Nel corso del 2020 siamo stati costretti a trasferire tra le mura domestiche qualsiasi tipo di svago, incluse le cene al ristorante e le degustazioni in cantina. A risentirne sono stati non solo i più fedeli amanti del vino: tutti gli italiani, per adattarsi al nuovo stile di vita, hanno concentrato i propri acquisti di bevande alcoliche principalmente nei negozi online, oltre che nella GDO.

L’ultimo rapporto sul consumo di alcool in Italia parla chiaro: affidarsi agli acquisti online per fare scorta di vini e superalcolici è stata la soluzione più immediata per affrontare le limitazioni dovute alla situazione d’emergenza attuale.

L’esperienza di acquisto in un’enoteca virtuale come Svinando è in effetti estremamente pratica e vantaggiosa. Non solo perché si ha la possibilità di scegliere qualsiasi tipologia di vino presente negli scaffali virtuali del negozio 24 ore su 24, ma anche perché si ha sempre a disposizione un’ampia offerta di bottiglie di cantine italiane e internazionali, pronte da ricevere e da degustare direttamente a casa propria.

Italiani: grandi consumatori, oltre che eccellenti produttori di vino

Già nel primo semestre del 2020, Wine Monitor – Nomisma aveva stimato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una crescita del 102% degli acquisti di vino online in Italia: un dato che non lascia spazio all’interpretazione e che, soprattutto, non stupisce.

Basti ricordare che, secondo l’ISTAT, in Italia 1 persona su 2 beve vino, regolarmente o sporadicamente. Il consumo di vino, quindi, è largamente diffuso in tutta la nostra penisola, anche se sono evidenti alcune differenze tra Nord e Sud. Andando più nel dettaglio delle statistiche, si possono comprendere meglio quali sono le abitudini di consumo degli italiani, regione per regione.

In quale regione italiana ci sono più bevitori di vino?

In un’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica sulle abitudini quotidiane degli italiani nel 2019, è emerso che in Emilia-Romagna c’è la più alta percentuale di bevitori di vino (61,1%). Nella classifica seguono poi i valdostani (60,8%) e i toscani (59,1%): in pole position quindi troviamo tre regioni con una forte tradizione enologica alle spalle.

Lo studio mostra inoltre un altro dato interessante: il Nord e il Centro Italia vantano un maggior numero di consumatori di vino rispetto alle regioni del Sud e alle Isole. Nonostante in Molise e in Basilicata si riscontri un’elevata percentuale di abitanti che bevono vino quotidianamente, il Centro-Nord guadagna il podio senza fatica.

Per sapere se questa tendenza è stata mantenuta nel corso della pandemia, dobbiamo aspettare i prossimi dati sul consumo di vino e verificare se verranno confermati oppure no, anche a livello regionale.

Una certezza però c’è: che si tratti di un calice di vino bianco durante un aperitivo o di un rosso di accompagnamento al pasto, secondo le statistiche, il vino mantiene il titolo di bevanda alcolica più gettonata nel nostro Paese.