C’è anche un grande rosso d’Irpinia nella guida dei migliori 50 vini al mondo stilata da un guru della comunicazione enologica italiana qual è Luca Gardini.

Dopo le attestazioni ricevute nelle precedenti guide del settore, un altro tassello di merito si aggiunge alla produzione vinicola della provincia di Avellino, sempre più nel mirino di critici e sommelier, alla vigilia di uno degli appuntamenti più attesi da produttori ed appassionati del settore, il Vinitaly 2016.

La guida è stata presentata ufficialmente qualche giorno fa a Dusseldorf nell’ambito del Prowein, la Fiera Internazionale dei vini e liquori, ed anticipata con un inserto speciale da parte della Gazzetta dello Sport.

Nella selezione di gusto redatta da Gardini non mancano le sorprese.

Al primo posto dei 50 vini più buoni al mondo, secondo Luca Gardini miglior sommelier nel 2010 e direttore del ristorante Cracco fino al 2011, figura il Casanova di Neri Brunello di Montalcino Cerretalto 2010, seguito dal tedesco Fritz Haag Brauneberger Juffer Sonnenuhr Riesling Spätlese 2014 e da un grande champagne francese, il Louis Roederer Champagne vintage 2008.

Nell’elenco figurano grandi vini spagnoli, portoghesi, austriaci, americani e, nella top ten, anche un vino sloveno, il Marjan Simcic Sauvignon Blanc Opoka 2012.

Nella guida sono presenti rappresentanti delle principali aree di produzione italiana, dal Barolo alla Valpolicella, dal Chianti al Franciacorta, passando per la Sicilia ed, ovviamente l’Irpinia.

Ad esaltare la produzione made in Irpinia, secondo Luca Gardini, c’è un Taurasi tra i migliori 50 vini al mondo, quello prodotto dall’azienda di Montefredane Pietracupa nel 2010.

Un riconoscimento che premia il lavoro che da anni il wine maker Sabino Loffredo svolge con eccellenti risultati e che, in un certo senso, sdogana definitivamente una cantina irpina che, fino ad oggi, si era ritagliata il suo meritato spazio tra i critici per i suoi grandi bianchi, a partire dal Greco di Tufo.