Meno mobilità e sempre più connessi. Ma, questo, non vuol dire che diventeremo sedentari. È questo lo scenario, salvo avvenimenti pandemici catastrofici, che i prospetta nel 2022 o, comunque, anche negli anni a seguire.

L’indirizzo dato è questo e, quindi, difficilmente si potrà cambiare rotta. Indirizzo non dato da nessuno. Nessun complotto, sia ben chiaro.

Semplicemente, come in fisica, nulla si distrugge ma tutto cambia.

Quali sono, quindi, gli atteggiamenti e le azioni che vedremo più di frequente nel 2022 e, presumibilmente, anche negli anni a venire?

Eccone alcuni.

Più commenti e giocate live

Un tempo, ad esempio, quando si guarda la partita, quel momento era sacro. Nessuno poteva ‘sporcarlo’ e, in ogni caso, non c’era alcuna fonte di distrazione. Oggi, invece, basta farsi un giro sui social mentre si guarda una gara di un qualsiasi evento sportivo che le persone sono lì pronte a commentare cosa sta succedendo.

Con un occhio allo schermo del televisore e con un altro sullo smartphone. Tutti lì pronti a dire la propria. Pronti ad attaccare o difendere il proprio pupillo a seconda di quello che sta succedendo.

E se poi al 90esimo si viene smentiti? Poco male, l’importante è fare rumore e dire la propria.

Non è, però, solo questo. Tra casino online e siti di scommesse, molti hanno perso il rito della domenica mattina di recarsi al centro scommesse per fare il proprio pronostico ma preferiscono vedere prima cosa succede live e poi azzardare la giocata.

Giusto o sbagliato che sia, questa è la tendenza.

Lo smart working si diffonderà

C’è chi lo ama e chi lo odia. C’è chi ne parla benissimo e chi, invece, rimpiange i tempi in cui bisognava recarsi in ufficio per andare a lavorare. Stiamo parlando dello smart working, un termine che oggi è sulla bocca di tutti e che coinvolge praticamente tutti: dal dipendente pubblico a quello privato, dall’imprenditore con un’azienda al libero professionista con regime forfettario.

Fino al febbraio 2020, chi lavorava in smart working era quasi un eretico, un rivoluzionario. Qualcuno che volesse uscire semplicemente fuori dagli schemi.

Oggi, invece, si possono apprezzare i benefici e gli aspetti negativi. Tra i primi, rientra sicuramente il fatto che non c’è più bisogno di perdere tempo tra traffico e attesa dei vari mezzi pubblici. Inoltre, si dorme di più e in molti casi si lavora in pigiama.

Tra gli aspetti negativi, invece, figurano il fatto che, comunque, si perde quella socialità che si acquisisce solo stando in mezzo alla strada e anche il rapporto con i colleghi ne risente. Nel senso che la giornata lavorativa rischia di diventare semplicemente una serie di task da fare.

Però, al di là di tutto questo, sta di fatto che anche se ci si sta avviando a ritornare in ufficio, ci sarà sempre una fetta di popolazione che rimarrà in smart working. Quanto sarà grande lo sapremo nei prossimi mesi.

Si farà tutto on line

Il fatto che si farà tutto on line è una frase fatta e già detta tante volte. Però solo facendo qualche esempio si può capire l’importanza e la potenza di queste parole.

Un esempio tra tutti è lo SPID, l’identità digitale che ognuno di noi deve aver per poter partecipare ai concorsi pubblici, tanto ambiti in questo periodo. Prima nessuno o quasi sapeva cosa fosse questo SPID mentre oggi è una parola sempre più attuale.

Perché solo con lo SPID si possono fare alcune operazioni molto importanti.

On line si può anche ordinare una cena. Sì, perché con le varie limitazioni, l’asporto è diventato un vero e proprio business e tante persone si sono messe a fare i rider. I rider sono coloro che, in collaborazione con colossi come Deliveroo e JustEat, consegnano il pranzo o la cena a domicilio.

Nel marasma generale, c’è chi si è inventato un nuovo lavoro. Del resto, l’uomo è uno degli esseri viventi che più adatta all’ambiente circostante.