Una commedia ironica che racconta stereotipi e differenze in modo agrodolce e fa riflettere: su Netflix “Il nome del figlio” un film con grandi attori italiani.
Se hai voglia di una bellissima e brillante commedia italiana per una spassosa serata cinema su Netflix, ti proponiamo un titolo che in tantissimi ben conoscono, ma che molti ancora non hanno preso in considerazione.
Un film davvero interessante per trama, contenuto, interpretazioni, regia, sceneggiatura, uscito nel 2015 e libero adattamento della pièce teatrale “Le prénom”, dal quale era già stato tratto il francese “Cena tra amici”. Il titolo della versione italiana, portata sul grande schermo con maestria ed estro narrativo da Francesca Archibugi (di cui ricordiamo i successi “Lezioni di volo”, “Gli sdraiati”, “Vivere”, “Colibrì”), è “Il nome del figlio”.
In streaming trovi questa pellicola davvero interessante con alcuni dei nomi di spicco del panorama cinematografico italiano. Come interpreti femminili principali ci sono Valeria Golino e Micaela Ramazzotti, mentre come maschili Alessandro Gassmann, Luigi Lo Cascio e Rocco Papaleo, che con una sottile ironia e disarmante sarcasmo riescono a rendere al meglio una famiglia alto borghese che dimostrerà pregiudizi e segreti sociali e personali.
La storia si svolge nell’arco di una cena, organizzata da uno dei protagonisti per festeggiare l’attesa del bambino che la moglie porta in grembo e, soprattutto, per annunciarne il nome.
Ma promette grandi sorprese!
Per questo film che puoi vedere quando vuoi su Netflix, i pareri di critica e pubblico sono pressoché unanimi nel dire che si tratta di una commedia molto ben riuscita e davvero coinvolgente, piena zeppa di contenuti che spingono alla riflessione attraverso sorrisi e turbamenti.
Un piccolo scherzo, fatto in maniera del tutto bonaria, accenderà la miccia per fraintendimenti, per confessioni, per un confronto che riporterà in luce fatti del passato che minano la odierna serenità. In un’atmosfera che diventa quasi grottesca.
Ne scaturisce uno spaccato di una certa parte di società molto graffiante e ricco di sfaccettature psicologiche. In una dicotomia politica e culturale che dovrebbe far storcere il naso, ma che in realtà fa anche molto sorridere.
Diversi efficacissimi flash back riportano il tempo indietro, tornando al passato dei protagonisti, dei quali lo spettatore riesce dunque a comprendere anche le dinamiche interiori e le costruzioni mentali soggiacenti gli attuali comportamenti.
Una storia nella quale è semplice immedesimarsi, e che trasporta in una dimensione parallela che fa pensare: “cosa penserei al suo posto?”.
In un continuo conflitto tra giusto e sbagliato, tra chi ha ragione e chi ha torto, tra forma e apparenza, tra verità e ipocrisia, ecco uno spaccato della società italiana davvero interessante che consentirà di godere di una bella serata cinema su Netflix.
Reso ancora più poetico e profondo dalle note indimenticabili e da uno dei testi più intensi di Lucio Dalla, che ne fa da eccellente colonna sonora.
Il nome del figlio
Guarda il trailer e leggi la trama
Paolo Pontecorvo, figlio di un noto parlamentare di sinistra, è un uomo benestante sposato con Simona, aspirante scrittrice, con la quale aspetta un bambino. Un maschietto per la precisione.
La coppia sceglie la cena organizzata da sua sorella e suo cognato, in cui è presente anche un amico di famiglia, per comunicare con grande entusiasmo il nome che daranno al nascituro. Il piccolo si chiamerà Benito.
Ma le idee a quel tavolo sono tutte di intellettuali di sinistra, quindi quel nome risulta davvero fuori posto per i presenti. In realtà quello era solo uno scherzo, ma è troppo tardi ormai: ha già preso il via un’intesa discussione.
Da qui in poi inizierà un altalenarsi di scambi di idee anche molto animati che si tradurranno anche in offese e cose rinfacciate dal passato.
Ognuno infatti ha un segreto nascosto che in qualche modo riguarda anche gli altri e che potrebbe compromettere i loro rapporti.
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