La mostra rappresenta un excursus storico che mette a confronto le tecniche con cui Picasso, ritenuto uno dei maestri della pittura di tutto il XX secolo, ha espresso il suo genio creativo durante la sua lunga carriera terminata con la morte nel 1973 (a 92 anni).
Il lavoro di Picasso è comunemente suddiviso in “periodi”: il “periodo blu” (1901-1904, caratterizzato da una pittura monocromatica, che gioca sui colori freddi e rappresenta soggetti umani emarginati e sfruttati), il “periodo rosa” (1905-1907, in cui le tinte del rosa e dell’arancione ravvivano le tele, per uno stile più allegro contraddistinto dagli arlecchini), il “periodo africano” (1907-1909, di cui il dipinto Les Demoiselles d’Avignon rappresenta il punto di inizio per il richiamo alle maschere africane), il “cubismo analitico” (1910-1912, per cui le immagini del visibile si frantumano fino a creare un oggetto estetico estremamente strutturato), il “cubismo sintetico” (1912-1919, risultato della sovrapposizione e dei collage di parti distinte di una stessa rappresentazione).
Ci sono ancora i capolavori delle pitture surrealiste, del coinvolgimento politico e i dipinti sul tema della guerra, l’interludio pop e le variazioni sul tema ispirate ai grandi maestri dell’arte rinascimentale e moderna, di cui la mostra offre la possibilità di ammirarne la bellezza.
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