallimento nel vincere il titolo e come l’ha usato per ulteriore motivazione per essere migliore. Un grande esempio.
All or Nothing: Manchester City
La serie in otto episodi, pubblicata da Amazon nel 2018, ha seguito il Manchester City mentre correva attraverso la Premier League di quella stagione, in rotta verso il record nazionale di maggior successo nella storia inglese.
All or Nothing: Manchester City esplora le vette del successo del City, le sue vittorie, i fallimenti e i suoi momenti più bassi. Negli ultimi anni la squadra inglese è cresciuta fino a diventare una delle più importanti al mondo, una salita avvenuta anche grazie al lavoro svolto in termini di infrastrutture.
La serie può essere vista non solo come una celebrazione della squadra, ma anche come un esempio da seguire per i giovani appassionati di calcio. Documentari come questo stimolano i giovani ad appassionarsi allo sport e a praticarlo sia in inverno che in estate.
Infatti i campi estivi sportivi per i giovanissimi stanno diventando sempre più ambiti, per mettersi alla prova con sé stessi e guardare da vicino possibili futuri talenti.
The Battered Bastards of Baseball
Nel 1973, l’attore Bing Russell fece il viaggio lungo la costa da Hollywood a Portland. La sua ragione? Per comprare una squadra di baseball di una lega minore.
Come suggerisce il nome, i Portland Mavericks non erano dei professionisti. La squadra era popolata da giocatori che finora non erano stati all’altezza delle precedenti formazioni e che non erano riusciti ad affermarsi nella major league di baseball.
La serie pone l’accento sul divertimento e racconta come il giusto approccio diede i suoi frutti portando tantissima gente allo stadio per assistere ai tre titoli di divisione che la squadra ha vinto nei quattro anni successivi.
Next Goal Wins
In termini calcistici, le Samoa americane erano famose solo per un avvenimento poco edificante: nel 2001 subirono una frustata per 31-0 nelle qualificazioni ai Mondiali contro l’Australia.
Da segnalare l’arrivo, qualche anno dopo, dell’allenatore olandese Thomas Rungen, l’ultimo incaricato di capovolgere le sorti della nazionale. All’inizio, Rungen è una presenza sgradevole, un uomo abrasivo come la carta vetrata più grossolana. Poi inizia a crearsi un vero legame tra l’eccentrico allenatore e i suoi giocatori entusiasti.
Questo è un film che scalda il cuore e raggiunge anche chi non è appassionato di calcio. È un documentario affascinante che porta a tifare per gli sfavoriti e augurare loro di vincere.
Un esempio di come si può perdere vergognosamente pur mantenendo la propria voglia di farcela. Lo sport di squadra è anche questo, la possibilità di temprare il carattere e formare uomini che sanno guardare sempre avanti.