Il mercato dell’auto continua a crescere in Italia, come dimostrano i dati registrati ad aprile 2023, ancora a doppia cifra, anche se inferiore rispetto a quelli di marzo, che hanno registrato un rialzo del +40%. A trainare verso l’alto il mercato ha contribuito in modo notevole il noleggio a lungo termine.

Come confermato da Noleggio Semplice, società leader nel settore di NLT, la crescita è stata ben superiore alla media del mercato, pari al +33%, dato raggiunto grazie all’aumento delle immatricolazioni.

Tuttavia, non bisogna dimenticare la grande crisi del 2022, che ha portato numeri disastrosi nel mercato dell’auto, con un crollo delle vendite del 33%, registrato proprio lo scorso aprile. Vediamo nel dettaglio la situazione attuale e quali sono le prospettive future per il mercato automobilistico italiano.

Immatricolazioni in rialzo anche ad aprile

Come evidenziato dai dati forniti da UNRAE ( https://unrae.it/dati-statistici/immatricolazioni ), ad aprile 2023 la crescita delle immatricolazioni è stata pari al 29,2% rispetto allo stesso mese del 2022. Le vetture immatricolate sono state 125.805 vetture, che aggiunte a quelle del primo quadrimestre portano il totale a 552.850 vetture immatricolate.

I dati rimangono molto positivi anche se la crescita ad aprile è stata inferiore rispetto a quella registrata a marzo. Infatti, nel terzo mese dell’anno sono state oltre 168 mila le auto immatricolate, circa 40mila in più di aprile, ma i numeri rimangono comunque buoni e confermano l’andamento di un mercato in netta ripresa.

A favorire questi risultati sono la disponibilità sempre più crescente di vetture presso le reti di vendita e l’accelerazione dello smaltimento delle commesse arretrate da parte dei costruttori, penalizzati lo scorso inverno dalla carenza di semiconduttori.

Già ad aprile 2022 si era però registrato un crollo delle vendite del 33% e in quel mese sono state immatricolate solo 97.339 vetture. Il numero ridotto di immatricolazioni è stato scatenato anche da altri fattori, fra cui l’attesa per i bonus statali e le incertezze scaturite dal conflitto fra Russia e Ucraina.

Le previsioni dell’UNRAE sono positive

Considerate le crescite di immatricolazioni anche ad Aprile, e nel complesso in tutto il quadrimestre del 2023, in cui le immatricolazioni registrate sono state pari a 552.850 unità, le previsioni sono positive.

La crescita delle immatricolazioni ha determinato un aumento del 26,9% rispetto al totale raggiunto da gennaio ad aprile 2022, che si è attestato a 435.681 unità, ma ancora lontani dai dati del 2019 del 23,3%. Tuttavia, l’UNRAE ha previsto una chiusura del 2023 al rialzo, con 1.470.000 di auto immatricolate, che determinerà una crescita dell’11,6% rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda gli utilizzatori la crescita è generale, ma a sostenere la domanda sono sempre le aziende, mentre i privati perdono il 4,8% e si attestano complessivamente al 48,1%. Ad aprile vola invece il noleggio a lungo termine, che si attesta al +26,0% e cresce anche il noleggio a breve termine, che registra l’11,4%. I risultati sono positivi anche per le società, che registrano un +5,7%.

Recupero per il motore a benzina, in lieve calo le elettriche

Nel mese di aprile registrano un incremento le alimentazioni a benzina, che raggiungono quota 29,2%, mentre calano nettamente le elettriche, registrando il 3,1%. In calo anche le alimentazioni diesel, che passano dal 21% al 19,7%, mentre registra un rialzo il Gpl con +45,1%.

Continua la contrazione del metano che si ferma allo 0,1%, calo significativo se paragonato ad aprile 2022, quando era allo 0,9%.

Tornando alle alimentazioni elettriche, che come detto prima sono in calo, si fermano al 3,1%, mentre registrano un rialzo al 4,8% le ibride ricaricabili. Invece, le full hybrid registrano l’8,3% e le mild hybrid il 26,5%, per un totale di 34,8% delle preferenze.

Le auto più vendute e costruttori

L’auto più venduta nel mese di aprile 2023 è la Fiat Panda, che registra 7.390 immatricolazioni. Al secondo posto c’è la Fiat 500 con 4.129 immatricolazioni e al terzo la Lancia Ypsilon con 3.720 auto vendute.

Stellantis si conferma quindi al primo posto come costruttore, posizione conquistata grazie alle perfomance positive di tutti i marchi, che porta la casa automobilistica ad un totale di 43.160 immatricolazioni solo ad aprile, con un incremento del +24,7%.

Al secondo posto c’è il Gruppo Volkswagen, con 22.893 auto vendute, fra cui la Volkswagen T-Roc, che registra 2.481 immatricolazioni, la Volkswagen T-Cross con 2.034 unità e la Volkswagen Tiguan con 1.117 vetture immatricolate solo ad aprile.

Conquista il terzo posto il Gruppo Renault, che ad aprile registra in tutto 12.601 immatricolazioni. Fra le più vendute del marchio troviamo la Renault Austral, con 818 immatricolazioni, la Renault Captur con 947auto vendute e la Renault Clio con 832 immatricolazioni.

Ottime performance hanno registrato anche MG, con 3.029 immatricolazioni e un rialzo del +478,1%, DR, con 2.428 auto immatricolate e un incremento del +101,2% e Lynk & Co, con 796 vetture e un aumento del +161%.

Il dato in Europa: +16%

Il settore automobilistico dell’Europa occidentale, comprendente l’Unione Europea, l’Efta e il Regno Unito, continua a mostrare segnali positivi di crescita.

Secondo i dati riportati dall’Associazione dei Costruttori Europei (ACEA), nel mese di aprile sono state immatricolate 964.932 vetture, registrando un aumento del 16,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel complesso dei primi quattro mesi dell’anno, le immatricolazioni hanno raggiunto la cifra di 4.201.918 vetture, con una crescita del 17,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Il gruppo Stellantis ha immatricolato 169.022 vetture nel mese di aprile nell’area dell’Europa occidentale, registrando un incremento dell’8,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

La quota di mercato del gruppo è pari al 17,5%, in calo rispetto al 18,8% dell’anno scorso. Nei primi quattro mesi dell’anno, il gruppo ha venduto 744.205 vetture, evidenziando una crescita del 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tuttavia, la quota di mercato è scesa dal 19% al 17,7%.

La ripresa attuale riguarda principalmente gli acquisti da parte delle aziende, piuttosto che da parte dei privati. Riguardo all’Italia, nel primo quadrimestre le immatricolazioni per i privati sono aumentate dell’11,3%, mentre il resto del mercato è cresciuto del 46,5%. Questa situazione è riscontrabile anche negli altri mercati principali dell’Europa occidentale. Una delle ragioni sottolineate è l’incertezza nella scelta di un nuovo veicolo legata alla prospettiva di una transizione energetica, che spinge molti privati a rimandare l’acquisto di vetture già mature.

Tra i cinque principali mercati europei, il Regno Unito presenta la quota più alta di veicoli elettrici nel quadrimestre, pari al 15,4%, seguito dalla Francia con il 14,8%, dalla Germania con il 14,3%, dalla Spagna con il 4,5% e dall’Italia con un modesto 3,7%.
Quest’ultima percentuale pone l’Italia in una posizione peggiore rispetto alla media dell’Europa occidentale, superando solo Croazia, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

Nonostante l’andamento positivo rispetto all’anno precedente, sia nel mese di aprile che nel primo quadrimestre, il volume complessivo del mercato automobilistico europeo nel periodo gennaio-aprile 2023 “rimane ancora lontano rispetto alla situazione pre-pandemica, con circa 1,3 milioni di unità immatricolate in meno”. Questa è l’opinione del presidente dell’Anfia (https://www.anfia.it/it/) , Paolo Scudieri, che commenta i dati diffusi oggi e sottolinea come anche ad aprile 2023 il mercato automobilistico europeo continui a registrare una crescita a doppia cifra (+16,1%), beneficiando ancora una volta del confronto con il forte calo di aprile 2022 (-20,2%), il quale era stato influenzato dalle difficoltà nella gestione delle catene di approvvigionamento. Tutti e cinque i principali mercati (incluso il Regno Unito) hanno registrato una crescita ad aprile: +29,2% in Italia e +21,9% in Francia, che hanno ottenuto i risultati più significativi, seguiti da Germania (+12,6%), Regno Unito (+11,6%) e Spagna (+8,2%). Durante lo stesso mese, prosegue Scudieri, continua il trend positivo sia per le vetture completamente elettriche (BEV), con un aumento del 49,2% e una quota di mercato del 13,1%, che per le vetture ibride tradizionali (HEV), con un aumento del 19,5% e una quota del 25,5%; le immatricolazioni delle vetture ibride plug-in (PHEV), al contrario, hanno subito una diminuzione del 2,4% e una quota del 7,3%.

 Riguardo all’Italia, le vetture completamente elettriche sono aumentate del 31,4%, con una quota del 3,2%, la più bassa tra i cinque principali mercati, mentre le vetture ibride tradizionali sono aumentate del 28,3% (quota del 34,8%) con 43.744 unità immatricolate; le vetture ibride plug-in si sono fermate al 4,7% di quota (+10,8%). Per promuovere una diffusione più ampia delle vetture ecologiche, in particolare delle auto elettriche, diventa sempre più necessario accelerare la transizione energetica e lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica in tutta Europa. Per quanto riguarda l’Italia, è necessario colmare il divario rispetto agli altri principali Paesi, aumentando il sostegno agli investimenti produttivi e alle attività di ricerca e sviluppo nelle nuove tecnologie di mobilità, compreso il rafforzamento delle competenze nella catena del valore delle batterie, nonché attuando una politica nazionale per attrarre investimenti esteri. Sul fronte della domanda, nel nostro Paese è urgente una revisione delle politiche di incentivazione all’acquisto e delle politiche fiscali, sia per i privati che per le flotte.