I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia ovvero 9 luoghi di culto in montagna Patrimonio dell’Umanità UNESCO
Tra i luoghi di culto italiani più importanti per valore spirituale e artistico-architettonico c’è il gruppo di Sacri Monti prealpini di Piemonte e Lombardia, riconosciuti dal 2003 Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO.
Comparsi tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Seicento con la finalità di creare in Europa dei luoghi di preghiera alternativi rispetto ai luoghi santi della Palestina, i Sacri Monti hanno rappresentato uno dei maggiori tentativi di recupero dei valori del Cristianesimo.
Quelli dell’Italia nordoccidentale, in particolare, sono stati selezionati come siti di eterno fascino perché testimoni della perfetta integrazione tra architettura e paesaggio naturale, producendo una profonda influenza anche sui successivi sviluppi nel resto dell’Europa.
I Sacri Monti, un Patrimonio unico
Il gruppo dei Sacri Cuori nominati Patrimonio dell’Umanità comprende nove siti, costantemente meta di pellegrinaggi e di visite da parte di fedeli e di semplici turisti.
In Piemonte troviamo il Sacro Monte di Varallo (Vc), il più antico del gruppo. Sorge in una riserva naturale e si compone di una Basilica e di quarantacinque cappelle finemente affrescate e arricchite da magnifiche statue in terracotta. L’idea di costruire in questa area della provincia di Vercelli un Sacro Monte risale al 1481, ma è durante il XVI secolo che si ebbe il vero e proprio sviluppo del sito.
Nel comune di Biella (a pochi chilometri dal centro città) invece trova spazio il noto Sacro Monte di Oropa, anch’esso incluso in una riserva naturale speciale. Esso è composto da diciannove cappelle fuori le mura del Santuario mariano, fondato secondo la tradizione da Sant’Eusebio vescovo di Vercelli nel IV secolo.
In provincia di Novara, nel comune di Orta San Giulio, sorge invece il Sacro Monte di Orta, il solo tra questi dedicato alla figura di San Francesco d’Assisi. Realizzato tra il 1590 e il 1788, si sviluppa in venti cappelle che raccontano vita e miracoli del Santo di Assisi.
Un viaggio tra arte, fede e natura
Nei pressi di Serralunga di Crea, nella provincia di Alessandria, troviamo invece il Sacro Monte di Crea immerso in un parco naturale di vera suggestione. Il sito sacro si sviluppa lungo la salita che conduce al Santuario mariano, superato il quale, procedendo lungo un sentiero tra gli alberi, si giunge alla Cappella del Paradiso. Degno di nota il profilo artistico degli interni, con interessanti affreschi e sculture.
Nel territorio comunale di Valperga (To), a oltre 700 metri di altitudine, si erge il Sacro Monte di Belmonte, con il suo Santuario e le Cappelle della Via Crucis. Il sito, oltre alla bellezza della natura che lo circonda, conserva preziose tracce storiche. L’area ha fatto rinvenire infatti reperti preistorici risalenti all’età del bronzo e ha portato alla luce resti di una fortificazione longobarda.
Con la sua incantevole vista sul lago Maggiore e immersa nella riserva di circa 200 ettari di zona boschiva, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, trova luogo il Sacro Monte di Ghiffa. Il sito sorge lì dove già si trovava un edificio religioso e venne realizzato nei primi anni del Seicento. Comprende il Santuario, tre cappelle e il porticato della Via Crucis.
Nella stessa provincia si trova anche il Sacro Monte di Domodossola, che prende forma in dodici cappelle decorate di affreschi e statue rappresentanti le Stazioni della Croce, tre cappelle dedicate alla deposizione della Croce, al Santo Sepolcro e alla Resurrezione e, sulla sommità del colle, il Santuario della Santa Croce risalente alla metà del XVII secolo. Visitando questo luogo, è possibile entrare anche nella cella nella quale il Beato Antonio Rosmini si ritirava per le proprie preghiere.
Appartengono invece al territorio lombardo i due ultimi complessi spirituali. Il Sacro Monte di Varese, composto da quattordici cappelle corrispondenti ai misteri del Rosario e dal Santuario di Santa Maria del Monte, importante luogo di culto fin dall’epoca medievale e caratterizzato da un prezioso profilo artistico, e il Sacro Monte di Ossuccio, situato su un dirupo lungo la sponda del lago di Como, in un luogo quasi onirico e incantato. Anche qui si trovano quattordici cappelle costruite nella seconda metà del XVII secolo, che portano fin al Santuario della Beata Vergine del Soccorso.
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