Il 2023 è stato un anno di svolta per il mercato immobiliare italiano. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha recentemente pubblicato un approfondito studio sull’andamento del mercato nelle nove principali città italiane nei primi sei mesi del 2023, rivelando dati interessanti e tendenze significative.
Milano: i cambiamenti nel mercato immobiliare dal 2022 al 2023
Come riportato da italianinews.com, durante l’evento “Investire in Milano”, curato dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, sono stati puntati i riflettori proprio sul comparto immobiliare uno dei più interessanti per la città. Nel corso del 2022, i dati di Nomisma hanno sottolineato che ci sono stati ben 11,7 miliardi di euro di investimento nel settore immobiliare italiano.
Nel corso del terzo trimestre dell’anno, Milano ha attratto ben 1 miliardo di investimenti.
Guardando alla prima parte del 2023, i costi delle residenze nuove nel cuore pulsante della città hanno segnato un trend positivo.
A Brera, il prezzo è cresciuto del 5% rispetto alla seconda metà del 2022, nel Quadrilatero è salito di oltre il 14%, mentre a San Babila l’aumento è stato di circa il 6%.
Successivamente però, almeno secondo le ultime rilevazioni, le compravendite hanno subito un calo dell’8,4% rispetto all’anno precedente. Questo declino ha interessato in particolare il mercato della prima casa, con un calo del 14% nelle transazioni tra privati e un -10,9% per le compravendite da impresa.
La diminuzione è stata meno marcata nel mercato delle seconde case, con un -2,9% nelle transazioni tra privati e un -3% da parte delle imprese.
Ancora più pronunciata è stata la diminuzione dei mutui: una riduzione del 26,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Questo dato riflette la generale ritrosia o incapacità dei cittadini milanesi di accendere nuovi mutui, con un calo del 28% tra i giovani dai 18 ai 35 anni. La crisi economica e la crescente incertezza potrebbero essere alcuni dei fattori alla base di questi numeri.
Torino: Una discesa sostenuta con qualche luce
Torino, storico polo industriale italiano, non è rimasta immune dalle turbolenze del mercato immobiliare nel 2023.
Nel complesso, la città ha visto un calo delle compravendite del 3,4%. Le cifre indicano un vero e proprio crollo per il mercato delle prime case acquistate da impresa, con un -41%. Questo calo sembra indicare una ritrosia da parte delle imprese a investire in nuovi progetti immobiliari, forse a causa delle incertezze economiche. Tuttavia, non tutto è negativo: c’è stata un’impennata del 5,3% nelle compravendite di seconde case tra privati.
Analogamente a Milano, anche Torino ha registrato una netta diminuzione dei mutui, con un calo del 31,5%. Questa percentuale ha avuto una tendenza decrescente mese per mese, toccando un minimo del -34% a giugno. La riduzione di richiesta dei mutui ha interessato tutte le fasce d’età, con un picco del -36,61% per la fascia 46-55 anni.
Verona: Un mercato in lieve contrazione ma resistente
Verona, con il suo mercato immobiliare diversificato, ha mostrato una resistenza relativa nel 2023. Il calo complessivo delle compravendite è stato del 3,7%.
Nonostante ciò, il mercato delle prime case ha mostrato una maggiore vulnerabilità, con un calo del 7,1% nelle transazioni tra privati. D’altro canto, le compravendite di seconde case tra privati hanno visto una leggera crescita dello 0,5%.
Anche per quanto riguarda i mutui, la situazione a Verona è stata migliore rispetto alle altre due città. C’è stata una diminuzione del 25,6% nel primo semestre, ma il declino è stato meno accentuato rispetto a Milano e Torino. Ciò potrebbe riflettere una maggiore fiducia degli istituti di credito o una maggiore capacità dei cittadini veronesi di accedere ai finanziamenti.
Roma: Fluttuazioni tra antico e moderno
Roma, la Capitale, ha avuto un andamento altalenante nel suo mercato immobiliare nel 2023. Il calo delle compravendite è stato pari al 5,2%.
L’area del centro storico, sempre molto ambita, ha mostrato una sorprendente stabilità, con una diminuzione delle transazioni di solo l’1,8%. Al contrario, le zone più moderne e periferiche hanno registrato un calo maggiore, attestandosi attorno al 9,5%.
I mutui sottoscritti a Roma hanno vissuto una fase di stallo. Nel primo semestre, la diminuzione è stata del 19,5%, inferiore rispetto alle altre grandi città. Si sospetta che la natura storica e turistica della città, combinata con una domanda costante da parte di investitori stranieri, possa aver temperato l’impatto economico.
Firenze: Turismo in calo, mercato in stasi
Firenze, cuore dell’arte e della cultura italiana, ha sofferto per il continuo calo del turismo a seguito delle recenti crisi globali.
Questo ha avuto ripercussioni sul mercato immobiliare, con un decremento delle compravendite del 6,8% nel 2023. Le zone più colpite sono state quelle centrali, solitamente affollate di turisti e investitori. Le transazioni in queste aree sono diminuite dell’8,3%.
I mutui a Firenze hanno risentito della situazione, con un calo del 21,2%. L’accesso al credito è diventato più difficile, e molti fiorentini hanno optato per altre forme di finanziamento o hanno deciso di posticipare l’acquisto di una nuova proprietà.
Bologna: Un equilibrio precario ma resiliente
Bologna, uno dei principali snodi universitari e commerciali del nord Italia, ha dimostrato una certa resilienza nel suo mercato immobiliare nel 2023. La diminuzione delle compravendite è stata del 4,1%. Sorprendentemente, il mercato delle prime case tra i giovani, spesso studenti o neolaureati, ha visto solo un leggero calo del 2,3%. Questo potrebbe essere dovuto alla continua richiesta di alloggi da parte della comunità studentesca.
Per quanto riguarda i mutui, Bologna ha registrato una diminuzione del 18,9%. Sebbene questa percentuale sia in calo, è ancora più positiva rispetto ad altre città italiane.
L’atmosfera universitaria e l’ecosistema imprenditoriale hanno forse contribuito a mantenere una certa stabilità nella domanda e nell’offerta di proprietà.