Scopri le cinque Strade del vino nel Lazio: dalla Tuscia ai Castelli Romani alla scoperta di prodotti straordinari e luoghi ricchi di fascino
Terra di miti, di storia e di leggende, il Lazio offre agli appassionati dell’enogastronomia un ricco ventaglio di opportunità per soddisfare la propria sete di curiosità e di gusto.
Sono cinque le strade del vino che attraversano il territorio regionale, ognuna con caratteristiche proprie e con risvolti a dir poco esaltanti per chi pensa che il turismo nel Lazio sia solo quello che ruota intorno alla città di Roma.
Un esempio ?
Incamminatevi lungo la Strada dell’Olio, del Vino e del Prodotto Tipico della Tuscia e vi ritroverete immersi in un ambiente medioevale incantevole.
In provincia di Viterbo sembra esserci una particolare propensione per i prodotti tradizionali della terra, quali l’aglio rosso di Proceno, il farro del Pungolo d’Acquapendente, l’asparago verde di Canino, il fagiolo del purgatorio di Gradoli o la lenticchia di Onano.
Insieme a questi i vini doc Orvieto, Colli Etruschi Viterbesi, Aleatico di Gradoli, Est! Est!! Est!!! di Montefiascone sono una prova eccellente di come il tempo abbia saputo preservare certi sapori, in perfetta sintonia con l’ambiente circostante.
Rimanendo in tema enologico, il clou lo si assapora percorrendo la Strada dei Vini dei Castelli Romani. Qui le viti erano una realtà già ai tempi di Pirro, re dell’Epiro, che guardava con disprezzo a queste piante e al loro prezioso frutto.
Non fu, poi, un caso, che, nel periodo Imperiale, i patrizi romani eleggessero la zona dei Colli Albani quale località turistica privilegiata in cui lasciarsi andare agli effetti del vino che scorreva a fiumi.
Colli Albani, Colli Lanuvini, Frascati, Marino, Montecompatri, Velletri e Zagarolo sono i 7 vini doc tutelati che fanno di questa zona una delle più pregiate dal punto di vista della produzione vinicola.
Tra questi si distinguono il Frascati Superiore DOCG, e il Cannellino di Frascati DOCG
Un legame forte tra vino e turismo si registra anche nell’area che circonda il Lago di Bolsena.
Qui, recentemente, la Regione Lazio ha istituito la Strada dei Vini dell’Alta Tuscia, per promuovere la diffusione dei Doc locali ma anche e soprattutto per preservare le piccole aziende agricole, gli agriturismi, le botteghe artigiane e le numerose trattorie che presentano menù semplici e strettamente legati alle tradizioni locali.
Tra le province di Frosinone e Roma, ci si imbatte nella Strada del Vino Cesanese: Il Cesanese del Piglio Docg è prodotto tra i comuni di Acuto, Anagni, Paliano, Piglio e Serrone. C’è poi, ad Affile, in provincia di Roma, la produzione del Cesanese di Affile.
In questa zona, l’arte di produrre il vino affonda le radici nei giorni dell’antica Roma, anche se furono poi i monaci benedettini a rendere il Cesanese quello straordinario vino conosciuto oggi.
Discorso a parte va fatto, infine, per la Strada del Vino della Teverina, itinerari dell’olio, del vino e dei sapori tipici, un ente che ha come scopo quello di potenziare l’offerta turistica dei centri bagnati dal fiume Tevere nella parte alta del Lazio.
Leggi anche: