Il corso Vittorio Emanuele era percorribile ancora in automobile ed a doppio senso, l’Avellino Calcio era ancora l’autentica ed originale Unione Sportiva anche se già fuori dai giochi della massima serie e la Torre dell’Orologio, acefala, recava ancora evidenti le ferite del sisma.
Facebook non esisteva, il cellulare costava quanto un’utilitaria e non mandava sms, internet, per chi poteva permettersi un pc, viaggiava a 56K e la posta era solo quella tradizionale, con francobollo e tre giorni di attesa, eppure nessuno mancava all’appuntamento settimanale del Sabato sera del Kiwi Club.
Locandina, telefonate, passaparola, la lista e le conoscenze, i primi, anzi, l’unico pr, irpino, Lino Sorrentini, che animato da tanta passione e accompagnato da un gruppo di fidi amici, metteva insieme centinaia e migliaia di adolescenti.
L’attesa iniziava il lunedì, allo spuntare dei primi manifestini dove ancora si poteva leggere senza perdere la vista, chiaro e netto, il nome dei dj, che usavano nome e cognome anagrafico, l’ora di inizio dell’evento, al quale si partecipava sin dal primo minuto, senza strategici ritardi.
Superfluo il luogo. Immutabile, indimenticabile: Il Kiwi Club di Via Colombo ad Avellino.
Minima (gli adolescenti di oggi direbbero squallida) la scenografia: il guardaroba, il corridoio, il banco bar e la sala per ballare. Specchi, tantissimi, ovunque, per moltiplicare, virtualmente, l’esiguo spazio disponibile per ballare.
Luci, il massimo per quei tempi nella dimensione avellinese ed il gabbiotto dei dj.
L’eleganza era selezionata, ma mai ostentata. Giacca per lo più senza cravatta , vestito da sera, ai più “piccoli” era concesso uno strappo alla regola con felpe firmate e jeans.
Un decennio di storia della movida avellinese, dalla fine degli anni ’80, quando le risse erano un evento eccezionale quando si preferiva riempire le pagine dei quotidiani locali, con l’esuberanza della festa e non con la cronaca nera post sbornia.
Gli invitati erano selezionati all’ingresso dal mitico Marcantonio, nulla a che vedere con le gang dei buttafuori di oggi, ma il polso era di quelli decisi, anche perché conosceva tutti e tutti lo conoscevano, ed il massimo delle noie da sbrigare era una innocente occhiata di troppo a qualche ragazza, che di solito finiva con una bevuta al bancone o qualche irruenza nel voler entrare senza invito.
La Festa di Natale 2017
Il prossimo 25 dicembre 2017 mancherà la location storica, il Kiwi Club non esiste più, fagocitato dalle leggi del commercio, passato di mano, ridotto ad uno sgabuzzino che non rende giustizia ai suoni, agli amori, alle liti, alla crescita di una intera generazione, quella dei quarantenni /cinquantenni avellinesi di oggi, che in quell’angusto spazio si sono consumate.
Mancherà anche il compianto barman Gianni, in quegli anni accompagnato da Pasquale e dagli allora aspiranti barman Massimo, Michele e Pasquale, per quelli del Sabato sera del Kiwi Club, i cognomi sono superflui.
In quegli anni alla cassa, un piccolo sgabuzzino, si alternavano Adriana, Ombretta e Sonia, mentre il ragioniere Picillo in disparte controllava che tutto filasse liscio.
Al guardaroba, tra i tanti studenti universitari che lavorarono in questo locale, la più brava fu sicuramente Adele.
Nelle consolle allestite da Rino Pesca, affianco al dj-light Antonio Salomone si alternarono in tanti.
Da Giuliano Granata, ora bancario negli USA, a Bruno Barra a Dario Guida, una leggenda nel panorama del by night campano, da Angelo Mazzeo a Luca Aurigemma.
E poi l’invenzione della Domenica Pomeriggio, magistralmente curata da Giuseppe Lombardi e Fabio Grillo e per un periodo da Alessandro Alvino, con la collaborazione di Francesca Theodosiu, Marialuisa Fioretti, Marco di Cicilia, Gianluca Piccarreta, Laura Spagnuolo, Marco Morena, Luca Chirichiello, Alberto Salomone solo per citarne alcuni,
Al Meet di Atripalda, la sera di Natale come allora, ci sarà la gente del Kiwi Club, ci sarà ovviamente Lino Sorrentini deus ex machina del by-night avellinese, ideatore dell’happening revival, il quale, abbandonate locandine ed inviti in cartaceo si è affidato alla potenza ed alla capacità divulgatrice del social network.
Non ci saranno le zazzere fine anni ’80, anche perché per molti dei presenti alla “rimpatriata”, nel corso degli anni è venuta meno la materia prima.
Ventotto anni dopo, il Kiwi Club di Avellino, ritornerà con la sua gente, con i suoi ex giovani, con la voglia di lasciare per un paio d’ore problemi ed affanni fuori casa e respirare l’aria “dell’Avellino della notte” di oltre un ventennio fa, quella che senza Facebook, senza email e senza internet, si ritrovava puntuale, al Kiwi club di via Colombo.
Gran Galà di Natale Kiwi Club
- Meet Eventi Atripalda
- 25 Dicembre 2017 ore 21.30
- Musica live con Gina Rodia ed i FunkUP
- Dario Guida DJ
- Un evento organizzato da Lino Sorrentini Comunicazione
- Ingresso con Drink 20,00 € in prevendita (Selezione Riservata)
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