E’ l’investimento per eccellenza in Italia. Nonostante un andamento del mercato molto fluttuante, quello immobiliare resta ancora oggi uno dei settori che desta una forte attenzione.
Specie per quanto attiene all’acquisto della prima casa.
Basta varcare la soglia di uno studio notarile per comprendere che circa l’80% delle stipule ha ad oggetto proprio l’acquisto della prima abitazione.
E, di tali atti, almeno il 70% avviene con contestuale stipula di un mutuo ipotecario ovvero con l’intervento di una banca finanziatrice che provvede al pagamento di parte del prezzo della compravendita.
La figura del notaio è oggi quella che manifesta la maggiore preparazione specifica nel settore immobiliare.
Rivolgersi ad un professionista è il primo passo per evitare di incorrere nelle diverse insidie che possono nascondersi in un atto di compravendita.
“Purtroppo non è infrequente il caso in cui la contrattazione non giunga a buon fine ovvero, dopo aver concluso l’atto, ci si imbatte in problematiche non conosciute e/o non adeguatamente valutate al momento della stipula” spiega Daniela Di Genua, Notaio in Avellino con studio in Viale Cassitto.
Notaio Di Genua, qual è il primo passo da compiere quando si decide di acquistare un immobile?
“L’unico modo per evitare intoppi e sorprese è contattare il proprio notaio di fiducia non appena si è individuato l’immobile di proprio interesse. Il Notaio ha necessità di avere un incontro preliminare con la parte interessata all’acquisto dell’immobile. In quella sede si discute normalmente di tutti i profili collegati all’acquisto. Di norma si verifica innanzitutto la necessità o meno per la parte acquirente di chiedere un mutuo ad una banca. In secondo luogo spesso si discute anche della necessità o meno di far intervenire all’atto anche terze persone ( genitori, nonni ecc) laddove il prezzo venga pagato in tutto o in parte da costoro. In questo incontro il Notaio spiega anche l’importanza di leggere in via preventiva tutta la documentazione relativa all’immobile tra cui, prima di tutto, i titoli di provenienza della proprietà e ciò in quanto non è infrequente il caso in cui il titolo non è adeguato ai fini della richiesta di un mutuo ipotecario”.
Cosa accade dopo questo primo incontro?
“Di solito dopo tale incontro preventivo il Notaio si mette in contatto con la parte venditrice e svolge i primi controlli: visure ipotecarie, catastali, accertamenti urbanistici. A questo proposito è importante sapere che la effettiva regolarità urbanistica ed edilizia dell’immobile deve essere valutata dalla parte acquirente affidandosi ad un tecnico di fiducia che si occupi di verificare la conformità tra il progetto dell’immobile depositato in Comune e lo stato dei luoghi. Poi, occorre verificare che l’accatastamento dell’immobile sia conforme a quanto dichiarato in Comune e allo stato dei luoghi”.
Notaio Di Genua, quanto è importante la verifica di tutte le procedure di carattere urbanistico?
“Oggi l’aspetto urbanistico è importantissimo. Eppure, troppo spesso, viene sottovalutato. Il Notaio ha il dovere di avvisare le parti che egli, per obbligo di legge, effettua di norma una sola verifica documentale ovvero verifica l’esistenza di un provvedimento abilitativo che ha autorizzato la realizzazione dei lavori di costruzione di quel determinato immobile. Ma qui si ferma il suo controllo. Non ha invece il dovere, né il potere, né le necessarie competenze per poter verificare che quanto risulta sullo stato dei luoghi sia effettivamente conforme a quanto dichiarato in Comune e quanto dichiarato in Catasto.
Come fare per evitare di incorrere in brutte sorprese?
“Io personalmente avviso immediatamente i miei clienti dell’importanza di rivolgersi ad un tecnico di fiducia che effettui i necessari controlli urbanistici e ciò al fine di evitare di avere brutte sorprese in un momento successivo all’acquisto. Anche perché spesso le difformità che emergono sono di facile soluzione e con un piccolo impegno economico della parte venditrice possono essere “sistemate” prima di arrivare alla stipula dell’atto vero e proprio”.
Come comportarsi quando l’intermediario è un’agenzia immobiliare?
“Sarebbe buona regola non dare mi acconti sul futuro prezzo o firmare proposte presso agenzie immobiliari se non dopo aver consentito al proprio notaio di fiducia di esaminare tutta la documentazione relativa all’immobile e dopo aver incaricato un tecnico di propria fiducia di valutare se l’immobile è regolare da un punto di vista urbanistico e catastale”.
In caso contrario cosa può accadere?
“A me è capitato sovente di trovarmi di fronte a contrattazioni in cui, non essendoci stati dei controlli preliminari ed essendoci già state delle “caparre” o degli “acconti versati”, i clienti proponenti acquirenti, avendo deciso di ritornare sui propri passi proprio in virtù di problematiche emerse in sede di controlli successivi, hanno avuto grosse difficoltà a riavere quanto già dato e sono dovuti persino ricorrere ad un avvocato, con un aggravio notevole di spese a loro carico”.
Infine, Notaio Di Genua, cosa fare se il venditore chiede un acconto sul prezzo prima della firma del contratto definitivo?
“In questo caso è necessario concludere un contratto preliminare davanti al Notaio che sia registrato e trascritto. Il contratto preliminare notarile non è molto frequente nella pratica, ma rappresenta un ottimo metodo per tutelarsi davvero in sede di acquisto di un immobile”.