Sei un appassionato di serie televisive? Ti piacciono quelle vintage, ancora irresistibili? Ecco per te 10 serie televisive anni 70 che di sicuro amerai.
Ripercorri insieme a noi un decennio iconico per le serie televisive: i mitici anni Settanta di “Happy Days” e delle “Charlie’s Angels”, di “Starsky and Hutch” e de “Il mio amico Arnold”!
Tanta comicità, esilarante e coinvolgente. Avventura e mistero.
Ma anche fantascienza e quel tocco di magia che affascina ancora, anche le nuove generazioni che vi si riaffacciano con interesse.
Un ritorno al passato piacevole, un salto in un mondo spensierato, dove incontrare icone indiscusse del piccolo schermo che hanno rappresentato dei modelli di riferimento per le serie televisive dei decenni successivi.
Happy Days
Alzi la mano chi non ha mai visto una puntata di “Happy Days”, la serie televisiva andata in onda per undici stagioni, dal 1974 al 1984 sulla ABC e che ha influenzato generazioni e generazioni a seguire. Allegria ed entusiasmo coinvolgente quello della famiglia Cunningham e di tutti i ragazzi di Milwaukee, con una sigla che continua a essere uno dei motivetti più famosi di sempre.
Protagonista la famiglia Cunningham composta da Howard (Tom Bosley) e dalla sua premurosa moglie Marion (Marion Ross) con i loro figli, Richard, detto Richie (Ron Howard), e Joanie (Erin Moran).
A completare la spumeggiante squadra ci pensano gli amici del giovane Richie: il divertentissimo Ralph Malph (Donny Most), il goffo Potsie (Anson Williams) e il rubacuori Arthur Fonzarelli, il mitico Fonzie (Henry Winkler), che con le sue arie da playboy diventerà il maggior consigliere di Richie nonché icona di stile per il suo pubblico.
Charlie’s Angels
Quando si pensa a loro, la mente subito va al raffinato gusto estetico degli abiti e delle acconciature alla moda che con disinvoltura mettono in mostra, anche e soprattutto nelle pose fotografiche a tutti ben note.
Le “Charlie’s Angels”, ovvero i tre “angeli” dell’agenzia del misterioso Charlie Townsend sono Sabrina, Jill e Kelly (originariamente interpretate da Kate Jackson, Farrah Fawcett e Jaclyn Smith).
Queste tre affascinanti investigatrici portano avanti una serie di missioni commissionate loro dalla voce telefonica del proprio capo (il volto di Charlie non sarà mai rivelato) e aiutate dal buon John Bosley, interpretato da David Doyle.
La serie è stata trasmessa dalla ABC dal 1976 al 1981, per un totale di cinque stagioni.
Non sono mancati però alcuni cambiamenti di immagine che hanno un po’ rivoluzionato l’appeal: l’unico angelo a rimanere per tutti gli episodi infatti è Jaclyn Smith, dato che la Fawcett sarà sostituita dopo la prima stagione da Cheryl Ladd, nel ruolo di sua sorella Kris, mentre la Duncan lascerà la serie nella terza stagione venendo sostituita prima da Shelley Hack e poi da Tanya Roberts.
Starsky and Hutch
È andata in onda per quattro stagioni, presente per la prima volta sulla ABC nel 1975 e fino al 1979.
La coppia di poliziotti più amati del piccolo schermo, forse anche perché ritenuta la serie poliziesca americana meglio riuscita di tutti i tempi, è composta da David Michael Starsky, interpretato da Paul Michael Glaser, e Kenneth Hutchinson, ribattezzato Ken Hucth, a cui presta il volto David Soul.
I due grandi amici e complici in ogni azione della loro quotidianità sono volutamente rappresentati molto diversi l’uno dall’altro: con un passato difficile e dedito ai fast food il primo, intellettuale e attento alla linea il secondo.
Oltre al duo vincente che si barcamena con simpatici sketch e grande suspense nelle vicende cittadine, non possiamo dimenticarci della terza indiscussa protagonista della serie, ovvero la Ford Gran Torino, la celebre auto rossa con la striscia bianca ha reso immortali le sgommate e gli inseguimenti per le strade di Bay City, diventando un pezzo cult per tutti gli amanti della serie tv.
Il mio amico Arnold
Anche questa è una pietra miliare delle serie televisive di tutti i tempi.
Andata in onda sulla NBC e poi sulla ABC per otto stagioni dal 1978 al 1986, narra le avventure del simpaticissimo bimbo Arnold (Gary Coleman) che, assieme al fratello maggiore Willis (Todd Bridges) viene affidato alla cura e poi definitivamente adottato dal ricco Philip Drummond (Conrad Bain), che accoglie in casa i due fratelli dopo la morte della madre facendoli entrare nella famiglia composta anche dalla dolce figlia Kimberly (Dana Plato) e dalla stravagante governante Edna (Charlotte Rae).
La serie ha avuto un enorme successo di pubblico e critica, almeno nelle prime stagioni, ed è riuscita a mettere perfettamente in equilibrio la comicità con toni molto più seri e maturi che sono stati utilizzati per trattare tematiche difficili come il razzismo, l’abuso di droga e gli abusi sui bambini.
Il tenente Colombo
Un personaggio indimenticabile con un’immagine di grande impatto visivo: sguardo severo, impermeabile sgualcito, fare trasandato ma infallibile fiuto per acciuffare i criminali.
“Il tenente Colombo” ha segnato tutta l’intera rappresentazione futura delle serie investigative. Il progetto originale, presentato con un film tv e con un primo episodio pilota, prende avvio nel 1968 e prosegue per sette stagioni fino al 1978: in seguito però, la fama del personaggio e del suo storico interprete, Peter Falk, porta a sviluppare nel 1989 una seconda serie conosciuta come “Il ritorno di Colombo”, che si è conclusa definitivamente nel 2003.
La serie si concentra sulle indagini del tenente Colombo, un detective italo americano sui generis che non si separa mai dal suo impermeabile e il mozzicone del sigaro e il cui nome non verrà mai apertamente rivelato. A lui spetta la risoluzione di innumerevoli casi che il pubblico, con spasmodica curiosità, non ha mai smesso di amare.
Vita da strega
È andata in onda tra il 1964 e il 1972, ma si è diffusa nel mondo con una messa in onda capillare durante tutti gli anni Settanta. Le sue otto stagioni ruotano intorno alla stravagante coppia formata da Darrin Stephens e sua moglie Samantha: una coppia solida e perfetta dal di fuori, ma con una particolarità.
La donna è una strega: arricciando il naso riesce a inviare i propri incantesimi i quali il più delle volte finiscono per lasciare sconvolto il simpatico marito che, come se non bastasse, si ritrova a fare i conti anche con l’eccentrica suocera (strega) Endora.
A rendere ancora più complesso l’equilibrio “magico” della famiglia sarà l’arrivo dei due figli, Tabata e Adam, i quali svilupperanno le stesse abilità di Samantha.
Nel 2005, “Vita da strega” ha dato origine a un’omonima trasposizione cinematografica con protagonista Nicole Kidman nel ruolo di Samantha, Shirley MacLaine in quello di Endora e Will Farrell in quello di Darrin.
I Jefferson
Simpatici e spassosi, i coniugi George e Louise Jefferson dal Queens arrivano all’Upper East Side di Manhattan grazie a una fortunata catena di lavanderie.
Un grande successo raggiunto dalla serie, tanto che ne sono uscite ben undici stagioni trasmesse dalla CBS tra il 1975 e il 1985.
Al centro degli episodi sempre conditi dal sarcasmo della coppia, si affrontano però anche temi molto importanti come quello dell’integrazione tra mondi opposti: non solo il divario tra la vita di Harlem e quella lussuosa di Manhattan, ma soprattutto la presenza di una coppia di colore all’interno di una realtà prevalentemente per “bianchi”.
Grazie alle avventure della vita quotidiana della coppia, gli spettatori hanno modo di esplorare una variante infinita di valori differenti grazie anche alla presenza di altri personaggi come l’indaffarata governante Florence, lo strano signor Bentley e lo spilorcio portiere Ralph.
Tre cuori in affitto
Spassosa serie televisiva che affronta anche temi sociali che hanno caratterizzato il momento storico. Con ben otto stagioni trasmesse il 1977 e il 1984, nasce come remake della britannica “Un uomo in casa”. Protagoniste sono Janet e Chrissy, due ragazze che, dopo la partenza della terza coinquilina, accolgono in casa l’amico Jack, aspirante cuoco.
Ma c’è un grande problema da risolvere: il padrone del palazzo in cui vivono, il signor Roper, è contrario alla convivenza tra ragazzi di sesso diverso e quindi i tre sono costretti a fingere che Jack sia omosessuale, dando luogo a una serie di siparietti ed equivoci tutti da ridere.
“Tre cuori in affitto” vede la consacrazione dell’estro comico del compianto John Ritter, nel ruolo di Jack, che viene ottimamente accompagnato da Joyce DeWitt, ovvero Janet, e da Suzanne Somers, nei panni di Chrissy.
George e Mildred
Nato come spin off di “Un uomo in casa”, questa famosa serie inglese ha riscosso un successo tale da essere confermata per ben cinque stagioni andate in onda tra il 1976 e il 1979.
Protagonisti i coniugi Roper, proprietari dello stabile dove vivono Chrissy, Jo e Robin: George, interpretato da Brian Murphy, è il classico uomo di mezza età pigro e spilorcio, sempre accomodato davanti la tv o intento a leggere il giornale; sua moglie Mildred, ovvero l’attrice Yootha Joyce, invece si impegna come può ad entrare all’interno dell’Élite delle donne del quartiere, usando abiti stravaganti e gioielli falsi e spingendo il marito a diventare più attivo.
Nel corso degli episodi di assiste ai quotidiani battibecchi della coppia, sposata da 25 anni, fatti da battute pungenti, simpatiche allusioni e tanto sarcasmo che coinvolgono anche i loro vicini, i facoltosi coniugi Fourmile.
Love Boat
Spettatori si parte, la Pacific Princess è pronta a salpare! Questo il nome della lussuosa nave da crociera che fa da sfondo alle vicende di “Love Boat”, che ha trovato spazio sul canale della ABC dal 1977 al 1987 per un totale di dieci stagioni.
È stato in più realizzato un episodio cross over con la serie tv “Charlie’s Angels”.
Il simpatico equipaggio della nave è composto dal capitano Merrill Stubing (Gavin Macleod), la direttrice di crociera Julie McCoy (Lauren Tewes), il barista Isaac (Ted Lange), il medico Adam Bricker e Burl “Gopher” Smith (rispettivamente Bernie Kopell e Fred Grandy).
La nota caratteristica di questa produzione risiede nel fatto che accanto al cast fisso che compone l’equipaggio della Pacific Princess, in ogni puntata fanno la loro apparizione diversi personaggi nuovi che sono in realtà volti popolari del piccolo schermo e del cinema americano di quel periodo.
Tra gli altri, ricordiamo come guest star Janet Jackson, David Hasselhoff, Joan Collins, Tom Hanks, Gina Lollobrigida, i Village People e addirittura Andy Warhol.
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