Ospedaletto d’Alpinolo ogni anno si illumina per la Juta a Montevergine: la salita ai piedi della Madonna Nera.
Un momento che fa comunità, folklore e aggregazione. Un momento che viene da lontano, ed ogni anno si rinnova nel segno di quella popolarità genuina e sgargiante nelle sue manifestazioni che trova nella sacralità di movimenti e intenzioni la sua origine più pura.
E’ la Juta a Montevergine, l’ascesa verso il Monte Partenio, la vetta che ospita uno dei santuari mariani della Campania in cui la devozione verso la Vergine è particolarmente sentita. E manifestata.
Con allegria, baldoria, colori e suoni che accompagnano i pellegrini verso il loro percorso in salita, che avveniva a piedi o in carrozza, per raggiungere l’icona della Madonna nera, quella che tutto perdona e tutto concede.
La tradizione della Juta a Montevergine.
Cuore della Juta, o meglio punto di partenza, è il comune di Ospedaletto d’Alpinolo, il luogo in cui pellegrini e viandanti si ritrovavano per rifocillarsi prima di compiere l’ultimo tratto del tragitto, quello in cui la salita si fa dura e la fatica da compiere, quasi fosse un’espiazione dei propri peccati, necessita di determinazione e forza fisica.
Ad Ospedaletto, che deve il suo nome proprio all’ospitalità che le genti del luogo assicuravano a coloro che transitavano diretti a Montevergine, la tradizione della Juta è sempre stata particolarmente sentita, un richiamo alle origini che dal 1999 è stato istituzionalizzato in un evento festoso, che ripercorre le tracce di un tempo.
Con la Juta a Montevergine, Ospedaletto accoglie oggi non solo chi è devoto alla fede o alla tradizione ma quanti intendono rivivere le atmosfere di un tempo.
Uno spazio centrale, nella manifestazione, è dedicato naturalmente a due dei prodotti di punta del paese: il torrone e le castagne del prete.