Cosa sarebbe accaduto se…
Chissà quante volte, nel riavvolgere il nastro della sua vita, ha ripensato a quell’estate di fine anni ’80, quella che lo pose di fronte ad un bivio dalla cui scelta dipendeva il suo destino.
Proseguire gli studi o affrontare da subito il mondo del lavoro?
La passione ed i sentimenti che prevalgono sulla ragione, il mito paterno che rafforza le sue convinzioni.
E, poi, quella voglia di tirar fuori tutta l’energia e la creatività che sente crescere dentro di sé.
Nasce così la carriera professionale di Marco Salvo, per tutti semplicemente Manidiforbice.
“Fu mio padre a indicarmi la rotta. Prima impara a lavorare sull’uomo, poi potrai passare alla donna”.
Strano a immaginarsi, ma quando si ha a che fare con la testa maschile le difficoltà sono molto maggiori. E se lo dice un esperto…
“Quando lavori sull’uomo ci sono molti più dettagli a cui bisogna far attenzione: le basette, gli stacchi, i passaggi da seguire sono molti di più, anche quando si lavora su una capigliatura corta. Ora, poi, l’attenzione al look da parte degli uomini è diventata maniacale: il maschio avellinese ha una cura infinita del dettaglio”.
Il 1996 è l’anno della svolta, quello che vide Marco Salvo aprire il suo primo salone in via Due Principati (a pochi metri da dove si trova l’attuale) e dare il via al brand “Manidiforbice”.
Da allora, quel ragazzo che amava girare in Vespa per correre da Forino a Montoro ad apprendere i segreti dei barbieri più esperti, di strigliate di testa ne ha fatte tante.
Per lui, ormai, gli avellinesi (e le loro teste) non hanno più segreti.
“I clienti si dividono in due tipologie: c’è una larga fetta di persone che è molto attenta ai dettagli, di questi oserei dire che un 10% è particolarmente esigente e ti costringe a stare sempre sul pezzo. L’altro 50%, invece, si taglia i capelli”.
Tutti, però, risultano essere particolarmente attenti al proprio look. Che deve essere impeccabile ed in linea con i trend del momento.
“La diffusione mediatica delle immagini ha rivoluzionato il mondo dell’hairdressing. I social, poi, hanno creato un effetto moltiplicatore incredibile. Il primo a cambiare la percezione dello stile, in tema di taglio dei capelli, è stato David Beckham. In tanti hanno cominciato ad emularlo fino ad arrivare alle evoluzioni odierne, fatte di sculture, disegni che imprimono un proprio stile personale”.
Grazie alle sue creazioni e alle abilità con forbici e rasoi, Marco ed i suoi collaboratori in pochi hanno hanno rivoluzionato il mercato avellinese dell’hairdressing maschile.
“A noi piace vendere il nostro prodotto – confessa – . Che ha una sua linea e prende spunto dalle tendenze che emergono ma poi segue un suo personale percorso, alla ricerca di nuove sfide, di quel costante continuo miglioramento che è alla base della mia filosofia”.
Una filosofia che, negli anni, ha avuto come seguaci studenti, operai, commercianti, impiegati, professionisti, ma anche politici, calciatori, cestisti.
Insomma, la poltrona di Manidiforbice è una sorta di livella che annulla ogni differenza, anche grazie all’umiltà di Marco Salvo che dopo 20 anni e più di carriera ha una sola certezza: “penso di aver imparato a tagliare i capelli”.