Il ponte del 2 giugno ti stuzzica e vuoi una buona idea per trascorrere un lungo week end all’aria aperta ? Pensa ad un lungo fine settimana sulle Dolomiti.
I nove sistemi montuosi che compongono le Dolomiti rappresentano senza ombra di dubbio un eccezionale valore universale dal punto di vista naturalistico e geologico, tanto da essere stati inseriti nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO nel 2009.
Sotto la denominazione Dolomiti sono inclusi i gruppi montuosi delle Alpi Orientali Italiane che si trovano nei territori di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine.
Le nove aree in cui è possibile suddividere il maestoso complesso sono quella di Pelmo e Croda da Lago; la Marmolada (anche cima più elevata con i suoi 3.343 metri s.l.m.); Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi e Vette Feltrine; Dolomiti Fiulane e d’Oltre Piave; Dolomiti Settentrionali; Puez-Odle; Sciliar-Catinaccio e Latemar; Bletterbach e infine le Dolomiti di Brenta.
Paesaggi a metà tra realtà e sogno, uno spettacolo maestoso ed entusiasmante. Così le Dolomiti si presentano agli occhi increduli dei suoi sempre numerosissimi visitatori.
Alcune tra le località di villeggiatura più conosciute e frequentate delle vallate dolomitiche sono Cortina d’Ampezzo nella Conca Ampezzana, Selva e Ortisei in Val Gardena, Canazei e Moena in Val di Fassa, San Martino di Castrozza nel Primiero, Corvara e Badia in Val Badia, Madonna di Campiglio in Val Rendena.
Flora e fauna delle Dolomiti costituiscono un universo ricco e affascinante. Tantissime specie vegetali e animali nascono e si sviluppano in completa libertà in un ambiente ancora autentico e naturale.
Si ricordano in particolare campanule, orchidee, primule, stelle alpine e cardi, e boschi di latifoglie, conifere e faggete man mano che ci si alza di quota; mentre per l’avifauna animali conosciuti come caprioli, scoiattoli, aquile reali e quelli più difficili da avvistare tra cui orsi bruni, camosci, mufloni, marmotte, tassi, ermellini, salamandre. Una grande varietà che dipende molto dalla composizione delle zone in base all’altitudine o all’umidità.
Ciò che colpisce sempre i viaggiatori che si recano in una delle tante località turistiche delle Dolomiti è anche un mondo di antiche tradizioni e cultura radicata tutto da scoprire. Basti pensare al crogiuolo di realtà linguistiche che qui si sono fuse, l’antico ladino di origine romana, il friulano anch’esso di idioma neolatino, l’italiano e il tedesco, che con il tempo ha generato ricchezza culturale e predisposizione all’accoglienza.
Un evento molto sentito è l’annuale appuntamento con il Carnevale, che ogni vallata festeggia in maniera unica in base alla propria tradizione popolare, ma che in generale include begli allestimenti, maschere in legno intagliate dalle mani di esperti artigiani e costumi antichi di fattura sartoriale.
Ottima la cucina. Chi si reca in queste zone può gustare specialità genuine come lo speck, la ciuìga di San Lorenzo in Banale, il puzzone di Moena, i casunzièi dell’Alto Cadore, i canederli, la lucanica trentina accompagnati da vini del posto e grappe dal sapore unico.
Le Dolomiti sono belle durante tutte le stagioni dell’anno, nei periodi freddi per le attrezzate e suggestive stazioni sciistiche, i caldi rifugi e le innumerevoli strutture ricettive di ogni livello, durante la stagione calda per chi desidera trascorrere soggiorni a stretto contatto con la natura, tra lunghe passeggiate e attività all’aria aperta rigeneranti.