Marcell Jacobs ha pronunciato il fatidico sì al Lago di Garda. Stavolta il recordman più veloce al mondo ha scelto Gardone Riviera (con suggestiva partenza in motoscafo da Desenzano), e non la pista di atletica, per regalare nuovi sorrisi alla sua famiglia e ai fan. Il campione olimpico dei 100 metri, reduce dall’oro conquistato agli Europei di Monaco di Baviera 2022, si è sposato in matrimonio civile con l’ecuadoriana Nicole Daza, da anni la fidanzata e già madre di due dei tre figli di Marcell. Una cerimonia che ha contato un totale di 170 invitati, oltre al seguito ovviamente di fotografi, giornalisti e paparazzi. Certo, non siamo ai livelli dell’oro olimpico del 2021, quando la finale dei 100 metri a Tokyo ha fatto registrare il picco della popolarità di Jacobs e dell’atletica in generale, come testimonia lo studio di ExpressVPN sugli sport più seguiti in Italia negli ultimi anni, ma poco ci manca.
La raffinatezza degli abiti. Promossi anche il figlio Anthony e nonna Claudia
Lui in smoking scuro, scarpe di vernice e occhiali da sole a specchio che ha tolto prima del rito, lei con un lunghissimo velo nell’elegante abito a sirena in tulle bianco, scelto mesi fa insieme alla madre nell’atelier di NicoleMilano (Nicole Cavallo), con ricami di pizzo dall’effetto tattoo. Marcell, durante la cerimonia e il momento dei due sì, teneva in braccio il figlio primogenito Anthony, vestito per l’occasione con un abito molto simile a quello del padre, mentre in platea erano presenti anche i suoi parenti arrivati dagli Stati Uniti e quelli di Nicole dall’Ecuador. In testa alla rappresentanza della famiglia di Jacobs, nonna Claudia, giunta dal Texas e ospite già da una settimana dell’Hotel Florence di Manerba gestito dalla mamma Viviana, indossava un abito verde acqua con un fiore abbinato sui capelli.
L’abbraccio con Tamberi. Presenti anche Malagò e l’ex campione indoor Camossi
Immancabili poi le alte cariche sportive e i colleghi di altre discipline, dall’amico Gianmarco “Gimbo” Tamberi, oro olimpico nel salto in alto a Tokyo, con cui ha replicato l’abbraccio famosissimo dopo il trionfo nella finale dei 100 metri, a Giovanni Malagò (CONI), passando per Nicoletta Romanazzi, mental coach che ha aiutato Marcell a raggiungere i suoi traguardi, Sergio Baldo, coordinatore del Centro Nazionale Fiamme Oro della Polizia di Stato, e Paolo Camossi, ex atleta e campione mondiale indoor del salto triplo a Lisbona come raccontato da Repubblica nel 2001. Ad attendere la coppia all’arrivo a Desenzano c’era anche il sindaco della cittadina, Guido Malinverno, che li ha accolti con la classica fascia tricolore sul petto.
Il sì nella location storica di D’Annunzio. Jacobs riceve la tartaruga del vate
Jacobs e Nicole si sono poi diretti su due motoscafi separati per raggiungere Torre San Marco, location storica appartenuta anche al vate Giovanni D’Annunzio. Simbolica in questo senso anche la presenza di Giordano Bruno Guerri, presidente de Il Vittoriale degli Italiani, che ha donato al campione olimpico una tartaruga identica a quella con cui D’Annunzio aveva omaggiato il pilota Tazio Nuvolari. Infine lo scambio delle fedi di diamanti con sopra l’incisione del simbolo dell’infinito, create dal gioielliere di fiducia di Jacobs, Riccardo Risivi, il quale aveva curato anche l’anello di fidanzamento per Nicole. Dopo la festa nel Bresciano e alcuni appuntamenti settembrini per Marcell, il programma prevede due settimane di relax in meritata luna di miele tra Bali e le Maldive. Stavolta senza seguito né testimoni di alcun genere.